Tecnico sanitario di radiologia medica, Tecnica sanitaria di radiologia medica

TSRM (Tecnico Sanitario di Radiologia Medica)

Quali sono le condizioni di lavoro?

Settore pubblico

Nel sistema sanitario nazionale il TECNICO DI RADIOLOGIA può lavorare presso ambulatori od ospedali. Nelle strutture sanitarie pubbliche, l’accesso avviene per concorso pubblico o per avviso pubblico. La gestione del tempo lavoro e delle mansioni richieste viene concordato al momento dell'assunzione. In strutture ambulatoriali sono previsti turni giornalieri di 8 ore. In ospedale o pronto soccorso è previsto il turno di notte e il lavoro nei giorni festivi, in alcuni casi la reperibilità.

Indipendentemente dal luogo di lavoro, sono obbligatori per legge alcuni periodi di stacco dal lavoro per “recupero biologico” conseguente alla esposizione alle radiazioni, oltre al normale congedo ordinario. La forma contrattuale è quella del rapporto di dipendenza.

 

Presso i laboratori universitari può svolgere attività didattica o di ricerca (anche se non è un impiego molto diffuso). Le assunzioni avvengono mediante borsa di studio o assegni di ricerca, il tempo lavoro è strettamente legato al tipo di progetto a cui si partecipa.

 

 

Settore privato

Il TECNICO DI RADIOLOGIA può svolgere il proprio lavoro nel settore privato come libero professionista, spesso svolgendo mansioni di radiodiagnostica, più raramente di radioterapia.

Può gestire in maniera autonoma il proprio tempo-lavoro e scegliere di collaborare con altri liberi professionisti in centri privati.

Non è possibile aprire uno studio in totale autonomia perché è sempre necessaria la supervisione da parte di un medico specialista.

Carta d'identità
Carta di Identita

Il TECNICO DI RADIOLOGIA è un operatore sanitario specializzato abilitato a svolgere autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie - su prescrizione medica - tutti gli interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali sia naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare oltre agli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica. È altresì responsabile per il buon funzionamento e la manutenzione quotidiana delle apparecchiature di sua competenza.

 

I principali ambiti di lavoro nei quali il professionista può specializzarsi sono: diagnostica per immagini, radioterapia, medicina nucleare, fisica sanitaria.

 

Quella del TECNICO DI RADIOLOGIA è una figura fondamentale nella medicina moderna. Le tecniche di diagnostica per immagini e radioterapia sono infatti supporti indispensabili per la diagnosi, la terapia ed il monitoraggio delle diverse malattie.

Dove Lavora

Il TECNICO DI RADIOLOGIA può lavorare in:

SETTORE PUBBLICO

  • Ospedali
  • Ambulatori

SETTORE PRIVATO

  • Cliniche private, anche convenzionate con il SSN
  • Industria

Il TECNICO DI RADIOLOGIA opera sempre in stretta collaborazione con il medico radiologo, il medico radioterapista, il medico nucleare e il fisico sanitario.

 

Nell’industria può ricoprire il ruolo di “addetto alla manutenzione” di apparecchiature elettromedicali di tipo radiologico, oppure di “applicator”, implementando e installando hardware e/o software specifici del settore. È un tipo di lavoro che prevede una grande mobilità nel territorio nazionale e all'estero e flessibilità nel collaborare con professionisti di diverso tipo; si tratta comunque di un tipo di impiego poco diffuso.

Un ambito molto particolare è quello dei laboratori artistici e archeologici, che tuttavia offre limitatissimi spazi di inserimento lavorativo. 

Percorso Formativo
Formazione e sviluppo professionale
C'è un percorso formale?

Per intraprendere la professione di TECNICO DI RADIOLOGIA è necessario conseguire la laurea di primo livello in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, con funzione abilitante, e iscriversi all'albo dei tecnici di radiologia (DM 13 marzo 2018). L’accesso al corso di studi è a numero programmato (Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999): bisogna essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e superare un test di ammissione, comune a tutti i corsi di laurea abilitanti alle professioni sanitarie.

La frequenza è obbligatoria. Per ciascuno dei tre anni di corso è previsto un periodo di tirocinio obbligatorio, che dovrà essere effettuato presso strutture sanitarie. Il tirocinio rappresenta una parte fondamentale del percorso formativo dello studente e ha come obiettivo l’acquisizione delle competenze professionali in tutti i diversi ambiti della professione (Diagnostica per Immagini, Medicina Nucleare, Radioterapia).

C'è un percorso consigliato?

       

Come si sviluppa la carriera?

Dopo aver conseguito la laurea di primo livello è possibile proseguire con gli studi in ambito universitario, frequentando un corso di laurea magistrale che fornisce una formazione di livello avanzato per accedere a ruoli dirigenziali. I corsi sono a numero programmato e limitati e vi si potrà accedere solo previo superamento di una prova di ammissione. 

Esistono inoltre Master di primo livello relativi alla professione (es. approfondimento di tecniche di radioterapia, radiodiagnostica, ecc.), attivati su scala nazionale, che tuttavia non incidono in modo sostanziale sullo sviluppo di carriera.

L’accesso a ruoli di coordinamento dei servizi sanitari è collegato, oltre che all’esperienza maturata nel proprio ambito di lavoro, alla frequenza di appositi Master in coordinamento.

La professione di TECNICO DI RADIOLOGIA è presente ed è regolamentata in molti Paesi europei (la libera circolazione è garantita dalla normativa vigente in termini di riconoscimento professionale all'interno dell'Unione europea - Direttiva 2005/36/CE, modificata dalla Direttiva 2013/55/UE). Avendo conseguito un titolo dell’area sanitaria in Italia, un cittadino che voglia esercitare la professione in un altro Paese comunitario presenta domanda di riconoscimento del titolo all’autorità competente del Paese estero.

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