Infermiere, Infermiera
Infermiere pediatrico
L'INFERMIERE è il professionista che, nel corso del processo di cura, mantenimento e/o recupero dello stato di salute, si occupa dell’utente nella sua globalità, costruendo con esso una relazione di fiducia. L'obiettivo dell'infermiere è migliorare la qualità di vita dell’utente, offrendo assistenza di tipo tecnico, relazionale ed educativo.
L'INFERMIERE svolge una funzione di promozione, prevenzione e assistenza rivolto alla collettività, nel rispetto del concetto olistico di salute. Nel rapporto con il singolo utente diventa mediatore tra l’utente stesso, la famiglia, il medico di base, i servizi ospedalieri e i servizi territoriali, favorendo lo sviluppo di processi di cura e di assistenza improntati a continuità.
Quali norme regolano la professione
La professione è disciplinata da:
- D. M. 14/09/1994 n. 739, che sancisce il profilo professionale dell'infermiere
- legge 26 febbraio 1999, n. 42, che prevede disposizioni in materia di professioni sanitarie
- legge del 10 Agosto 2000, n. 251, che disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché la professione ostetrica.
- legge 8 gennaio 2002, n. 1, che prevede disposizioni urgenti in materia di personale sanitario
- legge 1 febbraio 2006, n. 43, che prevede disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali (prevede l'obbligo di iscrizione all'albo per tutti gli esercitanti la professione di infermiere)
La Laurea triennale in Infermieristica viene conseguita ai sensi dell' art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.
Il codice deontologico è stato approvato dal Comitato centrale della Federazione IPASVI (oggi FNOPI - Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009.
Livello EQF
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
---|---|
Prende in carico il paziente | incontra e accoglie l'utente e la sua famiglia creando una relazione positiva, di fiducia. Comunica con l’utente al fine di osservare le condizioni e di cogliere le necessità dell’utente stesso e pianificare un percorso di cura e assistenza. Identifica, analizza e valuta i bisogni di assistenza, individuando le priorità e l'obiettivo assistenziale. |
Pianifica le prestazioni assistenziali | programma le attività tecniche, relazionali ed educative da realizzare predisponendo piani individualizzati e condivisi per ciascun utente in relazione alla situazione clinica e alle diversità culturali. L'obiettivo è la partecipazione attiva del soggetto al percorso di cura. Pianifica le prestazioni in un contesto di lavoro d’èquipe e multi professionale. |
Fornisce le prestazioni assistenziali | applica gli interventi tecnici, relazionali ed educativi previsti dal piano assistenziale garantendo la massima accuratezza nelle prestazioni e cercando di ottimizzare l’impiego delle risorse materiali e umane a disposizione. Si fa garante della corretta applicazione delle prescrizioni mediche e documenta nella cartella infermieristica le prestazioni realizzate. |
Valuta e monitora l'impatto delle attività assistenziali | effettua un monitoraggio continuo delle condizioni di salute dell’utente e delle reazioni cliniche ed emotive ai trattamenti, se individua campanelli d'allarme che segnalano l'insorgere di problemi, interviene sul piano assistenziale. Verifica inoltre il corretto funzionamento dei macchinari e l'adeguatezza del materiale di cui si serve. |
Educa il paziente e i familiari | svolge un’attività di promozione di educazione alla salute e prevenzione rivolta alla collettività. Persegue l'obiettivo di far emergere nel singolo utente e nei famigliari le energie e le risorse necessarie ad affrontare la situazione di malattia. |
Partecipa a percorsi di aggiornamento, forma e gestisce il personale di supporto con cui collabora | si aggiorna acquisendo i crediti ECM (educazione continua in medicina) richiesti alla figura professionale, sviluppa l’agire sulla base delle E.B.N. (Evidenze Scientifiche). Partecipa ai percorsi formativi delle figure di supporto, offre la propria disponibilità per seguire i tirocini degli studenti e dei neo assunti. Interagisce con l’èquipe nell’analisi e nella formulazione di soluzioni ai problemi, favorendo il confronto tra colleghi e con le altre figure professionali. |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
L'INFERMIERE può lavorare in:
enti pubblici | Aziende Sanitarie Locali (ASL), Aziende Ospedaliere (AO), IRCCS, Strutture di ricovero e di cura pubbliche |
organizzazioni private | strutture private, grandi aziende, ONLUS |
Inoltre, può svolgere la propria attività lavorativa come libero professionista.
ASL
All'interno dell'Asl l'INFERMIERE può svolgere il proprio lavoro in ambiti e contesti differenti:
1. negli ospedali, le aree di assistenza si distinguono in:
- assistenza di base (medicina e chirurgia)
- tecnica (sala operatoria, dialisi, ecc.)
- critica (rianimazione, terapia intensiva, dipartimenti di emergenza e accettazione)
- aree specialistiche (es. psichiatria, prevenzione, specialità mediche e chirurgiche ecc.).
2. sul territorio nei servizi di:
- assistenza domiciliare
- ambulatorio
- centro prelievi
- gruppi di cure primarie
- dipartimenti materno infantili
- dipartimenti salute mentale
- dipartimenti per le dipendenze patologiche
- residenze sanitarie per anziani (RSA)
3. cure palliative presso:
- hospice (struttura residenziale per pazienti di cure palliative)
- ambulatorio
- domicilio
STRUTTURE PRIVATE
Anche nelle strutture private le aree di assistenza sono classificate come nel pubblico. Esistono tre tipologie di struttura privata: ambulatorio ospedaliero, struttura residenziale o semi residenziale. Alcune strutture private sono specializzate nell’offerta di assistenza specialistica rivolta a particolari tipi di pazienti (ad es. strutture per anziani, comunità per tossicodipendenti, ecc.).
Quali sono le condizioni di lavoro?
L'INFERMIERE si trova continuamente a contatto con la malattia e con la sofferenza degli altri, utenti e familiari, cui deve offrire un supporto emotivo riuscendo a gestire il proprio coinvolgimento.
ASL – STRUTTURE PUBBLICHE
L'INFERMIERE viene assunto come dipendente mediante concorso pubblico. In base al reparto e al ruolo ricoperto può lavorare seguendo turni orari (turnista) o avere un orario fisso. Opera in un contesto organizzativo d’èquipe coordinato da un coordinatore infermieristico abilitato. La figura del coordinatore è fondamentale per il buon funzionamento del lavoro di gruppo.
Attualmente visto l’intensificarsi delle competenze infermieristiche e la complessità delle strutture organizzative in cui gli infermieri operano, alcune realtà hanno dedicato attenzione al tema del “benessere organizzativo” predisponendo servizi per i dipendenti volti a supportare la presa in carico dei pazienti, la gestione dei rapporti con colleghi, coordinatori e superiori, la conciliazione lavoro-famiglia, ecc.
ASSISTENZA DOMICILIARE
L'INFERMIERE domiciliare, a differenza dell'ospedaliero, lavora prevalentemente da solo. Agisce seguendo indicazioni e prescrizioni del medico di base, con il quale concorda il numero e la frequenza di visite dell’infermiere di cui il paziente necessita, e al quale comunica eventuali cambiamenti di condizioni fisiche o l'insorgere di nuove necessità. Non potendo garantire una presenza costante a domicilio, l'infermiere delega importanti funzioni assistenziali ai caregiver (famigliari, amici, conoscenti) del paziente. Dal punto di vista della responsabilità questo è un aspetto particolarmente delicato: è responsabilità dell'infermiere accertarsi che le prescrizioni mediche siano effettuate con la massima correttezza e anche assicurarsi che i caregiver comprendano come gestire l'assistenza al paziente nel tempo che intercorre tra una visita e l'altra.
All'interno del distretto territoriale, l'assistenza domiciliare è organizzata per aree territoriali, in modo da risparmiare tempo e risorse e per garantire, per quanto possibile, continuità nel rapporto infermiere-utente. Muovendosi con ampi margini di autonomia, l'infermiere territoriale è responsabile del successo o dell'insuccesso di un processo assistenziale.
AREA CRITICA
I reparti di area critica (rianimazione, terapia intensiva, pronto soccroso) in alcuni casi vedono una riduzione della relazione di scambio con il paziente, perchè versa in condizioni gravissime, oppure, nel caso del pronto soccorso, per i tempi ridotti a disposizione. È competenza dell'INFERMIERE cogliere priorità e bisogni del paziente in ogni condizione.
Gli infermieri operano in équipe con il medico, con il quale instaurano un rapporto di fiducia reciproca e collaborano con altri professionisti, tra cui medici specialisti, fisioterapista e logopedista.
Hanno la responsabilità del funzionamento dei macchinari e del controllo delle scadenze dei materiali utilizzati.
Gli infermieri e i medici, in particolar modo se impegnati nei reparti di terapia intensiva, ricevono una formazione specifica per comunicare con i parenti dei pazienti ed eventualmente informare sulle possibilità di espianto degli organi in caso di decesso.
Gli infermieri del 118 forniscono prestazioni in base a protocolli stabiliti che devono essere applicati in tempi brevi, gli interventi richiedono prontezza nell'organizzazione e nel coordinamento del lavoro di squadra. Inoltre, operano generalmente in ambienti non protetti, quali possono essere i luoghi in cui avvengono incidenti automobilistici, ecc., dunque con maggiore esposizione ai rischi esterni e con minore disponibilità di apparecchiature e personale.
AREE TECNICHE
L'INFERMIERE del blocco operatorio può essere: infermiere di sala, infermiere di anestesia, strumentista, addetto alla sterilizzazione. Può ricoprire tutte le specificità di ruolo traendone il doppio vantaggio di variare le proprie attività (così che il lavoro risulta più stimolante e attivo) e migliore la qualità del servizio assistenziale offerto.
L'INFERMIERE che si occupa della sterilizzazione degli strumenti delle sale operatorie non viene mai a contatto con il paziente.
Anche per le altre figure del blocco operatorio l'assistenza al paziente può non essere continuativa: la presa in carico e la valutazione delle condizioni paziente sono concentrati un due incontri (uno precedente ed uno successivo all'intervento), volti comunque a favorire uno stato d’animo di serenità nel paziente.
Nei servizi ambulatoriali che non prevedono visite a cadenza regolare (es. sala gessi) non esiste una vera e propria “presa in carico del paziente”.
AREA SPECIALISTICA - CURE PALLIATIVE
Le cure palliative intervengono quando il paziente termina il percorso di terapia attiva volto alla guarigione, è quindi un'area molto delicata. Obiettivo delle cure palliative è il trattamento dei sintomi e l'educazione all'accompagnamento alla morte, per il paziente e per i familiari. In realtà gli operatori sostengono che sarebbe necessario intervenire già prima, in fase di terapia attiva, per combattere i sintomi di alcune terapie anti-tumorali, piuttosto che le ansie e le paure legate al percorso della malattia, ma raramente si riesce a garantire questo intervento preventivo (solitamente offerto dall'ambulatorio di cure palliative).
Sul territorio, gli interventi a domicilio sono attivati dal medico di base, e sono organizzati in collaborazione con l'assistenza domiciliare ed in particolare con gli infermieri case manager, che si occupano di organizzare l'assistenza integrata.
Nel campo delle cure palliative risulta fondamentale la motivazione dell’INFERMIERE perché la presa in carico del paziente e della sua famiglia avviene proprio nel percorso più difficile della vita, cioè nell’accompagnamento alla morte. Le figure che interagiscono con l'infermiere sono il medico di cure palliative, che è il principale agente sul territorio, psicologi e fisioterapisti. Si stabilisce inoltre uno stretto contatto con gli ambulatori di oncologia e di fisiatria.
Nota:
La Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI(Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'Infanzia) è la maggiore Associazione infermieristica italiana e ha contribuito in modo decisivo alle conquiste professionali della categoria.
Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Prende in carico il paziente |
| Anamnesi dell'assistito, descrizione dei problemi della persona, relazione di fiducia |
Pianifica l'assistenza |
| Programma condiviso delle strategie di intervento in base a priorità e linee guida |
Fornisce le prestazioni assistenziali |
| Prestazione assistenziale individualizzata, interventi tecnici, relazionali ed educativi, cartella infermieristica |
Valuta l'impatto delle attività |
| Efficacia della prestazione ed eventuale intervento in caso di effetti collaterali della terapia o di peggioramento delle condizioni |
Educa il paziente, i caregiver e i familiari |
| Miglioramento della qualità di vita |
Forma e gestisce il personale di supporto con cui collabora |
| Crediti ECM, formazione dei giovani infermieri, sviluppo professionale e lavoro d'èquipe |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Principi di infermieristica generale e clinica
- Metodologia infermieristica
- Metodologia infermieristica basata sulle prove di evidenza (EBM)
- Chirurgia generale, oncologica e d'urgenza
- Infermieristica cardiovascolare e respiratoria
- Infermieristica oncologica
- Infermieristica psichiatrica
- Medicina e infermieristica d'urgenza e intensiva
- Medicina e infermieristica fisica e riabilitativa
- Elementi di geriatria
- Elementi di neurologia
- Anestesiologia e rianimazione
- Discipline specialistiche legate ai diversi problemi di salute (dermatologia, gastroenterologia, endocrinologia, reumatologia, ecc.)
- Infermieristica pediatrica, ginecologia e ostetricia
Conoscenze generali
- Elementi di anatomia, biologia cellulare e genetica
- Elementi di fisica e biochimica
- Elementi di istologia
- Elementi di pedagogia, sociologia e prevenzione alla salute
- Elementi di psicologia
- Organizzazione dei servizi sanitari e dell'assistenza
- Statistica
- Informatica
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare modalità di presa in carico della persona assistita e della sua famiglia nei diversi contesti assistenziali e tecniche di gestione della comunicazione col paziente
- Applicare tecniche di pianificazione degli interventi di assistenza infermieristica e di erogazione delle prestazioni
- Applicare procedure d’intervento di rianimazione d’urgenza e criteri interpretativi per identificare processi morbosi e manifestazioni cliniche
- Applicare tecniche di rilevazione e di monitoraggio dei bisogni e dello stato di salute psico-fisica del paziente
- Applicare tecniche di somministrazione dei farmaci, procedure per effettuare medicazioni e procedure per eseguire esami strumentali
- Applicare metodi di preparazione ed assistenza per esami diagnostici e interventi chirurgici
- Utilizzare apparecchi medicali di base e procedure di sanificazione, sanitizzazione e sterilizzazione di ambienti, materiali e apparecchiature
- Applicare tecniche di supporto all’utente non autosufficiente nel mantenimento delle capacità residue e nel recupero funzionale
- Applicare modalità di verifica degli interventi sanitari, tecniche di raccolta dati epidemiologici e utilizzare strumenti informatici per la registrazione dei dati relativi agli interventi sanitari
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di rilevazione dei bisogni di assistenza socio-sanitaria
- Applicare tecniche di supporto all'igiene personale e alle attività di mobilizzazione, deambulazione e trasporto dell'utente non autosufficiente
- Applicare tecniche di gestione di interventi di assistenza individuale, adattandosi alle diversità culturali
- Applicare tecniche di interazione con il paziente, di counselling socio-sanitario, dimostrando capacità di identificazione e disidentificazione col paziente
- Applicare tecniche di gestione organizzativa, di pianificazione e di valutazione degli interventi
- Applicare tecniche di analisi dei dati statistici e di redazione documentale
- Applicare tecniche di pronto soccorso
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Affidabilità
mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti
Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Percorso formativo formale
La laurea triennale in Infermieristica abilita all'esercizio della professione, previo superamento dell’Esame di Stato e conseguente iscrizione all'Albo professionale.
Il diploma di infermiere conseguito presso le scuole per infermieri del precedente ordinamento è equipollente alla laurea.
Percorso formativo consigliato
- Infermieristica (L/SNT1) - A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
- Infermieristica (L/SNT1) - Aosta
- Infermieristica (L/SNT1) - Asti
- Infermieristica (L/SNT1) - Cuneo
- Infermieristica (L/SNT1) - Orbassano
- Infermieristica pediatrica (L/SNT1)
La formazione post-laurea, può indirizzarsi in più direzioni.
Master di specializzazione di primo livello, che consentono di acquisire una competenza specialistica in determinati campi:
cure palliative,
vulnologia,
infermiere di famiglia e comunità,
infermieristica in area critica,
management infermieristico in geriatria,
modelli e metodi della tutorship nella formazione e sviluppo delle professioni infermieristiche e ostetrica,
sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all'assistenza,
assistenza infermieristica in sala operatoria e strumentisti,
assistenza infermieristica in area pediatrica,
assistenza infermieristica in ortopedia e traumatologia.
In Piemonte i master sono erogati dal COREP o direttamente dalle facoltà.
Per i master fuori regione vedi Master in infermieristica
Il master in coordinamento abilita al ruolo di Coordinatore dei servizi sanitari.
La laurea magistrale ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di intervenire con elevata competenza nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca, assumendo ruoli di direzione, coordinamento, tutorato, docenza, supervisione e consulenza.
Il dottorato di ricerca mira a fornire una cultura scientifica e tecnica avanzata e a dotare i dottorandi degli strumenti metodologici necessari per affrontare in modo autonomo le problematiche della ricerca.
Come si sviluppa la carriera?
La carriera dell'INFERMIERE si sviluppa in senso orizzontale con l'acquisizione dei master di specializzazione, che accrescono le competenze specifiche del professionista, ma che ad oggi non sanciscono un avanzamento di status in termini di retribuzione o carriera.
Si può sviluppare in senso verticale diventando Coordinatore: in questo caso è necessario acquisire il titolo di Master in coordinamento e partecipare al concorso per Coordinatori.
Ulteriore possibilità di sviluppo di carriera in senso verticale è il passaggio alla Dirigenza.
Informazioni
Volumi
Giorgino E., Tousijn W., 2003, Attraversando terre incognite: una sfida per la professione infermieristica , Collana Salute e Società, Franco Angeli, Milano.
Moiset C., Vanzetta M., Vallicella F., 2003, Misurare l'assistenza: un modello di sistema informativo della performance infermieristica, McGRaw-Hill, Milano.
Riviste
L'infermiere, notiziario aggiornamenti professionali, Organo ufficiale della Federazione Collegi, IPASVI.
Salute e società, Franco Angeli.
Siti
www.ipasvi.it/ - Federazione Nazionale Collegi Infermieri
www.privatassistenza.it - Rete nazionale di assistenza domiciliare
www.medicina.unito.it - Scuola di Medicina dell'Università di Torino
www.formazione.corep.it/master_occupati/index.html - Corep (Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente) offre master in ambito infermieristico