
Biologo specialista in biomonitoraggio e valutazione del rischio, Biologa specialista in biomonitoraggio e valutazione del rischio
Il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO è la figura professionale che analizza i processi biologici che si verificano nell’aria, nell’acqua o nel suolo anche in relazione agli interventi antropici. Impiega Bioindicatori e/o Bioaccumulatori viventi studiandone le risposte biologiche evidenziate dall’alterazione fisiologica. Opera con finalità di prevenzione, conservazione e/o bonifica dell’ambiente e a tutela della salute umana. A tal fine, nelle aziende, è spesso chiamato ad occuparsi anche degli aspetti legati alla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Quali norme regolano la professione
L’abilitazione alla professione è disciplinata dall’iscrizione all'Ordine dei Biologi in applicazione alla Legge 396/67 e al DPR 328/2001.
Va segnalato tuttavia che l’iscrizione all’Ordine dei Biologi è richiesta soltanto per alcune attività lavorative, che prevedono l’assunzione di responsabilità legale sui risultati analitici o di ricerca.
Requisito per l'accesso all'Ordine Nazionale dei Biologi è costituito dal possesso di un titolo accademico valido per sostenere l'esame di Stato di abilitazione alla professione di Biologo, ai sensi del D.P.R. n. 328/01, e dal conseguimento dell'abilitazione stessa.
Nell'albo professionale dell'Ordine dei Biologi sono, tuttavia, istituite due sezioni:
SEZIONE A: "Sezione dei biologi", cui si accede, previo esame di Stato, con una delle lauree magistrali in una delle seguenti classi:
Classe LM-6 Biologia
Classe LM-7 Biotecnologie agrarie
Classe LM-8 Biotecnologie industriali
Classe LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Classe LM-61 Scienze della nutrizione umana
Classe LM-75 Scienze e tecnologie per l''ambiente e il territorio
SEZIONE B: "Sezione dei biologi juniores” cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea di primo livello nelle classi:
Classe L-2 - Biotecnologie;
Classe L-13 - Scienze biologiche;
Classe L-32 - Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura.
L’Ordine Nazionale dei Biologi ha elaborato un codice deontologico per l’esercizio della professione di Biologo (approvato dal Consiglio dell’Ordine con delibera n. 271 del 24 gennaio 2019) http://www.onb.it/2019/01/30/nuovo-codice-deontologico-con-nota-di-accompagnamento/
Con la Legge 3/2018 la professione del Biologo è entrata inoltre a far parte delle Professioni Sanitarie.
Livello EQF
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
---|---|
Raccoglie e analizza i dati di contesto | acquisisce specifiche informazioni relative all’ambiente, di vita e di lavoro, alla tipologia di utilizzo (attuale e passata), alla trasformazione del territorio legata alle attività antropiche e ai processi di lavoro che intervengono. Talvolta la raccolta dei dati può riguardare anche l’uomo |
Effettua il campionamento | effettua prelievi biologici e ambientali di emissioni atmosferiche, scarichi idrici, terreno, ecc. , con specifica attenzione alla rappresentatività dei campionamenti stessi e alle metodologie da utilizzare |
Realizza il Biomonitoraggio | individua, seleziona ed introduce gli organismi bioindicatori e/o bioaccumulatori e i Test in cui vengono impiegati per valutare e quantificare l’alterazione della qualità dell’ambiente |
Rileva, analizza e valuta | studia le risposte biologiche evidenziate dall’alterazione (dal livello cellulare al livello ecosistemico) dovute a stadi di deviazione delle costanti ambientali, di origine naturale o antropica; esegue analisi biologiche in laboratorio, con specifiche metodiche analitiche, al fine di individuare sostanze inquinanti e livelli di rischio per la salute; valuta la le sostanze rilevate rispetto le soglie massime previste dalla legislazione in materia di tutela ambientale e della salute umana; propone azioni preventive nei confronti dell’ambiente di vita e di lavoro e a tutela della salute pubblica |
Elabora piani di intervento | fornisce consulenza nella progettazione di piani di sicurezza e prevenzione negli ambienti di lavoro, nella predisposizione della documentazione per l’ottenimento di certificazioni varie; analizzando i dati provenienti dal Biomonitoraggio per quanto riguarda le componenti flora, fauna e vegetazione elabora piani di gestione e tutela degli habitat suggerendo interventi di mitigazione degli impatti |
Valuta la progettazione e la realizzazione di piani di intervento (solo negli enti pubblici) | gestisce le istruttorie tecniche per il rilascio delle autorizzazioni e delle certificazioni, valutano i documenti prodotti dalle aziende private o dai consulenti |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
Il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO può lavorare in:
Aziende private
| industrie di differenti comparti industriali
|
Laboratori privati di analisi
| strutture, specializzate nelle analisi ambientali, in cui si effettuano analisi biologiche
|
Laboratori e centri di ricerche pubbliche
| laboratori universitari e centri che svolgono, promuovono, diffondono l’attività di ricerca e la trasferiscono alle imprese private
|
Enti Pubblici
| enti locali, nazionali, ecc. che si occupano di protezione dell’ambiente, di pianificazione territoriale, di rilascio di autorizzazioni alla produzione, ecc.
|
Aziende private
Può trovare collocazione in differenti funzioni aziendali: Ricerca e Sviluppo, Sicurezza-Salute e Ambiente o Controllo di Qualità. Lavora con autonomia nel rispetto degli standard dell’azienda e della normativa, rispondendo ai responsabili delle singole aree.
Nelle aziende di più grandi dimensioni il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO si occupa in modo specifico di ambiente, sviluppando, in sintonia con la direzione, strategie produttive capaci di dare un posizionamento più competitivo all’azienda.
In imprese di più piccola dimensione, spesso il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO è chiamato ad occuparsi anche, o maggiormente, di questioni inerenti la sicurezza dei luoghi di lavoro.
Laboratori privati di analisi
Può lavorare nella realizzazione di analisi e refertazione, nell’area della Ricerca e Sviluppo, del Controllo di Qualità e della Certificazione.
LABORATORI E CENTRI DI RICERCA PUBBLICI
È prevalentemente impegnato in attività di ricerca e di trasferimento innovativo in azienda.
Enti pubblici
Segue dal punto di vista burocratico-amministrativo le differenti istruttorie tecniche per il rilascio di autorizzazioni e certificazioni; esegue attività di campo e laboratorio relative alle componenti biologiche degli ecosistemi, segue le procedure di valutazione d’incidenza ecologica e le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per quanto concerne le componenti biotiche.
Quali sono le condizioni di lavoro?
ZIENDE PRIVATE
Opera come lavoratore dipendente. L’inquadramento contrattuale varia dal tipo di impresa per la quale lavora e dalla posizione nell’organigramma. Esercita la sua attività relazionandosi con il management aziendale, i responsabili dell’area produttiva, della sicurezza, della qualità ed altri ricercatori in discipline fisiche, ingegneristiche, chimiche, ecc.
Lavora in laboratori, interni all’impresa, dotati di attrezzature per la sperimentazione e le analisi biologiche. In tali contesti il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO è tenuto ad indossare dispositivi di protezione individuale (es. camice, guanti, mascherine). Gli orari di lavoro sono tipicamente quelli d’ufficio.
LABORATORI DI ANALISI – PUBBLICI E PRIVATI E CENTRI DI RICERCA
All’interno di questi contesti lavorativi, esercita in qualità di lavoratore dipendente. L’accesso al pubblico impiego avviene con il superamento di un concorso o di una selezione pubblica, mentre l’accesso nei laboratori privati può inizialmente prevedere contratti di collaborazione e solo in un secondo tempo un contratto a tempo indeterminato. Gli ambienti sono illuminati e attrezzati con tutte le strumentazioni necessarie per la sperimentazione e le analisi biologiche.
È necessario, pertanto, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (es. guanti, mascherine, camici). Gli orari di lavoro sono generalmente diurni.
ENTI PUBBLICI
Il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO inserito in questo contesto svolge un’attività prevalentemente legata alla pianificazione territoriale e alla sorveglianza sull’applicazione delle norme previste nello studio e nella gestione dell’ambiente di competenza dell’ente per il quale lavora (Comune, Provincia, ecc.). L’attività viene svolta in ufficio, in laboratorio o sul territorio. Si relaziona con altri professionisti del settore (geologi, chimici, ingegneri, medici, ecc.), valutando le relazioni tecniche che elaborano.
Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Raccoglie e analizza i dati di contesto |
| Relazione tecnica Planimetrie Piano delle verifiche Piano di Biomonitoraggio |
Effettua il campionamento |
| Campioni |
Realizza il Biomonitoraggio |
| Dati biologici raccolti dagli organismi bersaglio (dal livello cellulare al livello ecosistemico) presenti nell’area di studio o appositamente introdotti |
Rileva, Analizza e valuta |
| Referti delle analisi. Rapporto di ricerca sulle condizioni di salute e sul livello di alterazione dell’ambiente indagato |
Elabora piani di intervento |
| Piani di sicurezza ambientale e del lavoro. Certificazione di conformità. Documentazione per presentare le domande di autorizzazione per effettuare scarichi, opere edili, ecc. Piani di gestione e tutela dell’ambiente (degli habitat e delle specie) |
Valuta la progettazione e la realizzazione di piani di intervento (solo negli enti pubblici) |
| Piani di sicurezza ambientale e del lavoro. Certificazione di conformità. Documentazione per presentare le domande di autorizzazione per effettuare scarichi, opere edili, ecc. |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Chimica organica, Chimica analitica e Chimica Biologica Metabolica
- Tossicologia
- Biomatematica
- Biomonitoraggio
- Ecologia
- Fisica e Fisica dell’atmosfera
- Igiene ambientale e del lavoro
- Economia applicata al territorio
- Ergonomia
- Medicina del lavoro
- Epidemiologia
- Elementi di comunicazione nella valutazione del rischio
- Patologia ambientale
- Elementi di legislazione del lavoro
- Speciazione nei sistemi acquatici
- Chemodinamica ambientale
- Tecniche di analisi inorganiche e Tecniche di analisi di superficie
- Fondamenti di Chemiometria
- Trattamento dei rifiuti
- Impianti di trattamento dei reflui
- Impianti e processi di produzione industriale
- Elementi di Economia e organizzazione aziendale
- Impatto ambientale e certificazione
- Conservazione e trattamento dei materiali
Conoscenze generali
- Matematica, Informatica, Statistica
- Standard di qualità
- Normativa UNI EN ISO
- Normativa in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente
- Normativa ambientale regionale, nazionale e comunitaria, sulla gestione dei rifiuti e degli scarichi civili e produttivi
- Elementi di Diritto Pubblico
- Procedure e standard amministrativo burocratici della Pubblica Amministrazione
- Lingua straniera (Livello Tecnico Scientifico)
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare criteri di valutazione dei tempi di esecuzione di un’analisi di laboratorio
- Applicare criteri di valutazione degli strumenti, delle tecniche e delle metodologie necessarie per l’esecuzione di un’analisi di laboratorio e la valutazione dei risultati
- Applicare metodiche e tecniche di analisi di laboratorio
- Applicare metodiche e tecniche di analisi statistica dei risultati numerici
- Applicare tecniche di analisi organiche e inorganiche
- Applicare tecniche di analisi di superficie
- Applicare tecniche di Biomonitoraggio
- Conoscenze sistematiche ed ecologiche relative a specie vegetali e animali
- Applicare tecniche di rappresentazione dei processi e metodi per ottimizzarli
- Applicare procedure per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di verifica delle procedure e delle normative
- Applicare procedure di redazione di relazioni tecniche su interventi effettuati
- Applicare standard di qualità e sicurezza
- Applicare tecniche di comunicazione scientifica
- Applicare tecniche di redazione di report di ricerca
- Utilizzare dispositivi di protezione individuale
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Pensiero concettuale
riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
Percorso formativo formale
Per accedere alla professione di BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO, è indispensabile conseguire la Laurea Specialistica in Biologia dell’Ambiente.
Percorso formativo consigliato
- Biologia dell'ambiente (LM-6)
- Monitoraggio ambientale, tutela e ripristino (LM-75)
- Scienze biologiche (L-13)
- Scienze naturali (L-32)
Sebbene non sia esplicitamente richiesto dalle Aziende Private, è consigliabile essere iscritti all’Ordine dei Biologi. L’abilitazione alla professione è disciplinata dall’ iscrizione all'Ordine dei Biologi in applicazione alla Legge 396/67. Requisito per l'accesso all'Ordine Nazionale dei Biologi è costituito dal possesso del titolo accademico (la laurea in Scienze Biologiche ed, ai sensi del D.P.R. n. 328/01, alcuni altri titoli accademici) valido per sostenere l'esame di Stato di abilitazione alla professione di biologo, e dal conseguimento dell'abilitazione stessa.
Come si sviluppa la carriera?
Il BIOLOGO SPECIALISTA IN BIOMONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO spesso si specializza in specifici ambiti di ricerca (acqua, aria, suolo, ecologia, alimenti, rifiuti, prevenzione primaria).
Nell’arco della sua carriera può ampliare le proprie responsabilità rispetto alle funzioni di coordinamento.
Inoltre, se iscritto all’Albo, può lavorare autonomamente come consulente.
Informazioni
Ascolta i consgli di Fabrizio Conicella, Responsabile del Polo di innovazione delle biotecnologie
Siti
- http://www.unito.it/unitoWAR/appmanager/facolta1/F847?_nfpb=true - Facoltà di Scienze MFN
- http://www.onb.it – Ordine Nazionale dei Biologi
- http://www.cbui.unito.it/ - Collegio Biologi Università Italiane