Tecnico di neurofisiopatologia, Tecnica di neurofisiopatologia

Tecnico di diagnostica

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
  • Accuratezza

    operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

  • Affidabilità

    mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

  • Autocontrollo-Gestione dello stress

    Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste

  • Logica-Pensiero analitico

    comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti

Carta d'identità
Carta di Identita

Il TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA è l’operatore sanitario specializzato nell’utilizzo delle apparecchiature e delle strumentazioni adottate in campo neurologico, sia nei laboratori sperimentali sia nell’attività diagnostico-strumentale.

Si occupa delle patologie del sistema nervoso applicando, su prescrizione medica, metodiche diagnostiche di tipo neurologico e neurochirurgico, come ad esempio l’elettroencefalografia, l’elettroneuromiografia, la poligrafia, i potenziali evocati, gli ultrasuoni.

Impiega inoltre metodiche diagnostico-strumentali per l’accertamento dell’attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali.

Svolge la sua funzione intervenendo direttamente sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica.

Dove Lavora

Il TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA può lavorare in:

SETTORE PUBBLICO

Aziende ospedaliere e Aziende ospedaliero-universitarie
Istituti di ricerca

Centri di riabilitazione

Centri specializzati in Medicina del Sonno
Case di cura, ospedali, studi/cliniche private e convenzionate con il S.S.N.

SETTORE PRIVATO

Studi associati

Cliniche private

Istituti di neurofisiopatologia e/o di ricerca

Imprese industriali-commerciali specializzate in apparecchiature e accessori elettromedicali neurofisiologici, neurochirurgici e neuropsicologici

Lavorare all’estero

La professione del TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA è presente ed è regolamentata in molti Paesi europei e la libera circolazione viene garantita dal Decreto Legislativo n.115 del 1992, modificato dal Decreto Legislativo n. 277 del 2003. I cittadini italiani che hanno conseguito un titolo professionale dell’area sanitaria in Italia e vogliono esercitare la professione in un altro Paese comunitario devono presentare domanda di riconoscimento del titolo all’autorità competente del Paese estero.

Percorso Formativo
Formazione e sviluppo professionale
C'è un percorso formale?

Per intraprendere la professione di TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA è necessario conseguire la laurea di primo livello in Tecniche di neurofisiopatologia, con funzione abilitante (la prova finale ha valore di esame di stato) e iscriversi all'albo della professione sanitaria di tecnico di neurofisiopatologia (DM 13 marzo 2018).

L’accesso al corso di studi è a numero programmato: bisogna essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e superare un test di ammissione comune a tutti i corsi di laurea abilitanti alle professioni sanitarie.

La frequenza ai corsi è obbligatoria. Per ciascuno dei tre anni è previsto un periodo di tirocinio obbligatorio, che dovrà essere effettuato presso strutture sanitarie (pari a 60 cfu, 1500 ore). Il tirocinio rappresenta una parte fondamentale del percorso formativo dello studente e ha come obiettivo l’acquisizione delle competenze professionali richieste dall’attività lavorativa.

Per chi esercita la professione è previsto l’obbligo di partecipazione ai corsi di aggiornamento e qualificazione previsti nell’ambito del programma nazionale per la formazione degli operatori della sanità: Ecm- Educazione Continua in Medicina. 

C'è un percorso consigliato?

Corsi di laurea triennali

       

Come si sviluppa la carriera?

Dopo aver conseguito la laurea di primo livello è possibile proseguire con gli studi in ambito universitario, frequentando un corso di laurea magistrale che fornisce una formazione di livello avanzato per accedere a ruoli dirigenziali. I corsi sono a numero programmato e limitati e vi si potrà accedere solo previo superamento di una prova di ammissione. Esistono anche corsi di perfezionamento post laurea, sempre di livello universitario, che approfondiscono ambiti specifici del lavoro (es. Master di formazione tutorale per le professioni sanitarie e Master di primo livello in coordinamento e organizzazione dei servizi che dà la possibilità di accedere al ruolo di Capo tecnico o di Coordinatore).

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