
Fisico, Fisica
Astronomo, Biofisico, Specialista in fisica medica, Fisico nucleare e subnucleare
Il FISICO svolge attività di ricerca, consulenza, formazione e aggiornamento nelle varie discipline fisiche e nella loro applicazione in ambito industriale, ambientale, sanitario, dei beni culturali e della pubblica amministrazione, esprimendo pareri, sviluppando ed applicando teorie, metodi di calcolo, strumentazione e metodologie di misura.
In particolare, può specializzarsi in vari campi quali: astrofisica, geofisica, climatologia, elettronica, ottica, fisica nucleare e subnucleare, fisica medica, nello studio delle proprietà della materia e delle fonti di energia e nell'applicazione di queste conoscenze per la soluzione di vari problemi scientifici e tecnologici. Nel campo della ricerca applicata, il FISICO si adopera per risolvere problemi pratici specifici e propone nuove soluzioni tecniche, anche in collaborazione con altre figure professionali di estrazione tecnico-scientifica (chimici, biologi, ingegneri, informatici, medici, ecc.). I risultati della sua attività vengono utilizzati nei settori più diversi: produzione di energia, informatica, trasporti, telecomunicazioni, edilizia, sanità, etc.
Alcuni esempi di ambito di attività del FISICO nonché informazioni su specifiche specializzazioni sono riportati nelle diverse sezioni: "Norme", "Livello EQF", "Dove Lavora".
Quali norme regolano la professione
A livello nazionale
La Legge 11 gennaio 2018, n.3 e il Decreto Ministeriale 13 marzo 2018 hanno istituito un unico Ordine dei Chimici e dei Fisici, prevedendo l'iscrizione obbligatoria per l'esercizio della professione. Possono iscriversi alla sezione A dell'albo e acquisire il titolo di "Fisico" i laureati magistrali in fisica, mentre possono iscriversi alla sezione B e acquisire il titolo di "Fisico junior" i laureati triennali.
La figura della/o Specialista in Fisica medica (titolo accademico ottenuto con il conseguimento del Diploma di Specializzazione in Fisica medica ex Decreto Interministeriale 68/2015) è riconosciuta come professione dal Servizio Sanitario Nazionale (DPR 7 Settembre 1984 n. 821 Capo V Profilo professionale fisici, Circolare del Ministero della Sanità n. 62 del 2 agosto 1984).
Il Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101 che definisce all’art. 7 lo Specialista in Fisica medica come il laureato in fisica in possesso del diploma di Specializzazione in Fisica medica e, conseguentemente, delle cognizioni, formazione ed esperienza necessarie a operare o a esprimere pareri su questioni riguardanti la fisica delle radiazioni applicata alle esposizioni mediche.
Per l'ambito specialistico Fisica in Medicina, vedi anche:
- European Commission Guidelines on Medical Physics Expert
- Proposal for a Council Directive laying down basic safety standards for protection against the dangers arising from exposure to ionising radiation (COM 242 – 2012).
Livello EQF
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Specialista in Fisica medica: VIII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente alle
specializzazioni e dottorati
A livello europeo comunitario
La professione di FISICO non è codificata a livello europeo, ma è elencata nel data base delle professioni dove sono anche riportate le informazioni sulle professioni regolamentate alle quali si applica la direttiva 2005/36/CE, le statistiche sulla migrazione dei professionisti, i punti di contatto e le autorità competenti.
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
Il FISICO può lavorare in:
ISTITUTI DI RICERCA | laboratori, istituti di ricerca e sviluppo, università, in svariati settori: astrofisica, biofisica, geofisica, fisica medica, fisica nucleare, fisica subnucleare, nanotecnologie, ecc. |
AZIENDE PRIVATE | di grandi dimensioni e di vari settori, come ad esempio nell'ingegneria meccanica, elettrica ed automobilistica, ottica, farmaceutica, medica, informatica, settore bancario oppure in aziende ad alto contenuto tecnologico (per esempio nel campo delle nanotecnologie, della biofisica…) |
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE | nell’ambito della fisica medica |
ENTI PUBBLICI | negli uffici tecnici (es. settori sicurezza nell'edilizia e perforazioni di gallerie), per la conservazione e tutela dei beni culturali |
Gli ambiti di impiego del FISICO sono svariati e attraversano molteplici settori.
Alcuni esempi di inserimento lavorativo
Settore automobilistico: il fisico professionista svolge attività di ricerca per approfondire e migliorare il funzionamento e la prestazione di alcune parti meccaniche/meccatroniche delle automobili prodotte. In questo ambito è essenziale essere in grado di lavorare in team, possedere una buona dose di versatilità e curiosità, in modo da potere affrontare sfide progettuali sempre nuove.
Settore medico: il fisico professionista realizza attività di ricerca per ampliare, approfondire e migliorare il funzionamento, le applicazioni e le prestazioni dei sistemi e delle apparecchiature utilizzate per l’esecuzione di prestazioni diagnostiche e terapeutiche, esami e indagini biomediche (risonanza magnetica, TC, ecc.). Nel campo delle esposizioni mediche, lo Specialista in Fisica medica, in qualità di professionista sanitario, fornisce consulenza specialistica, ove opportuno, sulle questioni riguardanti la fisica delle radiazioni, avendo in via esclusiva la responsabilità della misura e della valutazione delle dosi assorbite dai pazienti nonché la responsabilità della scelta della strumentazione da impiegarsi nell’ambito della dosimetria sul paziente e dei controlli di qualità da effettuarsi sulle attrezzature medico-radiologiche. Valuta la qualità ed eventuali fattori di rischio per gli utenti delle sorgenti di radiazione. Partecipa al processo di ottimizzazione in radiodiagnostica diagnostica, radioterapia e medicina nucleare. Effettua la pianificazione dei trattamenti radioterapici sui pazienti affetti da patologie tumorali. In questo ambito di lavoro le conoscenze di fisica vanno ad intrecciarsi con nozioni di medicina e ci si trova costantemente a collaborare con altri professionisti sanitari. A differenza di altri settori, il fisico Specialista in Fisica medica deve essere in grado di relazionarsi con altri professionisti sanitari e con gli utenti che usufruiscono dei servizi sanitari e con i loro famigliari, è quindi importante una buona capacità di gestire le relazioni anche in situazioni assistenziali delicate.
Settore telecomunicazioni: il fisico professionista svolge attività di ricerca per sviluppare e perfezionare componenti tecniche per l'elettronica, la fotonica (branca dell'ottica che studia la propagazione dei fotoni, i componenti della luce) e l'optoelettronica (branca dell'elettronica che studia i dispositivi elettrici che interagiscono con la luce). Per lavorare in questo ambito è necessario un certo interesse per l'interdisciplinarità, infatti le conoscenze della fisica sono costantemente intrecciate con nozioni in scienze dei materiali e chimica. È quindi importante sapere collaborare e confrontarsi con professionisti specializzati in altri settori.
Settore finanza: il fisico professionista svolge analisi statistiche sui dati raccolti dalle agenzie bancarie, contribuisce allo sviluppo di software necessari all'elaborazione di complessi calcoli matematici e statistici. Le caratteristiche richieste per operare in questo ambito sono il problem solving e l'elasticità mentale, necessari per elaborare modelli matematici innovativi, in grado di rispondere ai bisogni aziendali.
Settore informatico: il fisico professionista svolge analisi statistiche di dati multimediali (es. analisi dei contenuti video presenti nel web) e contribuisce alla gestione di dati in ambito informatico e multimediale; il fisico professionista può anche svolgere analisi statistiche su dati multimediali disponibili in archivi nazionali e/o in archivi di aziende radiotelevisive di grosse dimensioni, pubbliche e private, garantirne l’accessibilità da parte di processi concorrenti ed impedirne l’obsolescenza. Spesso si tratta di lavorare su progetti diversi in parallelo, è quindi richiesta una buona capacità organizzativa, di problem solving e flessibilità. È inoltre importante una certa dose di curiosità e sapere apprezzare lavori non monotoni o ripetitivi.
Settore edilizia-ambientale: il fisico professionista svolge analisi statistiche sui dati ambientali del territorio, nei lori diversi gradi di aggregazione, in collaborazione con enti pubblici e privati, per certificare la condizione corrente ed indirizzare gli interventi necessari; il fisico professionista effettua ricerche e certificazioni acustiche ad uso edilizio, previo ottenimento dell’abilitazione a tecnico acustico certificato. Spesso si tratta di attività svolte sul campo, è quindi richiesto un buono spirito di adattamento e buone capacità di problem solving e di comunicazione con maestranze ed esperti nel campo edilizio. La continua interazione con normative complesse e velocemente variabili richiede anche la capacità di rapportarsi costantemente con gli aspetti normativi e con la loro applicazione.
Settore brevetti: il fisico professionista, nell’ambito degli uffici brevetti nazionali ed europei, certifica il grado di innovazione tecnica e scientifica nelle richieste di brevetto. Per lavorare in questo ambito è necessario un certo interesse per l'interdisciplinarità, infatti le conoscenze della fisica sono costantemente intrecciate con nozioni in scienze dei materiali e chimica. È quindi importante sapere collaborare e confrontarsi con professionisti specializzati in altri settori ed è necessaria la capacità di costruire una notevole consuetudine con gli aspetti normativi nazionali ed europei.
Settore nuovi materiali: presso laboratori di ricerca e sviluppo pubblici o privati, il fisico professionista contribuisce a sviluppare nuove strumentazioni e metodologie per la progettazione e studio di nuovi materiali, anche attraverso lo sviluppo di adeguati strumenti di calcolo, per la loro sintesi e funzionalizzazione nell’ambito delle micro e nano-tecnologie. La versatilità ed il rigore metodologico del Fisico sono particolarmente apprezzati in questo settore in cui, data la sua natura interdisciplinare, l’attività si svolge in gruppi di ricerca composti da esperti di altre discipline (chimici, ingegneri, cristallografi…).
Settore beni culturali: il fisico professionista utilizza le proprie competenze tecniche per lo sviluppo e l’applicazione di nuove strumentazioni e tecnologie volte allo studio di oggetti di interesse storico-artistico. Le attività, volte a definire lo stato conservativo e contribuire agli interventi di restauro dei beni culturali, si svolgono in stretta collaborazione con altre figure professionali di estrazione scientifica (chimici, informatici, scienziati dei materiali) ed umanistica (storici dell’arte, archeologi), presso enti privati e pubblici (soprintendenze, musei) preposti alla diagnostica, la conservazione e la tutela dei beni culturali.
Quali sono le condizioni di lavoro?
L'attività è svolta in genere in ambito nazionale ed internazionale come dipendente di Enti di Ricerca, pubblici e privati, o realtà industriali, grandi e piccole, come docente universitario o in casi più rari come consulente esterno.
AMBITO RICERCA SCIENTIFICA
Il lavoro è solitamente svolto nell'ambito di un progetto, pertanto l'organizzazione del tempo-lavoro è autonoma e le forme contrattuali più diffuse sono l'assegno di ricerca o la borsa di studio. Alcuni enti di ricerca offrono impieghi maggiormente stabili, normati da contratti a tempo determinato o indeterminato, a seconda dell'incarico.
AMBITO APPLICATIVO
Il lavoro è solitamente svolto presso aziende/enti nei quali le competenze del Fisico trovano applicazione in ambiti differenti e correlati alle attività del settore aziendale d’impiego (es. salute, medicina, ingegneria, finanza, ecc.).
In alcune aziende il lavoro può essere svolto nell’ambito di uno o più progetti che il professionista ha la responsabilità di coordinare. In questi casi potrà pertanto svolgere diverse attività inerenti alla gestione di progetto: ricerca fondi, elaborazione di proposte progettuali, relazione con la committenza, gestione delle risorse umane, compilazione di documenti specifici, ecc.
I contratti di lavoro più diffusi sono il contratto a tempo determinato e indeterminato, a seconda dell'incarico.
La professione del FISICO, soprattutto in ambito applicativo, è caratterizzata da una grande versatilità: spesso ci si trova a svolgere mansioni e incarichi molto diversi gli uni dagli altri, è quindi importante essere curiosi, flessibili, avere voglia di apprendere costantemente nuove nozioni e conoscenze, aggiornare le proprie competenze professionali, essere in gradi di assumere rilevanti responsabilità. È una professione che può offrire molte soddisfazioni, soprattutto per chi non ama lavori monotoni e ripetitivi.
Attività e competenze
ATTIVITA' | COMPETENZE |
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Comprensione delle richieste della committenza e definizione degli obiettivi del progetto |
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Definizione della struttura della ricerca/progetto |
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Realizzazione del progetto/ricerca |
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Sintesi dei risultati della ricerca anche con la finalità della divulgazione dei risultati |
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Trasferimento delle conoscenze e/o gli esiti della ricerca nell'industria e in altri settori della produzione di beni e servizi |
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Tale approccio, esemplificato nell’ambito delle di Attività e Competenze per ricerca e progetti, deve considerarsi applicabile ad ogni tipologia di attività del Fisico
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Fisica generale
- Fisica teorica
- Fisica statistica
- Biofisica
- Fisica medica
- Fisica dei fluidi e Termodinamica
- Fisica della materia
- Fisica nucleare
- Fisica subnucleare
- Fisica quantistica
- Astrofisica
- Metodi matematici della fisica
Conoscenze generali
- Analisi matematica
- Geometria analitica
- Algebra lineare
- Statistica
- Meccanica analitica
- Chimica
- Elettronica
- Informatica
- Inglese
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Sapere applicare le conoscenze di fisica generale
- Sapere applicare le conoscenze di fisica teorica
- Sapere applicare le conoscenze di fisica statistica
- Sapere applicare le conoscenze di biofisica
- Sapere applicare le conoscenze di fisica medica
- Sapere applicare le conoscenze di fisica dei fluidi e termodinamica
- Sapere applicare le conoscenze di fisica della materia
- Sapere applicare le conoscenze di fisica nucleare
- Sapere applicare le conoscenze di fisica subnucleare
- Sapere applicare le conoscenze di fisica quantistica
- Sapere applicare le conoscenze di astrofisica
- Sapere applicare i metodi matematici della fisica
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di verifica delle procedure e delle normative
- Applicare procedure di redazione di relazioni tecniche su interventi effettuati
- Applicare standard di qualità e sicurezza
- Applicare tecniche di comunicazione scientifica, anche in lingua inglese
- Applicare tecniche di redazione di report di ricerca
- Utilizzare dispositivi di protezione individuale
- Sapere applicare le conoscenze di analisi matematica
- Sapere applicare le conoscenze di geometria analitica
- Sapere applicare le conoscenze di algebra lineare
- Sapere applicare le conoscenze di meccanica analitica
- Sapere applicare le conoscenze di statistica
- Sapere applicare le conoscenze di chimica
- Sapere applicare le conoscenze di elettronica
- Sapere applicare le conoscenze di informatica
- Sapere applicare le conoscenze di inglese
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Orientamento all’innovazione e al cambiamento
essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
Percorso formativo formale
Per accedere alla professione di FISICO, è necessario conseguire la laurea in Fisica e iscriversi al neo istituito albo dei Chimici e Fisici (Legge 3/2018) (l’iscrizione all’albo avviene tramite l’ordine territoriale di appartenenza).
Il corso di studi in Fisica presso l'Università di Torino è organizzato secondo lo schema detto 3+2. La Laurea Triennale richiede 3 anni di corso (a tempo pieno), con un unico indirizzo generico. Il naturale proseguimento del percorso formativo è rivolto al completamento degli studi con una Laurea Magistrale, pur non escludendo la possibilità di inserimento diretto nel mondo del lavoro.
È importante sapere che, conseguendo la Laurea triennale in Fisica è possibile iscriversi nella sezione B dell'albo, conseguendo il titolo di Fisico Junior, una figura professionale che svolge attività nell’ambito delle applicazioni tecnologiche della fisica a livello industriale e dei servizi relativi. Partecipa ad attività in tutti gli ambiti nei quali siano richieste capacità di analizzare e modellare fenomeni con metodologia scientifica. Può contribuire alla divulgazione di risultati di ricerche, di metodi e applicazioni della fisica. Rispetto al Fisico, titolo pertinente a chi si iscrive nella sezione A dell'albo, avendo una Laurea Magistrale in Fisica, ha un ruolo più operativo e non necessariamente ricopre posizioni di responsabilità.
Percorso formativo consigliato
- Biotechnological and Chemical Sciences in Diagnostics (LM-8 & LM-54)
- Fisica (L-30)
- Fisica (LM-17)
- Fisica dei sistemi complessi (LM-17)
È possibile svolgere un dottorato di ricerca, percorso particolarmente consigliato in vista di quegli ambiti professionali più legati alla ricerca; questo percorso formativo consente infatti di acquisire le competenze utili per elaborare, coordinare e realizzare progetti di ricerca sia in organizzazioni che svolgono ricerca “pura”, sia in aziende che operano in settori applicativi.
Il titolo di Dottore di Ricerca è spesso considerato una qualifica quasi indispensabile per l’accesso ad Aziende ad alto contenuto di innovazione, indipendentemente dal settore specifico nel quale operano, a causa dell’interdisciplinarietà che le caratterizza.
È possibile frequentare la Scuola di Specializzazione in Fisica medica, percorso particolarmente consigliato per l’ambito professionale legato alle applicazioni della Fisica in Medicina.
Il titolo di Specialista in Fisica medica è indispensabile per l’accesso nelle strutture sanitarie (Aziende Ospedaliere, ASL, IRCCS, ecc) del Servizio Sanitario Nazionale e del settore privato.
Come si sviluppa la carriera?
Dopo la preparazione universitaria è necessario acquisire ulteriori competenze, in particolare per caratterizzare i profili settoriali, attraverso master universitari di primo o secondo livello e/o attività certificata di lavoro (tirocinio).
Per il Fisico (ovvero il professionista iscritto nella sezione A dell'albo), tali ulteriori competenze si intendono automaticamente acquisite con il conseguimento di un Dottorato di ricerca in discipline fisiche .
Per la/o Specialista in Fisica medica occorre conseguire il Diploma di Specializzazione in Fisica medica.
Nell’esercizio della professione, con il maturare dell’esperienza, al Fisico può essere riconosciuto un incarico di maggiore responsabilità come Capo di laboratorio fisico.
Informazioni
Riviste:
The European Physical Journal (Editore: Springer ed EDP Sciences )
European Journal of Medical Physics (Editore: Elsevier)
Siti
- Associazione Italiana di Fisica Medica
- Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni
- Fisica e Professione
- Società italiana di Fisica
Per l'ambito specialistico Fisica in Medicina, vedi anche: