Quali norme regolano la professione

L'esercizio della professione di Logopedista è regolamentato dalle leggi dello Stato ed è vincolato all’acquisizione della Laurea in Logopedia, la cui prova finale ha valore di Esame di Stato, e all'iscrizione all'albo della professione sanitaria di logopedista (Legge 3/2018).

Gli ambiti di competenza del Logopedista vengono definiti da:

  • Profilo Professionale Nazionale (D.M. del Ministero della  Sanità 14 settembre 1994, n° 742 e successive modificazioni ed integrazioni)
  • Profilo Professionale Europeo (così come definitivo dal CPLOL, www.cplol.eu)
  • Codice Deontologico (Associazione F.L.I., riconosciuta dal Ministero come rappresentativa per la professione del Logopedista, www.fli.it)
  • Nomenclatore Tariffario Regionale (D.G.R. n 73- 13176 del 26/07/04, aggiornato al 01/01/2017)

Inoltre, in analogia alle altre professioni sanitarie, costituiscono normativa di riferimento professionale:

  • legge 26 febbraio 1999, n. 42, che prevede disposizioni in materia di professioni sanitarie
  • legge del 10 agosto 2000, n. 251, che disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché la professione ostetrica.
  • legge del 11 gennaio 2018, n. 3, per il riordino delle professioni sanitarie.

Come le altre Professioni Sanitarie, il LOGOPEDISTA è inserito all’interno del programma di formazione continua in Medicina (ECM) che definisce l’obbligo di aggiornamento professionale post-laurea.

Nei Paesi Europei la libera circolazione dei Logopedisti è garantita dalla normativa vigente (Direttiva 2013/55/UE e Direttiva 2005/36/EC).

I cittadini italiani che hanno conseguito in Italia un titolo professionale dell’area sanitaria e vogliono esercitare la professione in un altro Paese comunitario devono presentare domanda di riconoscimento del titolo all’autorità competente del Paese estero.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo Ciclo dei titoli accademici