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Operatore culturale, Operatrice culturale

Broker culturale

L’OPERATORE CULTURALE svolge attività di mediazione tra il sistema artistico e culturale (artisti, finanziatori, stakeholders, critici, giornalisti) e i vari tipi di pubblico che fruiscono delle iniziative organizzate, attraverso la gestione di un progetto culturale (project management) che comprende interventi di tipo gestionale, programmatorio, organizzativo e di servizio. A partire dall’analisi del contesto in cui deve operare, l’operatore culturale individua le esigenze culturali e cura gli aspetti organizzativi necessari a sviluppare l’idea di partenza e la realizzazione operativa del progetto.

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Quali norme regolano la professione

Non vi sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi professionali e/o titoli specifici per accedere alla professione.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Che cosa fa

Attività

Descrizione

 Analizza il contesto e identifica un possibile evento culturale

 Ipotizza possibili risposte alle esigenze e alle risorse culturali individuate traducendole in specifiche iniziative

 Definisce il piano operativo dell’evento culturale

 Reperisce le risorse economiche, materiali e umane necessarie alla realizzazione dell’evento

 Definisce l’organizzazione dell’evento culturale

 Cura l’allestimento degli spazi, l’attivazione delle convenzioni e dei contratti con tutti i soggetti interessati all’evento (finanziatori,artisti, tecnici, fornitori)

 Promuove l’evento culturale

 Si occupa della campagna promozionale utilizzando tutti i canali disponibili per raggiungere il target prescelto

 Cura la realizzazione dell’evento culturale

 Segue l’adempimento di tutte le procedure burocratiche e tecniche e verifica il corretto funzionamento dell’intero sistema

 Collabora alla valutazione dell’evento culturale

 Valuta la redditività economica, l’utilità sociale, la soddisfazione dei clienti/committenti/fruitori, l’ottenimento di benefici sociali

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

L’OPERATORE CULTURALE può lavorare in:

Enti Pubblici

 

istituzioni che si occupano di: servizi culturali, musica, teatro e spettacolo in genere

 

Enti Privati (associazioni, cooperative e fondazioni)

 

organizzazioni profit e no-profit che si occupano di servizi culturali

 

Nelle organizzazioni culturali, sia pubbliche che private, si distinguono due grandi aree:

  • spettacolo: prevede una contemporaneità dell’offerta culturale, poiché il pubblico fruisce direttamente dello spettacolo (concerti, lirica, circo, teatro di prosa)
  • beni culturali: comprendono l’allestimento e l’esposizione di beni appartenenti al patrimonio storico, artistico, monumentale, archeologico, archivistico e librario.

ENTI PUBBLICI

L’OPERATORE CULTURALE agisce prevalentemente nella fase organizzativa del lavoro, attraverso interventi che consentano di tradurre le indicazioni provenienti dalla Direzione Artistica e Scientifica nel progetto operativo.

ENTI PRIVATI

L’OPERATORE CULTURALE, in realtà di medio-piccole dimensioni, come le associazioni e le fondazioni, può assumere mansioni generalmente distribuite su ruoli differenti; può essere quindi chiamato a svolgere anche un’attività più creativa ed innovatrice, intervenendo direttamente nella fase ideativa del progetto culturale e/o in quella promozionale.

In enti di grandi dimensioni, l’OPERATORE CULTURALE è generalmente coinvolto nell’area di produzione; ovvero nella definizione di tutti gli aspetti organizzativi del progetto.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Lavora generalmente con contratto a tempo determinato o con contratto di collaborazione a progetto, dal momento che la sua attività è strettamente connessa allo svolgimento e alla realizzazione del progetto culturale.

Più raramente, è possibile accedere agli Enti Pubblici tramite concorso con la stipula di contratti a tempo indeterminato. In questi caso, l’OPERATORE CULTURALE lavora presso la sede di competenza, secondo quanto previsto dai contratti del pubblico impiego.

Indipendentemente dall’ambito lavorativo, l’OPERATORE CULTURALE agisce in un contesto di rete, all’interno del quale assume la funzione di mediatore tra i vari protagonisti sociali coinvolti nella realizzazione e fruizione dell’evento culturale: i creatori (artisti, produttori culturali), i decisori (poteri pubblici e finanziatori privati), gli intellettuali (critici, giornalisti, esperti) e i pubblici fruitori (diverse tipologie di consumatori).

Deve possedere un’ampia flessibilità nell’organizzazione del proprio lavoro, dal momento che le sue attività, gli orari e i contesti di lavoro dipendono dal progressivo svolgimento dell’evento culturale. Soprattutto nelle organizzazioni private, i tempi di lavoro sono scarsamente strutturati e piuttosto variabili, poiché dipendono dai ritmi imposti dal calendario delle attività. In prossimità dell’evento, può essere necessario lavorare nei giorni festivi e di sera, o comunque disporre di estrema flessibilità.

L’attività dell’OPERATORE CULTURALE è svolta per lo più in ufficio e richiede un uso frequente della tecnologia informatica. Possono essere necessari spostamenti sul territorio interessato dalle iniziative culturali, sia durante la fase organizzativa che in quella di effettiva realizzazione.

L’ingresso in organizzazioni culturali avviene spesso attraverso stage e tirocini post – laurea che inizialmente impegnano l’OPERATORE CULTURALE soprattutto su singoli aspetti organizzativi del progetto. Mediamente, dopo circa un anno di lavoro e di formazione interna all’organizzazione, l’OPERATORE CULTURALE è in grado di orientarsi autonomamente anche su altre fasi della realizzazione del progetto culturale.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

RISULTATI

Analizza il contesto e identifica un possibile evento culturale

  • analizzare il contesto (aspetti sociali, culturali e ambientali, tendenze/gusti del target attuale e potenziale)
  • definire i macro obiettivi di un evento (mission, posizionamento, pubblici da raggiungere)
  • delineare il contenuto dell’evento e il sistema valoriale collegato
  • preventivare le caratteristiche qualitative e quantitative dell’evento

Progetto dell’evento contenente definizione degli obiettivi, target di riferimento e strategie di intervento in relazione al target

Definisce il piano operativo dell’evento culturale

  • definire il calendario dell’evento, verificando eventuali sovrapposizioni o vicinanze con eventi simili
  • identificare terstimonials, artisti, esperti, relatori
  • proporre locations valutando l’ubicazione, la vicinanza ai nodi/mezzi di comunicazione, la capienza, le caratteristiche strutturali, ecc.
  • definire le caratteristiche tecniche dell’evento (allestimento, animazione e intrattenimento, servizi tecnici, catering, gadgettistica, ecc.)
  • effettuare la ricerca di opportunità di finanziamento pubblico/privato e stendere un piano dei costi

Piano operativo (comprendente fonti di finanziamento, risorse materiali, risorse umane)

Definisce l’organizzazione dell’evento culturale

  • predisporre il piano logistico e organizzativo
  • prenotare la location
  • selezionare i fornitori
  • affittare strumentazione tecnica e impianti
  • contattare testimonials, sponsor, artisti, esperti, relatori e definire le condizioni della loro collaborazione

Spazi allestiti, contratti e convenzioni attivati

Promuove l’evento culturale

  • definire i canali e gli strumenti di promozione (cartella stampa, brochure..)
  • pianificare tempi e modalità della campagna
  • organizzare la campagna di comunicazione verso i potenziali destinatari e la stampa (contattare i media, reperire gli uffici editoriali, distribuire i materiali, ecc.)

Evento pubblicizzato

Cura la realizzazione dell’evento culturale

  • fornire assistenza ai bisogni/attese del cliente/utente e degli operatori interessanti nell’evento (artisti, tecnici, ecc.)
  • curare il trattamento di documenti amministrativo – contabili e normativi
  • gestire richieste e reclami dei clienti

Evento realizzato, procedure amministrative assolte

Collabora alla valutazione dell’evento culturale

  • somministrare gli strumenti di valutazione, secondo la pianificazione prevista
  • effettuare la restituzione dei risultati di rilevazione della soddisfazione del cliente–utente
  • identificare eventuali correttivi alla progettazione
  • redigere reportistica (se richiesto)

Evento valutato (eventuale report finale di verifica)

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Elementi di economia della cultura
  • Processi organizzativi di eventi
  • Caratteristiche servizi tecnici a supporto degli eventi (allestimento, catering, interpretariato)
  • Tipologie di locations per convegni

 

  • Normativa dei beni, dello spettacolo e delle attività culturali
  • Normativa sull’organizzazione di eventi su spazi pubblici
  • Normativa sui finanziamenti pubblici

 

  • Politiche, fondi, iniziative e programmi comunitari
  • Politiche europee/nazionali/regionali per la cultura
  • Tipologie di finanziamento (sovvenzioni e appalti)

Conoscenze generali

  • Sociologia dell’ambiente e del territorio
  • Elementi di storia e cultura del territorio

 

  • Elementi di budgeting
  • Elementi di marketing
  • Strategie e strumenti per la comunicazione di eventi

 

  • Nozioni di qualità di servizio

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare metodologie per la comunicazione di eventi

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di ricerca (dati/informazioni/notizie)
  • Applicare metodi di analisi dei servizi sul territorio

 

  • Applicare tecniche per la pianificazione delle attività

 

  • Applicare tecniche di analisi dei costi
  • Applicare tecniche di analisi di fonti di finanziamento

 

  • Applicare tecniche di pubbliche relazioni
  • Applicare modalità di coordinamento del lavoro

 

  • Applicare tecniche di analisi della qualità del servizio erogato

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Leadership

guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Percorso formativo formale

Per esercitare la professione non esistono specifici requisiti. E’ sicuramente utile che l’OPERATORE CULTURALE abbia competenze e interesse nel settore culturale in cui opera (per es. teatro, danza, musica classica).

Indipendentemente dal percorso formativo intrapreso, l’OPERATORE CULTURALE deve curare la formazione on the job e l’aggiornamento continuo, cogliendo le opportunità di scambio con altri professionisti, la partecipazione ad esperienze sul campo e la conoscenza delle tendenze più significative del settore. E’ particolarmente utile l’affiancamento ad uno o più tutor.

Percorso formativo consigliato

Attualmente il mercato richiede prevalentemente profili in possesso di diploma universitario ad indirizzo umanistico (Lingue e Letterature Straniere, Dams, LettereFilosofia), dal momento che l’OPERATORE CULTURALE necessita di una solida preparazione culturale di base, unita ad una particolare sensibilità e preparazione in campo artistico. Negli ultimi anni sono state realizzate in Italia molte iniziative sul management culturale, tra cui corsi di laurea, master, corsi di specializzazione.

La conoscenza di una o più lingue straniere e delle nuove tecnologie informatiche sono un requisito fondamentale per l’operatore culturale.

 

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Come si sviluppa la carriera?

Il settore artistico e culturale è sicuramente oggi in rapida espansione. Negli ultimi vent’anni molte città dell’Europa occidentale hanno visto lo sviluppo di politiche mirate ad esaltare e valorizzare il loro potenziale artistico, sportivo, socio-culturale; in tal senso si sono aperte nuove possibilità per gli OPERATORI CULTURALI.

A questo proposito, è attuale la riflessione in merito agli effettivi bisogni formativi degli OPERATORI CULTURALI e all’inquadramento delle diverse figure professionali che operano nel settore.

In particolare, emerge la necessità di ridefinire il sistema di competenze degli OPERATORI CULTURALI, finora prevalentemente costituita dall’esperienza diretta sul campo, in virtù dell’acquisizione di maggiori competenze gestionali e manageriali (sistemi di pianificazione e controllo, budgeting, valutazione e misurazione di risultati e obiettivi, tecniche di marketing).

Informazioni

Volumi
  • De Biase F. e coll, (1999), Il nuovo manuale delle professioni culturali. Strumenti, percorsi e strategie per le professioni nuove, UTET, Torino
  • Argano L., Brizzi C., Frittelli M., Marinelli G. (2006), L’impresa di spettacolo dal vivo. Percorsi e strumenti per la creazione di nuovi soggetti culturali, Editoria & Spettacolo, Roma
  • Argano L., Bollo A., Dalla Sega P., Vivalda C. (2005), Gli eventi culturali. Ideazione, progettazione, marketing, comunicazione, Franco Angeli, Milano
  • Cristiante S., Pettarin F. (1999), Progettare gli eventi. Introduzione all’operatore culturale, 1999, Costa & Nolan, Genova
  • Bodo C.,Spada C. (2004), Rapporto sull’economia della cultura in Italia 1999-2000, Il Mulino, Bologna
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