
Animatore professionale socio-educativo, Animatrice professionale socio-educativa
in Piemonte
L’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO promuove la crescita personale, l’inserimento e la partecipazione sociale, accompagna i gruppi, le comunità e le singole persone a sviluppare le potenzialità ludiche, culturali, espressive, relazionali.Tra gli aspetti caratterizzanti la sua attività vi sono: l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di interventi educativi, sociali e culturali rispondenti ai bisogni individuali; l’organizzazione di luoghi di socialità; la consulenza personale; la mediazione dei conflitti, in tutti gli ambiti in cui è possibile favorire l’incontro tra persone e gruppi e far crescere le loro capacità di partecipare attivamente alla vita sociale.
L’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO a differenza dell’Educatore Professionale non può operare in progetti e servizi educativi e riabilitativi in ambito socio-sanitario rivolti a persone in difficoltà: minori, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani.
Quali norme regolano la professione
La professione dell’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO nella Regione Piemonte è disciplinata dalla L. R. n. 1 del 2004 “Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento” (art.32).Altre norme che regolano il settore sono:
- Decreto legislativo 112/1998: introduce l’espressione “professioni sociali”
- Legge Quadro 328/2000: riforma del comparto sociale
Livello EQF
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
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Analizza i bisogni del territorio | attraverso analisi di studi e confronti con gli attori sociali |
Progetta servizi ed interventi | volti a soddisfare i bisogni individuati |
Organizza | gli interventi educativi pianificando le attività attraverso il confronto con il committente |
Realizza attività educative | rivolti a target differenti |
Rendiconta | producendo la documentazione richiesta dal committente |
Valuta l’intervento educativo | dal progetto al servizio erogato, in base agli obiettivi posti in fase di progettazione |
Attiva reti territoriali | facendosi portavoce dei bisogni |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
L’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO può lavorare in
Luoghi di animazione per bimbi e ragazzi
| ludoteca, spazio gioco, spazio famiglia, babyparking, nido d’infanzia, nido familiare/micronido, centro estivo, centro incontro giovani, laboratorio extra scolastico
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Luoghi di animazione per anziani
| centro/residenza per anziani, casa di riposo, comunità diurna/comunità alloggio, soggiorno estivo
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Luoghi di animazione territoriale e promozione socio-culturale
| servizi di agenzia di sviluppo territoriale e di centro di quartiere, centro culturale, ente di promozione culturale, museo, centro aggregazione giovanile, centro di animazione territoriale
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Le strutture in cui l’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO opera possono essere pubbliche, private e del terzo settore, residenziali e semi residenziali, preposte a sviluppare attività di vita comunitaria sia occasionale sia permanente, con finalità preventiva e di integrazione sociale. In particolar modo si annoverano tra gli altri: centri gioco, centri per le famiglie, centri di promozione territoriale di quartiere, centri culturali ed interculturali, centri o residenze per gli anziani, musei, biblioteche, scuole, residenze protette, centri di cura.
In strutture residenziali o semi-residenziali l’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO solitamente lavora in team e risponde al responsabile della struttura. Il suo tempo lavoro può essere organizzato in turni anche notturni. Nel caso di progetti educativi sul territorio gli orari sono più flessibili e beneficia di un livello di responsabilità e autonomia maggiori, riferendo comunque al coordinatore di progetto o al responsabile del servizio.
Quali sono le condizioni di lavoro?
L’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO svolge la propria attività solitamente come socio lavoratore – con contratto di lavoro a tempo indeterminato – in cooperative sociali, ma a volte può intraprendere la carriera in qualità di lavoratore autonomo aprendo la Partita IVA. Per progetti non riconducibili alle attività in strutture residenziali o semi-residenziali, si fa ricorso a contratti a termine, mentre le figure che ricoprono ruoli dirigenziali o amministrativi godono di maggiore stabilità occupazionale. Lo stipendio base può variare dai 16 e i 25 mila euro lordi annui, in base all’anzianità.
L’orario di lavoro dipende dal tipo di attività realizzata in relazione all’utenza coinvolta. Generalmente, l’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO deve essere disposto a svolgere attività di diversa natura, sia rivolte all’utenza sia di tipo amministrativo. Opera in ambienti organizzativi in cui solitamente le mansioni e i ruoli non sono rigidamente definiti e possono variare in base al tipo di utenza e al tipo di intervento che si realizza. Per tale motivo, l’approccio al lavoro dovrebbe essere improntato alla disponibilità e alla flessibilità operativa e connotato da un’elevata motivazione personale.
In questa area di professionalità, per le criticità che si possono incontrare nelle relazioni con gli utenti, il turn over può risultare elevato.
L’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO svolge le propria attività in modo integrato con altre figure professionali coinvolte nel servizio erogato.
Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Analizza i bisogni del territorio |
| Mappa dei bisogni territoriali definita |
Progetta interventi ed azioni |
| Progetto d’intervento |
Organizza |
| Contratto di affidamento del servizio Piano di lavoro approvato ed équipe di lavoro costituita |
Realizza attività educative |
| Intervento educativo realizzato, risposta al bisogno rilevato, comunicazioni al committente sull’andamento dell’intervento |
Rendiconta |
| Documentazione relativa alla rendicontazione redatta e controllata |
Valuta l’intervento educativo |
| Intervento educativo valutato Report di fine progetto |
Attiva reti territoriali |
| Rete territoriale attivata |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- elementi di pedagogia interculturale
- elementi di pedagogia speciale
- elementi di andragogia
- metodi dell’intervento socio-educativo
- metodologie di valutazione interventi in area socio-educativa
- normativa per il funzionamento delle strutture socio-educative
- rete territoriale dei servizi sociali
- elementi di budgeting e fund raising
- tecniche di organizzazione di eventi culturali
Conoscenze generali
- pedagogia sperimentale
- pedagogia generale
- psicologia sociale
- normative in ambito sociale
- metodi di ricerca educativa
- tecniche di comunicazione assertiva
- tecniche di gestione del conflitto
- tecniche di Project Management
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare tecniche di analisi dei bisogni dell'utenza
- Applicare tecniche di progettazione educativa per definire interventi socio-educativi
- Applicare metodi di presa in carico della relazione educativa
- Applicare tecniche di animazione in ambito socio-educativo con diversi tipi di utenza
- Applicare modalità di coinvolgimento degli attori territoriali: famiglie, servizi, sponsor
- Applicare tecniche di Fund Raising
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di Project Management
- Applicare metodologie di definizione di piani di comunicazione
- Applicare tecniche di coordinamento di gruppi di lavoro e di gestione delle dinamiche di gruppo
- Applicare tecniche del lavoro di rete
- Applicare tecniche di ricerca (dati/informazioni/notizie)
- Applicare metodi di ricerca in campo socio-educativo
- Applicare tecniche di verifica degli interventi socio-educativi
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Percorso formativo formale
La professione dell’ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO-EDUCATIVO nella Regione Piemonte è disciplinata dalla L. R. n. 1 del 2004 “Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento” (art.32), che prevede la frequenza di corsi di formazione professionale attivati dalla Regione.
Percorso formativo consigliato
- Comunicazione interculturale (L-20)
- DAMS (Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo) (L-3)
- Lingue e culture dell'Asia e dell'Africa (L-12)
- Lingue e culture per il turismo (L-15)
- Scienze dell'educazione (L-19)
- Scienze dell'educazione motoria e delle attività adattate (LM-67)
- Scienze e tecniche psicologiche (L-24)
- Scienze politiche e sociali (L-36)
Informazioni
Ascolta i consigli di Don Luigi Ciotti, Presidente del Gruppo Abele
Volumi
Brandani W., Tomish M. 2005, La progettazione educativa. Il lavoro sociale nei contesti educativi, Carocci, Roma
Demetrio D., 1999, Educatori di professione. Pedagogia e didattica del cambiamento nei servizi extra-scolastici, La Nuova Italia, Firenze
Facoltà di Scienze della Formazione di Torino, Servizio di Orientamento e Placement, Faccenda L. e Libanoro M. (a cura di), 2003, Le prospettive professionali dei laureati in Scienze dell’Educazione. Ricerca di follow-up occupazionale sui laureati dell’Università di Torino, Torino
Maccaro D., 2005, Le nuove professioni educative. La didattica nei servizi socio-culturali e assistenziali, Carocci, Roma
Rei D., Maurizio R. (a cura di ), 1991, Le professioni sociali, Torino, Edizioni Gruppo Abele
Srf, 2005, L’educatore socio-culturale. Una ricerca sulle prospettive occupazionali nell’area dei servizi alle famiglie, dei servizi culturali e turistici e dell’animazione sociale, Torino
Taronna P. (a cura di), 2003, Isfol Orienta, Area Attività Associative, studio di area, Franco Angeli
Riviste
Animazione Sociale, Gruppo Abele
L’Educatore, Fabbri Editore
Cooperazione educativa, Edizioni Erickson
Siti
- www.bdp.it, Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica con link alla Biblioteca pedagogica nazionale
- www.edscuola.it, Educazione e scuola
- www.itd.ge.cnr.it, Istituto per le tecnologie didattiche
- www.educazionesviluppo.org, Educazione e sviluppo
- www.educational.rai.it/corsiformazione/intercultura/default.htm, Rai EduLab, Educazione interculturale
- www.minori.it, Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza
- www.anep.it, Associazione nazionale educatori professionali
- www.regione.piemonte.it/polsoc/cooperaz/albo.htm, Albo Regionale delle cooperative
- www.forumterzosettore.it , opportunità di lavoro e formazione nel terzo settore
- www.sciform.unito.it - Facoltà di Scienze della Formazione