
Naturalista specialista in analisi e gestione dell'ambiente
Analista ambientale
Il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE opera nel campo ambientale, analizzando tutte le componenti ambientali - flora, fauna, suolo, ecc. - e le loro interazioni all’interno di un ecosistema o di più ecosistemi interconnessi in un ecomosaico (territorio). Valuta i rischi di un ambiente antropizzato e suggerisce delle possibili linee guida per la loro mitigazione. Redige relazioni tecniche, con relative cartografie.
Quali norme regolano la professione
Non vi sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi professionali e/o titoli specifici per accedere alla professione.
Tuttavia, è possibile fare riferimento all’Associazione Italiana Naturalisti. L'AIN ha tra i suoi scopi proprio la tutela professionale di questi professionisti, oltre che la loro preparazione e qualificazione e, più in generale, la diffusione della cultura naturalistica. L’Associazione Italiana Naturalisti è dotata di un Codice Deontologico e di un Tariffario applicabile dal Libero professionista. Inoltre, l’A.I.N. aderisce al CoLAP, il Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali, organismo impegnato nel riconoscimento ufficiale delle professioni non riconosciute e tutelate legalmente da un Ordine Professionale. Tramite il CoLAP, nel 2007 l'Associazione Italiana Naturalisti è entrata a far parte dell'EFAEP (European Federation of Associations of Environmental Professionals), un'associazione che raccoglie esperti ambientali provenienti da tutta Europa.
Importanti informazioni per l’esercizio dell’attività del NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE sono contenute nel Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 \"Norme in materia ambientale\" (cosiddetto Testo unico in materia ambientale) e nelle successive modifiche e integrazioni.
Livello EQF
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
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Analizza il problema | raccoglie e valuta documenti, letteratura, norme e leggi relative allo studio da effettuare e programma le attività da svolgere |
Effettua le Visite Tecniche | effettua ricerche “in campo” e, utilizzando appositi protocolli (es., per gli ecosistemi fluviali IBE o IFF), effettua campionamenti e censimenti di fauna e flora |
Identifica i campioni | esegue, in laboratorio, il riconoscimento degli esemplari raccolti con l’ausilio appositi strumenti quali microscopio, stereo microscopio e chiavi dicotomiche. I campioni analizzati vengono archiviati e catalogati |
Analizza e valuta i dati raccolti | interpreta i dati raccolti in funzione dell’oggetto di studio (ad es. richiesta di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un’opera) ed elabora una relazione tecnica ambientale accompagnata da cartografia, basata su indicatori ecologici ed indici di qualità ambientali, oppure sulla distribuzione di specie animali e vegetali, sulla vegetazione, ecc. |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
Il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE lavora prevalentemente in:
domicilio/studio privato come lavoratore autonomo
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Enti Pubblici
| dipartimenti o assessorati che si occupano di ambiente (regionali, provinciali, comunali, ARPA, IPLA, ecc.) organizzazioni che si occupano di ambiente
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Aziende Private
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DOMICILIO/STUDIO PRIVATO COME LAVORATORE AUTONOMO
Il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE può lavorare presso la propria abitazione o in uno studio privato, organizzando autonomamente il proprio lavoro e occupandosi personalmente della ricerca dei clienti. In alternativa, può associarsi con altri professionisti come Geologi, Architetti, Biologi, ecc. (studio associato, società cooperativa, società di persone, società di capitali).
Su richiesta di Aziende Pubbliche, (Comune, Provincia, Regione), o di società private che operano in ambito ambientale il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE si occupa di Valutazione di Impatto Ambientale - VIA, Valutazione Ambientale Strategica - VAS, Pianificazione Territoriale e Gestione del Territorio (soprattutto per quanto riguarda Siti di Interesse Comunitario – SIC e Zone di Protezione Speciale - ZPS). Può collaborare inoltre con l’ARPA per attività di monitoraggio di flora e fauna e con i Parchi per i Piani di Gestione e per il monitoraggio di flora ,fauna e vegetazione.
Quali sono le condizioni di lavoro?
DOMICILIO/STUDIO PRIVATO COME LAVORATORE AUTONOMO
Esercita la professione come lavoratore autonomo senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Le modalità di lavoro, il luogo e il tempo di esecuzione dell'opera o del servizio sono concordate col committente.
Pur non esistendo un Albo Professionale, il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE, dopo aver maturato un’esperienza lavorativa significativa, potrà adoperarsi per aprire la partita IVA (avvalendosi della consulenza di un commercialista per la parte amministrativa). Occorre ricordare che l’impiego come lavoratore autonomo richiede tempi lunghi per costruire una propria base – clienti.
ENTI PUBBLICI E AZIENDE PRIVATE
All’interno di questi contesti lavorativi, esercita come lavoratore dipendente. L’accesso al pubblico impiego avviene con il superamento di un concorso; nelle società private inizialmente possono essere proposti contratti di collaborazione e solo in un secondo tempo un contratto a tempo indeterminato.
Indipendentemente dal contesto lavorativo, il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE deve compiere frequenti visite tecniche in campo. Deve, quindi, essere mosso da curiosità, spirito investigativo, capacità di adattamento a situazioni e condizioni bioclimatiche disparate, talvolta concentrate in orari, luoghi e periodi dell’anno poco confortevoli poiché dipendenti dagli organismi oggetto di studio.
I gruppi di lavoro sono solitamente caratterizzati da una grande eterogeneità professionale. Il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE coopera fianco a fianco con il Pedologo, l’Architetto, l’Ingegnere, il Biologo ambientale, il Dottore Forestale e il Tecnico Faunistico.
Il NATURALISTA SPECIALISTA IN ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE deve essere pertanto capace di comunicare efficacemente e con chiarezza con i diversi professionisti-colleghi, oltre che con gli altri professionisti coinvolti, ad esempio, in occasione dei Tavoli Tecnici di Lavoro in sede di restituzione dei dati raccolti e dei risultati ottenuti dall’indagine.
Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
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Analizza il problema |
| Programma di attività di analisi |
Effettua le Visite Tecniche |
| Informazioni sull’ecosistema dell’area oggetto di studio e campioni per le analisi di laboratorio |
Identifica i campioni |
| Informazioni e dati puntuali |
Analizza e valuta i dati raccolti |
| Relazione tecnica ambientale accompagnata da relativa cartografia |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Botanica Ambientale e Applicata
- Elementi di Zoologia
- Elementi di Biologia
- Ecologia
- Elementi di Chimica ambientale
- Elementi di Geologia
- Elementi di Pedologia
- Elementi di Idrologia
- Normativa sulla pianificazione del territorio
- Legislazione Forestale
- Normativa UNI EN ISO
- Agenda 21
- Legislazione in materia di tutela ambientale
Conoscenze generali
- Elementi di Chimica
- Elementi di Fisica
- Elementi di Matematica
- Elementi di Statistica
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Utilizzare software GIS (Sistemi Informativi Geografici)
- Applicare tecniche e protocolli di raccolta dati/campioni ambientali
- Applicare tecniche di analisi del territorio nelle sue componenti ambientali e antropiche
- Utilizzare chiavi dicotomiche per la determinazione di specie vegetali e animali
- Applicare linee guida ambientali
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di Analisi Statistica dei Dati
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Percorso formativo formale
Non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, abilitazioni, iscrizioni ad albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori.
Il percorso formativo minimo per esercitare la professione di NATURALISTA prevede la laurea triennale in Scienze Naturali o la laurea triennale in Scienze Ambientali. La Laurea triennale deve essere integrata con una laurea magistrale come quella in Biologia dell'Ambiente.
Percorso formativo consigliato
- Evoluzione del comportamento animale e dell'uomo (LM-60)
- Monitoraggio ambientale, tutela e ripristino (LM-75)
Molti atenei propongono anche master di specializzazione o perfezionamento che completano e approfondiscono la preparazione ottenuta con la laurea triennale. Sono consigliabili la frequenza di corsi di specializzazione ed esperienze lavorative nel settore.
Informazioni
Ascolta i consigli di Rinaldo Ocleppo, Vicepresidente dell'Unione Industriale di Torino
Siti
- http://www.ain-it.org/ - Associazione Italiana Naturalisti
- http://www.inu.it – Associazione Analisti Ambientali
- http://www.reteambiente.it - portale dedicato alle tematiche della sostenibilità, creato e gestito da Edizioni Ambiente
- http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/ - Istituto Superiore per la Prot