
Assistente sociale
L’ASSISTENTE SOCIALE promuove l’autonomia e la valorizzazione delle risorse personali e sociali dei cittadini in condizione di vulnerabilità o di disagio sociale mettendo in relazione gli utenti con le risorse istituzionali e solidaristiche (dalle relazioni di vicinato alle associazioni di volontariato, ecc…).
L’ASSISTENTE SOCIALE deve avere tre fuochi principali di attenzione: l’utente, la propria organizzazione di appartenenza ed il contesto sociale e territoriale in cui opera. Tramite l’analisi e la valutazione dei bisogni espressi dai cittadini, contribuisce alla programmazione delle politiche della propria organizzazione e del proprio territorio. Per esercitare le sue funzioni deve lavorare all’interno di una rete di relazioni che le permetta di avere presenti le risorse da attivare in favore dell’utenza.
Quali norme regolano la professione
L’abilitazione alla professione è disciplinata dalla legge 23 marzo 1993, n.84 e dal D.P.R 328 del 2001 che ha suddiviso l’albo professionale in due categorie: A e B.
L’iscrizione all’albo avviene, per entrambe le sezioni, previo superamento dell’ Esame di Stato.
Gli iscritti alla sezione A ottengono il titolo di ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA mentre gli iscritti alla sezione B quello di ASSISTENTE SOCIALE.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali ha approvato il 17 luglio 2009 l'attuale Codice Deontologico della professione (http://www.cnoas.it/La_professione/Codice_deontologico.html).
Livello EQF
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
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Analizza e valuta le domande ed i bisogni dei cittadini |
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Contratta con l’utente | per decidere gli obiettivi, le azioni, i tempi e gli impegni reciproci che dovranno essere attivati per rispondere al bisogno e perseguire gli scopi condivisi |
Progetta e realizza processi d’aiuto | valorizzando le risorse personali e sociali degli utenti e promuovendone l’autonomia e l’attivazione |
Monitora e verifica gli interventi |
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Rielabora le domande dei cittadini | contribuendo al miglioramento dei servizi forniti dalla propria organizzazione |
Costruisce e partecipa alle reti territoriali | contribuendo alla programmazione di politiche territoriali coerenti con i bisogni espressi dai cittadini |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
L’ ASSISTENTE SOCIALE può lavorare in:
AZIENDE PUBBLICHE
| quali Enti Locali (Comuni, Consorzi di Comuni, ecc…), ASL, Aziende ospedaliere, Ministeri (Giustizia, Lavoro, ecc…), INAIL
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AZIENDE PRIVATE/ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
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Nel settore sanitario l’attività dell’ASSISTENTE SOCIALE può essere svolta nei servizi di salute mentale, servizi per le tossicodipendenze (S.E.R.T), Aziende Ospedaliere, uffici tutele e servizi di continuità e cura (C.O.C.A) delle ASL.
Nel settore socio-assistenziale opera nel consorzi dei comuni occupandosi con i cittadini delle loro problematiche mettendoli in relazione con le risorse istituzionali e territoriali.
Nel settore giudiziario può lavorare nell’Ufficio di esecuzione penale esterno per gli adulti (U.E.P.E) o nell’Ufficio di Servizio Sociale Minorenni e si occupa dell’indagine per la concessione di misure alternative e della costruzione di processi di reinserimento socio-lavorativo una volta scontata la pena. Può operare, inoltre, negli uffici fasce deboli delle procure e negli uffici separazioni e divorzi dei tribunali ordinari.
La figura è prevista in tutte le normative generali di settore.
A prescindere dalla tipologia di servizio in cui si è inseriti, il lavoro viene generalmente svolto in equipe composte da assistenti sociali, educatori, operatori socio-sanitari (OSS) ed amministrativi sotto la supervisione di un Responsabile di Servizio che, a sua volta, dovrà rispondere al Dirigente/Direttore del servizio.
Nel settore privato lavora in grandi aziende e segue i dipendenti che vivono particolari situazioni di difficoltà o disag
Quali sono le condizioni di lavoro?
Nelle strutture pubbliche l’ASSISTENTE SOCIALE lavora come dipendente o collaboratore. In qualità di libero professionista può svolgere attività di consulenza tecnica e peritale e di supervisione e formazione di professionisti del sociale.
Una parte consistente del lavoro è svolta in rete con gli operatori del territorio (educatori professionali, psicologi, medici, infermieri, mediatori culturali, giudici, assistenti domiciliari e dei servizi tutelari, operatori socio–sanitari, volontari, appartenenti al Terzo Settore e insegnanti).
L’interazione con la rete territoriale è continua e richiede una buona capacità negoziale e relazionale.
I ritmi di lavoro possono essere molto intensi.
Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Analizza e valuta le domande ed i bisogni dei cittadini |
| Documentazione sulla domanda/bisogno espresso dai cittadini |
Contratta con l’utente |
| Contratto con l’utente |
Progetta e realizza processi d’aiuto |
| Piano di intervento |
Monitora e verifica gli interventi |
| Rapporti di monitoraggio e verifica dell’intervento di aiuto |
Rielabora le domande dei cittadini |
| Report sui bisogni dei cittadini rilevati e elaborazione proposte di miglioramento di servizi |
Costruisce reti territoriali |
| Progettazione di servizi territoriali qualificati |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Normativa in materia sanitaria
- Elementi di politica sociale
- Modelli organizzativi dei Servizi sociali
- Metodi e tecniche del servizio sociale
- Principi e fondamenti del servizio sociale
- Codice deontologico
- Rete territoriale dei servizi sociali
- Metodologie di valutazione interventi in area sociale
- Teorie e tecniche di comunicazione interpersonale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti)
Conoscenze generali
- Metodologia della ricerca sociale (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e di progettazione esecutiva)
- Sociologia (aspetti socio-demografici, culturali, politici ed economici del territorio, della famiglia, della devianza, del lavoro)
- Tecniche di progettazione
- Tecniche e programmi informatici per il trattamento delle informazioni
- Psicologia (generale, sociale, dello sviluppo) e dinamiche di gruppo
- Diritto (privato, pubblico, di famiglia, penale, amministrativo, con approfondimenti sulle relative norme di settore)
- Fonti normative (leggi, regolamenti, circolari…)
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare metodi di rilevazione dei bisogni dei servizi sul territorio e dell’utenza
- Applicare metodi per la definizione di interventi in ambito sociale
- Applicare tecniche di verifica degli interventi sociali
- Applicare protocolli di servizio socio-sanitario
- Applicare tecniche di comunicazione interpersonale
- Applicare tecniche del lavoro di rete
- Applicare tecniche di definizione di accordi di rete
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di coordinamento di gruppi di lavoro
- Applicare tecniche di progettazione
- Applicare tecniche di analisi dati statistici
- Utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel...)
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Orientamento all’innovazione e al cambiamento
essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
Propensione all’ascolto e al dialogo
essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
Percorso formativo formale
L'iscrizione all'albo e l'ottenimento del titolo di ASSISTENTE SOCIALE o di ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA è subordinato al superamento di un apposito Esame di Stato al quale si può accedere se si è in possesso rispettivamente di una laurea triennale in Servizio sociale (classe L-39) o magistrale in Servizio sociale e politiche sociali (classe LM-87).
Percorso formativo consigliato
E’ consigliato il conseguimento della laurea magistrale in quanto permette un rafforzamento delle competenze e passaggi di carriera interna ai servizi facilitati.
Come si sviluppa la carriera?
Le traiettorie di carriera possibili per l’ASSISTENTE SOCIALE sono di tipo verticale e riguardano l’acquisizione di funzioni di coordinamento di gruppi di lavoro e direzione dei servizi.
Informazioni
Volumi
COREP, 2006, Osservatorio sugli operatori sociali in Provincia di Torino
Riviste
- La Rivista di Servizio sociale, ISTISS, Roma
- Rassegna di Servizio sociale, EISS, Roma
Siti
- www.cnoas.it, Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali
- www.ifsw.org, International Federation of Social Workers
- www.oaspiemonte.org, Ordine Assistenti Sociali Piemonte