
Zoologo, Zoologa
Zoologo naturalista, Zoologo ricercatore
Lo ZOOLOGO studia gli animali. Lo studio è condotto a diversi livelli: (i) a livello organismico, lo ZOOLOGO studia struttura e funzioni del corpo, il comportamento in condizioni naturali, in cattività o in laboratorio; (ii) a livello di popolazione, studia le interazioni tra individui e analizza la struttura e le dinamiche demografiche delle popolazioni naturali; (iii) a livello di specie, ricostruisce la distribuzione attuale e passata ed i fattori ecologici che la influenzano; (iv) a livello evolutivo, lo ZOOLOGO si propone di ricostruire la storia passata, evidenziando i rapporti filogenetici con altre specie affini.
Queste ricerche hanno spesso immediati risvolti applicativi finalizzati alla conservazione delle specie studiate e delle comunità e degli ecosistemi che le ospitano. A tale scopo, lo ZOOLOGO predispone metodi e strumenti per il monitoraggio delle specie nel tempo; allestisce inventari faunistici e gestisce censimenti; segue processi migratori; gestisce progetti di protezione; organizza e sorveglia l’alimentazione, il ritmo e le condizioni di vita di animali in cattività; partecipa e conduce progetti di salvaguardia ambientale. Opera sia in contesti di laboratorio che sul campo spaziando fra attività di ricerca ed insegnamento e interventi diretti di tutela (sia in natura sia in cattività).
Quali norme regolano la professione
Non esiste oggi in Italia una precisa regolamentazione della professione ZOOLOGO e non esiste uno specifico ordine professionale. In base al DPR 328/01, gli ZOOLOGI laureati in SCIENZE BIOLOGICHE possono sostenere l'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Biologo junior e conseguentemente ottenere l'iscrizione nell'Ordine Nazionale dei Biologi (sezione B).
Per gli ZOOLOGI laureati in SCIENZE NATURALI è possibile fare riferimento all’Associazione Italiana Naturalisti. L'AIN ha tra i suoi scopi proprio la tutela professionale di questi professionisti, oltre che la loro preparazione e qualificazione e, più in generale, la diffusione della cultura naturalistica. L’Associazione Italiana Naturalisti è dotata di un Codice Deontologico e di un Tariffario applicabile dal Libero professionista.
Livello EQF
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
Lo ZOOLOGO può lavorare in:
STRUTTURE DI RICERCA E CONTROLLO (PUBBLICHE e PRIVATE) E UNIVERSITA’ | Laboratori e centri di ricerca, industrie farmaceutiche |
PARCHI E RISERVE NATURALI. MUSEI DI SCIENZE NATURALI e ZOO | Enti preposti alla tutela e alla conservazione della biodiversità in situ ed ex situ (es. parchi, riserve naturalistiche, oasi di tutela faunistica, giardini o parchi zoologici, acquari). Musei (curatori di collezioni zoologiche) Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA). Assessorati Aree Protette, Ministeri |
ORGANIZZAZIONI NEL SETTORE DELLA COMUNICAZIONE E DELLA CULTURA | editoria scientifica in ambito biologico-naturalistico, canali televisivi e radio operanti in ambito ecologico, musei |
ORGANIZZAZIONI PRIVATE |
STRUTTURE DI RICERCA (PUBBLICHE e PRIVATE) E UNIVERSITA’
In queste strutture si svolge ricerca scientifica. Lo ZOOLOGO in questi contesti studia la distribuzione, lo stato di salute e la risposta degli animali ai cambiamenti di natura antropica. Sono enti di Ricerca il CNR e le Università, ma dedicano parte delle loro risorse alla ricerca scientifica in campo zoologico anche Musei, Acquari e Centri Didattici.
Altri enti pubblici quali le ARPA valutano e l’efficacia dei piani di gestione si occupano di gestione, tutela, e monitoraggio territoriale.
Vi sono inoltre aziende private (settori farmaceutico e biologico) che impiegano zoologi per lo studio di processi innovativi e per la scoperta di nuove sostanze prodotte dagli animali che possono trovate impiego in campo farmaceutico.
PARCHI ZOOLOGICI E RISERVE NATURALI
Nei Parchi e nelle riserve lo ZOOLOGO svolge soprattutto una funzione di organizzazione e coordinamento di azioni volte ad analizzare e monitorare sistemi e processi ambientali gestiti dall’uomo oltre che di integrarli, nella prospettiva della sostenibilità e della prevenzione e ai fini della promozione della qualità dell’ambiente e del mantenimento dei sistemi faunistici coinvolti. Si tratta di lavoro in organizzazioni che hanno a cuore la biodiversità animale nelle sue più diverse componenti (biodiversità ecologica, genetica, etologica, tassonomica).
ORGANIZZAZIONI NEL SETTORE DELLA COMUNICAZIONE E DELLA CULTURA e ORGANIZZAZIONI PRIVATE
In questa area le organizzazioni possono essere di dimensioni molto differenti fra di loro e includono anche esperienze di cooperazione internazionale con istituzioni governative e non. La funzione principale svolta è legata alla messa a punto di strumenti per attività di educazione/formazione ambientale e didattica delle scienze naturali, per la comunicazione e l'informazione naturalistica, oltre che per la valorizzazione e tutela di beni e sistemi ambientali.
Quali sono le condizioni di lavoro?
Gli ZOOLOGI svolgono la loro attività professionale in strutture pubbliche o private, in regime di dipendenza o come liberi professionisti.
Come dipendenti, gli ZOOLOGI sono spesso inquadrati nell’ambito del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) degli Enti Pubblici di Ricerca o del Comparto Ricerca.
L’accesso alla professione nel settore pubblico avviene tramite concorso.
L’aspetto relazionale è fondamentale per lo ZOOLOGO che lavora in contesti di ricerca, diffusione scientifica o management di progetti (locali o internazionali) ove il lavoro in team è spesso una variabile fondamentale per arrivare ai risultati attesi.
Per chi opera nella ricerca vi sono, in generale, molti momenti in cui il lavoro avviene in situazioni solitarie di osservazione ed analisi.
E’ fondamentale la relazione con gli animali, soprattutto per chi studia i loro aspetti comportamentali.
Le attività di osservazione possono richiedere dei tempi di lavoro molto dilatati e con attese anche molto lunghe. Nello stesso tempo vi possono poi essere attività in cui la rapidità decisionale diventa fondamentale, così come la resistenza e l’adattabilità a difficili condizioni di campo (ad esempio, la mancanza di corrente elettrica e servizi igienici, la necessità di pernottare in tenda fuori da aree attrezzate).
Attività e competenze
Lo ZOOLOGO deve essere in grado di:
ATTIVITA' | COMPETENZA |
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Gestione di un processo di ricerca |
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Gestione di progetti di conservazione e protezione della fauna |
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Diffusione e comunicazione di una cultura ecologica |
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Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- nozioni di base e specialistiche di zoologia
- fondamenti e nozioni di genetica animale
- etologia
- ecologia e conservazione della biodiversità animale
- anatomia comparata dei principali gruppi di invertebrati e vertebrati
- norme e legislazioni specifiche di settore
- eco-fisiologia animale e citologia
- antropologia
- nozioni di base per la conservazione del patrimonio faunistico
Conoscenze generali
- biologia molecolare e della cellula
- microbiologia
- chimica e biochimica
- tossicolgia
- farmacologia
- metodi statistici
- comunicazione e divulgazione scientifica
- geografia e zoogeografia
- nozioni e concetti di project management
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- saper applicare tecniche di ricerca di laboratorio e di ricerca sul campo
- saper scegliere ed utilizzare strumenti di osservazione scientifica
- saper pianificare percorsi sentieristici e montani a fini di osservazione faunistica
- saper consultare ed utilizzare sistemi informativi geografici (GIS)
- saper classificare, gestire ed utilizzare organismi viventi e loro costituenti
- saper applicare tecniche e metodi di miglioramento del rapporto fra sviluppo animale e qualità dell'ambiente
- saper valutare l’impatto ambientale di alcuni interventi faunistici o umani
- saper applicare tecniche di conservazione e ripristino dell'ambiente e della biodiversità a favore della sicurezza biologica
- saper applicare tecniche di comunicazione e comportamento atte a favorire la relazione uomo-animali
Abilità generali principali
- saper applicare tecniche di project management
- saper consultare banche dati ai fini di acquisire documentazione scientifica ed analizzare la letteratura scientifica applicando i risultati della ricerca a casi specifici di studio
- saper interpretare ed applicare correttamente la legislazione concernente l'esercizio della propria professione
- saper utilizzare la lingua inglese per la comunicazione e la gestione dell'attività professionale
- utilizzare l'informatica per la comunicazione, la ricerca, l’editoria e la gestione dell'attività professionale
- saper riconoscere i segni vitali e di praticare manovre di primo soccorso nell’ambiente di lavoro
- saper applicare tecniche di lavoro di gruppo
- saper applicare tecniche di scrittura di Progetti europei e altro
- saper applicare tecniche di scrittura per l’elaborazione di comunicazioni multimediali e via web di carattere scientifico e/o divulgativo
- utilizzare tecniche di collaborazione in grado non solo di produrre risultati scientifici innovativi, ma anche di attrarre finanziamenti nazionali ed europei
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Manualità
possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti
Pensiero concettuale
riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
Resistenza fisica
mantenere un ritmo di lavoro sostenuto, sopportare la fatica fisica, sostenere sforzi fisici prolungati
Percorso formativo formale
Non esiste un percorso formale di preparazione alla professione in quanto non rigidamente regolata e normata.
Percorso formativo consigliato
- Biologia dell'ambiente (LM-6)
- Evoluzione del comportamento animale e dell'uomo (LM-60)
- Scienze biologiche (L-13)
- Scienze dei sistemi naturali (LM-60)
Lo ZOOLOGO proviene perlopiù da percorsi di carattere scientifico e biologico. Oggi si consiglia un percorso di laurea triennale in Scienze Biologiche o Scienze Naturali, poi rafforzabile con percorsi di laurea magistrale in Biologia dell’Ambiente, Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo o Scienze dei Sistemi Naturali.
Come si sviluppa la carriera?
In genere la professione dello ZOOLOGO porta ad una progressiva specializzazione in quanto gli ambiti di interesse sono molteplici. Ad esempio: mammologia, ornitologia, ittiologia, entomologia, malacologia, protistologia, microbiologia, ecc.
Informazioni
Siti
www.uzionlus.it - Unione Zoologica Italiana
www.ain-it.com - Associazione italiana naturalisti
www.onb.it - Ordine nazionale dei biologi