
Adattatore dialoghista, Adattatrice dialoghista
Dialoghista
L’ADATTATORE DIALOGHISTA interviene nel processo di produzione di prodotti audiovisivi destinati al cinema o alla televisione qualora la lingua originale non sia l’italiano.
Il lavoro consiste nel creare un copione ad uso dei doppiatori traducendo i contenuti dalla lingua originale alla lingua italiana, ponendo particolare attenzione a ottenere una trasposizione culturale del testo e della trama quanto più efficace e fedele all’originale.
Inoltre, provvede all’adattamento dei dialoghi in termini di sincronizzazione labiale ed espressiva degli attori, nel rispetto della storia e della psicologia dei personaggi.
Quali norme regolano la professione
Non ci sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi professionali e/o titoli specifici per accedere alla professione.
Esiste in Italia l’associazione di categoria AIDAC (Associazione Italiana Adattatori Dialoghisti Cinetelevisivi) che ha elaborato un Codice Deontologico per l’esercizio e la tutela della professione.
Livello EQF
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
L’ADATTATORE DIALOGHISTA può lavorare in:
Studi di doppiaggio | |
Aziende di produzione cinematografica |
L’ADATTATORE DIALOGHISTA lavora presso studi di doppiaggio, studi specializzati nel processo di post-produzione e adattamento dei dialoghi di prodotti audiovisivi o aziende di produzione cinematografica.
All’interno dell’organizzazione, risponde al Direttore artistico o Responsabile di Doppiaggio, da cui riceve le consegne e a cui restituisce il materiale definitivo. Si relaziona inoltre con la segreteria amministrativa per questioni di carattere amministrativo-contabile.
Quali sono le condizioni di lavoro?
L’ADATTATORE DIALOGHISTA lavora prevalentemente come libero professionista offrendo le proprie prestazioni ad una o più aziende. Per questo motivo, deve possedere ampia flessibilità nell’organizzazione dell’attività lavorativa e nella gestione degli orari e dei ritmi di lavoro.
Lavora prevalentemente dal proprio studio o domicilio organizzando autonomamente la propria attività.
L’utilizzo del computer è costante così come quello di tutta la strumentazione (telefono, fax, posta elettronica) utile a facilitare e mantenere i rapporti con committente e colleghi.
Generalmente si relaziona con altri colleghi adattatori dialoghisti incaricati di curare altre puntate dello stesso prodotto audiovisivo al fine di concertare l’adeguatezza complessiva dell’intervento e l’uniformità dello stile dei dialoghi.
Attività e competenze
L’ADATTATORE DIALOGHISTA deve essere in grado di:
ATTIVITÀ | COMPETENZE |
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Analizzare il dialogo originale del prodotto filmato |
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Tradurre il testo del copione |
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Adattare i dialoghi secondo sincronia labiale ed espressiva |
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Creare un copione scritto secondo standard compresi dal doppiatore |
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Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Storia della televisione e del cinema
- Generi cine-televisivi
- Linguaggio cine-televisivo
- Tecnica del linguaggio cinematografico
- Nozioni di linguaggio del prodotto televisivo
- Struttura narrativa del prodotto televisivo
- Principi della comunicazione audiovisiva
- Elementi e tecniche di doppiaggio
- Elementi di dizione
- Elementi di recitazione
- Teoria della traduzione
- Procedimenti traduttivi
- Elementi di linguistica
- Elementi di semantica
Conoscenze generali
- Strutture grammaticali della lingua italiana
- Lingue straniere
- Cultura, civiltà e istituzioni straniere
- Elementi di psicologia della comunicazione
- Tecniche di valutazione psicologica
- Elementi di comunicazione interpersonale
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare tecniche di analisi di un brief/sceneggiatura
- Applicare modalità di rilevazione conformità prodotti video
- Applicare criteri di interpretazione del linguaggio registico
- Applicare tecniche di analisi del girato
- Applicare tecniche di analisi delle tendenze culturali
- Applicare tecniche di analisi traduttologica
- Applicare tecniche di revisione di una traduzione
- Applicare tecniche di traduzione scritta
- Utilizzare standard di adattamento dialoghi per doppiatori
- Applicare principi di dizione
- Applicare tecniche di recitazione
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di comunicazione efficace
- Applicare tecniche di comunicazione scritta
- Applicare modalità di rielaborazione dei contenuti
- Applicare tecniche di correzione testi
- Applicare tecniche di narrazione
- Utilizzare le tecnologie di supporto audio/visivo
- Applicare tecniche di interrogazione banche dati terminologiche
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Percorso formativo formale
Poiché non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, non sono richiesti titoli di studio specifici, abilitazioni, iscrizioni ad albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori.
È necessario avere:
- un buon livello di cultura generale utile a capire contesti e registri espressivi
- la conoscenza della lingua straniera da cui si traduce
- in particolar modo la padronanza del linguaggio parlato, la capacità di saper cogliere e riproporre frasi, battute, e quando necessario saperle inventare.
Percorso formativo consigliato
- Comunicazione e culture dei media (LM-92)
- Culture moderne comparate (LM-14)
- DAMS (Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo) (L-3)
- Letteratura, filologia e linguistica italiana (LM-14)
- Lingue dell'Asia e dell'Africa per la comunicazione e la cooperazione internazionale (LM-38)
- Lingue e letterature moderne (LM-37)
- Scienze linguistiche (LM-39)
- Traduzione (LM-94)
Per accedere alla professione di ADATTATORE DIALOGHISTA è preferibile essere in possesso di una laurea in discipline umanistiche, con particolare preferenza per le lauree in materie linguistiche.
L’ADATTATORE DIALOGHISTA può affinare le sue competenze attraverso una formazione specifica, che da non molto comincia a essere disponibile in Italia.
Esistono una pluralità di corsi di approfondimento della professione che si possono frequentare dopo la laurea triennale o magistrale in Lettere o in Lingue. Alcuni sono master universitari, altri invece corsi privati promossi da Scuole Superiori per Traduttori e Interpreti o per Mediatori Linguistici.
Si suggerisce di consultare il sito dell’associazione Aidac che opera sul fronte:
- sindacale per la tutela del professionista sul piano dei rapporti di lavoro
- dei diritti d'autore - con la Siae - per ciò che riguarda la salvaguardia degli interessi del professionista
- politico per sensibilizzare le istituzioni in merito ai problemi della categoria e per trovare correttivi normativi che tutelino sempre più la professionalità
Come si sviluppa la carriera?
La categoria dei dialoghisti è stata riconosciuta come appartenente alla classe degli autori: per questo motivo, essendo iscritti alla SIAE, percepiscono i diritti d’autore.
Informazioni
Volumi
- BACCOLINI R., BOLLETTIERI BOSINELLI R. M., GAVIOLI L. (1994), Il doppiaggio trasposizioni linguistiche e culturali, CLUEB, Bologna
- DI COLA G. (2004), Le voci del tempo perduto. La storia del Doppiaggio e dei suoi Interpreti dal 1927 al 1970, èDICOLA, Chieti
- HEISS C. , BOLLETTIERI BOSINELLI R. M. (1996), Traduzione multimediale per il cinema, la televisione e la scena, CLUEB, Bologna
- PAOLINELLI M., DI FORTUNATO E. (2005), Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica dell'audiovivo: teoria e pratica di un'arte imperfetta, HOEPLI, Milano
- PAOLINELLI M. (1996), Doppiaggio e circolazione delle opere audiovisive nell'era della comunicazione globale, AIDAC, Roma