Coordinatore dei servizi sanitari, Coordinatrice dei servizi sanitari
Coordinatore di organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, nelle aree caratterizzate da specifica attività assistenziale (da normativa L43/2006); Coordinatore infermieristico di unità operativa assistenziale
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Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
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Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
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Consapevolezza organizzativa
prestare attenzione ai segnali, ai cambiamenti e agli output che giungono dal contesto organizzativo; intuire evoluzioni e sviluppi; ascoltare e riconoscere le tendenze strategiche in atto
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Determinazione nell’agire
decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate
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Impegno
sapersi allineare agli obiettivi di un gruppo o di una organizzazione, condividendone la missione
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Leadership
guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare
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Valorizzazione degli altri
concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità
Il COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI gestisce l’organizzazione di un servizio o di una struttura sanitaria.
Si occupa di organizzare il personale, di identificare e gestire i processi di lavoro, di controllare l’andamento economico, di verificare la corretta applicazione della normativa sanitaria.
Il COORDINATORE dei SERVIZI SANITARI può lavorare in:
Strutture sanitarie | strutture pubbliche o private di complessità bassa, media o alta |
Strutture socio-assistenziali | strutture pubbliche o private di complessità bassa, media o alta |
Enti di formazione | come formatore/docente |
Organizzazioni di consulenza | agenzie di consulenza di direzione e d’organizzazione in ambito sanitario |
Agenzie e istituti regionali | ad esempio: ARPA, Istituto Zooprofilattico |
Strutture sanitarie
Il COORDINATORE SANITARIO opera nel coordinamento di strutture sanitarie pubbliche e private che intervengono su diverse tipologie e livelli di bisogni (assistenziali, preventivi, diagnostici, tecnici). Ogni coordinatore opera nell’ambito della sua specifica professione di provenienza (ostetricia, fisioterapia, infermieristica, ecc…).
Strutture socio-assistenziali
Si tratta di strutture pubbliche o private che operano a favore di bisogni sanitari ma non solo. Rientrano qui le case di assistenza per anziani, le comunità per disabili, o altre strutture che includono nei loro programmi di assistenza anche bisogni di carattere psico-relazionale.
Altri esempi di strutture in cui può operare il COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI sono: aziende sanitarie pubbliche e private; enti no profit operanti in ambito sanitario; comunità per persone con svantaggio (tossicodipendenti, disabili, malati psichiatrici, ecc.)
Per accedere alla professione di COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI è necessario aver conseguito una laurea triennale in una professione sanitaria.
È necessario inoltre essere in possesso di un titolo di Master di I livello, relativo alle funzioni di management o di coordinamento nei servizi sanitari (legge 1 febbraio 2006, n. 43, art. 6).
Corsi di laurea magistrali
Le esperienze all’estero, soprattutto in Europa, diventano oggi un vantaggio competitivo importante, a fronte di una normativa sanitaria che si fa sempre più europea e internazionale.
Nel settore pubblico la carriera è legata a meccanismi concorsuali mentre in quello privato vigono logiche interne anche connesse all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di riferimento.
La crescita professionale può portare al coordinamento di strutture sempre più grandi e complesse e verso ruoli di direzione più ampi.