Coordinatore dei servizi sanitari, Coordinatrice dei servizi sanitari
Coordinatore di organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, nelle aree caratterizzate da specifica attività assistenziale (da normativa L43/2006); Coordinatore infermieristico di unità operativa assistenziale
Abilità specialistiche principali
- Applicare tecniche e metodi di gestione delle risorse umane, strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali, multiculturali ed organizzativi
- Applicare strumenti per la pianificazione strategica
- Applicare strumenti tecnologici di management
- Utilizzare strumenti tecnologici per l’erogazione di servizi specifici (ad esempio la teleassistenza)
- Individuare e gestire processi clinici e organizzativi (in diversi ambiti: riabilitazione, infermieristica, ostetricia, fisioterapia, ecc…)
- Utilizzare metodi di reperimento di fonti di finanziamento
- Applicare metodi e tecniche di gestione economica dell'organizzazione sanitaria
- Utilizzare metodi di analisi costi/efficacia, costi/utilità/benefici
- Utilizzare sistemi di ripartizione e allocazione delle risorse a livelli macro, meso e micro (sistemi di priority setting)
- Progettare modelli innovativi ed efficaci per la prevenzione e gestione dei problemi prioritari di salute
Abilità generali principali
- Leggere criticamente articoli scientifici
- Applicare le conoscenze di epidemiologia/epidemiologia clinica
- Progettare interventi riabilitativi e sanitari in genere sicuri, efficaci e basati sulle evidenze
- Applicare metodi di controllo di qualità
- Utilizzare indicatori di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di patologie
- Promuovere la crescita, lo sviluppo, la consapevolezza e l'empowerment nell'ambito del proprio contesto professionale di riferimento
- Applicare tecniche di comunicazione individuale e di gruppo
Il COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI gestisce l’organizzazione di un servizio o di una struttura sanitaria.
Si occupa di organizzare il personale, di identificare e gestire i processi di lavoro, di controllare l’andamento economico, di verificare la corretta applicazione della normativa sanitaria.
Il COORDINATORE dei SERVIZI SANITARI può lavorare in:
Strutture sanitarie | strutture pubbliche o private di complessità bassa, media o alta |
Strutture socio-assistenziali | strutture pubbliche o private di complessità bassa, media o alta |
Enti di formazione | come formatore/docente |
Organizzazioni di consulenza | agenzie di consulenza di direzione e d’organizzazione in ambito sanitario |
Agenzie e istituti regionali | ad esempio: ARPA, Istituto Zooprofilattico |
Strutture sanitarie
Il COORDINATORE SANITARIO opera nel coordinamento di strutture sanitarie pubbliche e private che intervengono su diverse tipologie e livelli di bisogni (assistenziali, preventivi, diagnostici, tecnici). Ogni coordinatore opera nell’ambito della sua specifica professione di provenienza (ostetricia, fisioterapia, infermieristica, ecc…).
Strutture socio-assistenziali
Si tratta di strutture pubbliche o private che operano a favore di bisogni sanitari ma non solo. Rientrano qui le case di assistenza per anziani, le comunità per disabili, o altre strutture che includono nei loro programmi di assistenza anche bisogni di carattere psico-relazionale.
Altri esempi di strutture in cui può operare il COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI sono: aziende sanitarie pubbliche e private; enti no profit operanti in ambito sanitario; comunità per persone con svantaggio (tossicodipendenti, disabili, malati psichiatrici, ecc.)
Per accedere alla professione di COORDINATORE DEI SERVIZI SANITARI è necessario aver conseguito una laurea triennale in una professione sanitaria.
È necessario inoltre essere in possesso di un titolo di Master di I livello, relativo alle funzioni di management o di coordinamento nei servizi sanitari (legge 1 febbraio 2006, n. 43, art. 6).
Corsi di laurea magistrali
Le esperienze all’estero, soprattutto in Europa, diventano oggi un vantaggio competitivo importante, a fronte di una normativa sanitaria che si fa sempre più europea e internazionale.
Nel settore pubblico la carriera è legata a meccanismi concorsuali mentre in quello privato vigono logiche interne anche connesse all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di riferimento.
La crescita professionale può portare al coordinamento di strutture sempre più grandi e complesse e verso ruoli di direzione più ampi.