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Traduttore, Traduttrice - Interprete

Localizzatore (traduttore web)

Il TRADUTTORE traduce testi da una lingua ad un’altra assicurando che venga mantenuto il corretto significato del testo originario e che siano rispettati tutti gli aspetti linguistici e culturali della lingua d’origine. Generalmente si perfeziona in una o più lingue straniere, traducendo dalla lingua straniera verso la propria lingua madre. Si specializza, inoltre, in un ambito disciplinare o area tematica; è possibile distinguere il Traduttore editoriale, che esegue traduzioni in campo letterario (narrativa/saggistica letteraria) e il Traduttore tecnico-scientifico, che traduce testi di argomenti tecnico-scientifici (per es. giuridico, medico, economico). Deve assicurare che il significato di testi legali, scientifici e tecnici sia correttamente reso e che la fraseologia, la terminologia, lo spirito e lo stile di opere letterarie sia trasmesso nel modo più adeguato.

L’INTERPRETE rende possibile la conversazione tra persone che utilizzano codici linguistici diversi, traducendo i messaggi orali. L’azione di interpretazione può essere simultanea o consecutiva all’esposizione/discorso dell’oratore, e avviene da una lingua straniera (la lingua passiva) verso la propria lingua madre o altra lingua di cui l’interprete ha perfetta padronanza (la lingua attiva).

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Quali norme regolano la professione

Non vi sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi specifici e/o titoli specifici per accedere alla professione, fuorché in ambiti specifici (es. tribunali).

Le professioni del traduttore e dell’interprete sono state collocate dalle Legge 4/2013 tra le professioni non organizzate. L’Associazione Nazionale Italiana Traduttori ed Interpreti (ANITI), l’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI), l’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia (AIIC Italia) e l’Associazione Nazionale Interpreti di Conferenza Professionisti (Assointerpreti) sono state riconosciute tra le Associazioni che rilasciano l'attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Esiste lo standard internazionale ISO 17100 per certificare la qualità dei servizi di traduzione.

Livello EQF

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

STUDIO PRIVATO/DOMICILIO COME LAVORATORE AUTONOMO o CON INTERMEDIAZIONE DI AGENZIE DI TRADUZIONE/ AGENZIE DI INTERPRETARIATO

Il TRADUTTORE autonomo lavora presso il proprio studio, che solitamente coincide con l’abitazione, organizzando autonomamente il proprio lavoro e occupandosi personalmente della ricerca dei clienti oppure avvalendosi dell’intermediazione di una o più agenzie di traduzione per l’acquisizione del lavoro.L’agenzia riceve la richiesta di traduzione da parte del cliente e seleziona, dalla propria banca dati, il traduttore più idoneo/adatto a svolgere il lavoro, sulla base delle caratteristiche del testo da tradurre. In alternativa, può associarsi con altri colleghi (studio associato, società cooperativa, società di persone, società di capitali). Questa soluzione permette di lavorare a progetti più grandi e importanti, che un singolo professionista non riesce a svolgere.

Anche l’INTERPRETE può lavorare con la mediazione di agenzie di interpretariato (generalmente agenzie di traduzione e interpretariato talvolta organizzate in modalità di cooperativa), che si occupano di procurare i clienti agli interpreti e di mediare tra domanda e offerta di servizi di interpretariato.

AZIENDE PUBBLICHE/PRIVATE

Più raramente il TRADUTTORE può essere assunto come dipendente da imprese pubbliche o private. Sono poche le aziende private che dispongono di uffici di traduzione interni, frequentemente, per le traduzioni, si avvalgono di agenzie esterne. Uffici di traduzione si trovano in società multinazionali o importanti case editrici.

FIERE, MEETING E TRATTATIVE COMMERCIALI

L’INTERPRETE può lavorare in occasione di fiere con partecipazione internazionale, affiancando i clienti nelle discussioni e nelle trattative con le proprie controparti estere. Ciò può avvenire ugualmente in presenza di meeting internazionali, presentazioni, trattative commerciali di varia natura e visite guidate. L’interprete che assiste incontri di gruppi limitati, traducendo consecutivamente o in modalità di chuchotage conversazioni dialogiche (ovvero una variante dell’interpretazione simultanea in cui l’interprete traduce il discorso originale a bassa voce, sussurrando appunto, all'orecchio del gruppo di ascoltatori), è detto Interprete di Trattativa.

CONFERENZE

Nelle conferenze o nei vertici (siano di carattere commerciale o politico) che vedono la partecipazione di attori di diversi paesi può essere richiesta la presenza di più interpreti, che lavorano generalmente all’interno di cabine insonorizzate (console), ascoltando l’oratore mediante cuffie e trasmettendo l’interpretazione agli ascoltatori, a loro volta dotati di cuffie. L’INTEPRETE nella console deve essere in grado di vedere l’oratore. L’interprete che assiste conferenze è detto Interprete di Conferenza e può interpretare simultaneamente (la modalità più diffusa), consecutivamente o mediante la tecnica dello chuchotage (interpretazione “sussurrata” all’orecchio dell’ascoltatore, una variante dell’interpretazione simultanea).

OSPEDALI/AZIENDE SANITARIE

Le aziende sanitarie possono avere bisogno di interpreti con ottime conoscenze mediche per consentire un’interazione efficace tra medico curante e pazienti che non parlano la medesima lingua. Gli interpreti in ambito sanitario devono essere in grado di superare anche eventuali distanze culturali tra il medico e i pazienti.

ISTITUZIONI NAZIONALI

Diverse istituzioni nazionali ospitano sezioni di INTERPRETI e TRADUTTORI, dove questi sono impiegati come funzionari. Essi garantiscono il funzionamento di servizi che operano nell’ambito della difesa, degli affari esteri, del welfare, della sicurezza, ecc.

Sia il Ministero della Difesa sia il Ministero degli Affari Esteri, per esempio, reclutano interpreti mediante concorso. L’interprete che si occupa di servizi pubblici legati all’immigrazione, ai servizi sociali, all’istruzione, ecc. è detto Interprete di Comunità.

TRIBUNALI/ISTITUZIONI GIUDIZIARIE

I tribunali possono aver bisogno di INTERPRETI e TRADUTTORI laddove prendano parte al processo testimoni o altri interlocutori che non parlano la lingua nazionale. L’interpretazione può essere consecutiva (per es. nel caso di dichiarazioni di testimoni) o simultanea. Gli INTERPRETI e i TRADUTTORI in tribunale devono essere iscritti alla sezione interpreti e traduttori dell’Albo Consulenti Tecnici del tribunale (Consulenti Tecnici d’Ufficio per l’ambito civile, Consulenti Tecnici Periti ed Esperti per l’ambito penale). Il TRADUTTORE in tribunale non si identifica con il traduttore “giurato”: il suo lavoro consiste nell’effettuare traduzioni giurate, che possono essere utilizzate come atti nel corso di un processo. Tuttavia anche traduttori non iscritti all’albo possono realizzare traduzioni giurate o asseverate, dotate di pieno valore legale, laddove rese ufficiali da giuramento rilasciato a garanzia di buon adempimento, presso il tribunale della città, gli uffici del giudice di pace o presso i notai. Ciò che l’iscrizione all’albo consente è solo l’accettazione di incarichi diretti da parte del tribunale.

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI ED EUROPEE

INTERPRETI e TRADUTTORI sono impiegati presso le istituzioni internazionali che operano con più lingue di lavoro (es. ONU, UE, NATO, ecc.). L’Unione europea in particolare assume traduttori e interpreti come funzionari, mediante concorso. Nello specifico impiega TRADUTTORI per quasi tutti i suoi organi (Commissione europea, Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea, Corte di giustizia, Comitati consultivi, Corte dei conti, BCE, BEI, agenzie decentrate) e INTERPRETI per il Parlamento europeo, la Commissione europea e la Corte di giustizia. La Commissione europea, con la sua Direzione generale della Traduzione (DGT) è il più grande datore di lavoro al mondo per traduttori e interpreti, dovendo servire tutte le lingue ufficiali dell’Unione. Nelle istituzioni europee i TRADUTTORI garantiscono la trascrizione dei documenti nelle lingue ufficiali dei paesi membri e nelle lingue di lavoro dell’Unione, assicurando la conservazione del medesimo significato (anche dal punto di vista normativo), a fronte delle differenze giuridiche e culturali dei sistemi nazionali. Gli INTERPRETI sono invece specializzati e impiegati nel campo dell’interpretariato di conferenza.

Le istituzioni dell’Unione europea si avvalgono, oltre che dei propri dipendenti, anche di agenzie di traduzione/traduttori autonomi e di interpreti free-lance. Questi ultimi devono essere accreditati presso le istituzioni.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Il TRADUTTORE lavora generalmente con partita Iva, come lavoratore autonomo, procurandosi i propri clienti. Negli ultimi anni si sono sviluppate piattaforme, anche internazionali, che hanno lo scopo di facilitare l’incontro tra clienti e traduttori (es https://www.proz.com/). Il traduttore lavora per obiettivi ed è spesso sottoposto a una forte pressione temporale, dovendo accettare commesse a breve o brevissima scadenza.

Nelle istituzioni nazionali e internazionali il traduttore può lavorare come dipendente, assunto attraverso concorso, o prestando i propri servizi come collaboratore esterno. Nell’amministrazione dell’Unione europea in particolare i traduttori che lavorano come funzionari linguistici sono inquadrati nel livello gerarchico più elevato (categoria AD - amministratori) e le possibilità di guadagno sono decisamente superiori a quelle di traduttori/interpreti freelance o impiegati presso altre aziende/agenzie. I servizi di traduzione comunitari si avvalgono tuttavia anche di una serie di figure esterne/free-lance.

Nelle istituzioni giudiziarie il traduttore, iscrivendosi all’Albo dei Consulenti Tecnici, entra a far parte di un pool di professionisti che possono essere chiamati a offrire le proprie prestazioni quando il tribunale ne ha bisogno. L’iscrizione all’albo non equivale a un’assunzione: il traduttore presta i suoi servizi al tribunale sempre in qualità di lavoratore autonomo.

 

L’INTERPRETE allo stesso modo lavora generalmente con partita Iva, come lavoratore autonomo, anche laddove operi con la mediazione di un’agenzia di interpretariato e spesso anche se presta i suoi servizi a istituzioni pubbliche nazionali o sovranazionali.

L’interprete che lavora per le istituzioni può lavorarvi sia in qualità di dipendente pubblico/funzionario, a tempo indeterminato/determinato, sia come collaboratore esterno. Nelle istituzioni dell’Unione europea per esempio l’interprete può essere impiegato nella posizione di funzionario amministratore, previo superamento di concorso, o come collaboratore autonomo accreditato. L’accreditamento presso le istituzioni europee non equivale a un’assunzione, ma comporta l’inserimento in un pool di professionisti che possono essere chiamati dalle istituzioni in caso di necessità.

Particolarmente complessa è la situazione degli interpreti presso ospedali o tribunali, sempre più necessari con l’aumentare della popolazione migrante. Specie per le lingue minoritarie, essi subiscono la concorrenza di persone in possesso delle competenze linguistiche necessarie ma non qualificate per esercitare la professione di interprete. Nei tribunali in particolare, alla richiesta di iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici, che consente di essere chiamati a prestare i propri servizi, non corrisponde un’adeguata retribuzione, essendo le tariffe di riferimente rimaste a quelle fissate dal DM 30 maggio 2002.

L’interprete deve essere disponibile a spostarsi costantemente per raggiungere il luogo in cui avviene lo scambio che deve assistere (fiera, conferenza, meeting, trattativa, ecc.). Negli ultimi decenni si è avuto ampia diffusione anche dell’interpretazione a distanza (per via telefonica o video-telematica), che può avvenire in particolare per l’interpretazione di dialoghi. Per quanto riguarda le conferenze, l’utilizzo di interpreti a distanza può avvenire per l’interpretazione consecutiva, mentre è più difficile da un punto di visto tecnico per l’interpretazione simultanea.

Attività e competenze

Il TRADUTTORE deve essere in grado di:

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Rileva e analizza la domanda di traduzione

  • comprendendo gli obiettivi della traduzione sulla base delle indicazioni dell’autore/committente
  • definendo con l’autore/committente le caratteristiche del testo da tradurre: contenuti e linguaggio in relazione alla tipologia del testo e del target di lettori di riferimento

Definisce la traduzione e raccoglie gli strumenti e i materiali utili alla traduzione

  • eseguendo una raccolta documentale dei materiali linguistici e culturali utili alla traduzione
  • individuando gli strumenti più utili ad assicurare la completa aderenza allo stile, l’uniformità terminologica e la sistematicità di tutto il materiale tradotto
  • organizzando e preparando un glossario terminologico e una guida di stile

Attua l’analisi, la traduzione e la localizzazione del testo

  • leggendo e scrivendo correttamente un testo nella lingua straniera oggetto della traduzione
  • Utilizzando in modo appropriato i Cat Tools - Computer Assisted Translation (CAT) -, ovvero software di traduzione assistita
  • consultando i materiali di riferimento (dizionari, enciclopedie, documenti tecnici, banche dati terminologiche) per verificare la corretta terminologia e confrontandosi, laddove necessario, con i colleghi per le scelte terminologiche più appropriate
  • effettuando la traduzione e l’adattamento linguistico/culturale del testo

Revisiona il testo

  • verificando che i termini tecnici e la terminologia siano utilizzati uniformemente nel testo
  • eseguendo un proof-reading, ovvero una prova di lettura professionale nella lingua tradotta
  • verificando con il cliente/committente che la traduzione sia adeguata alle aspettative e, se necessario, apportare eventuali modifiche
  • revisionando il testo dal punto di vista formale (front, impaginazione e stile)

L ’INTERPRETE deve essere in grado di:

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Rileva e analizza la domanda di interpretazione e si prepara alla stessa

  • informandosi/venendo informato sull’oggetto della discussione
  • comprendendo i bisogni del proprio cliente (se per es. in una fiera il cliente è interessato più al prezzo è inutile esporre tutte le qualità del prodotto)
  • apprendendo le caratteristiche fondamentali del settore di riferimento o delle tematiche discusse
  • studiando il linguaggio settoriale relativo all’oggetto della conversazione
  • adottando un abbigliamento conforme alla situazione di lavoro (fiera, sala conferenza, ecc. ) 

Affianca i propri clienti

  • introducendo la controparte alla conversazione (occupandosi dei saluti e della prima accoglienza, cercando di rendere accattivante la visita/la futura conversazione, introducendo il proprio cliente, ecc.) 
  • comprendendo e adottando gli obiettivi del proprio cliente (interpretando nell’ottica di ottenere un successo per il proprio cliente)

Interpreta una conversazione dialogica

  • consecutivamente, attendendo che l’interlocutore termini la propria frase per poi restituirla interamente (a seconda della brevità delle frasi può prendere appunti o meno)
  • attraverso la tecnica dello chuchotage, e quindi trasmettendo il discorso dell’oratore all’orecchio dell’ascoltatore, simultaneamente (senza l’ausilio di strumenti elettronici)
  • escogitando soluzioni creative in caso di difficoltà
  • comprendendo gli atteggiamenti e gli elementi paratestuali (la mimica o la gestualità per es.) e cercando di restituirle in modo accettabile)
  • gestendo le diversità di opinioni

Interpreta una conferenza

  • posizionandosi nell’apposita cabina con auricolari e microfoni (e una buona visuale dell’oratore)
  • ascoltando le parole dell’oratore e trasmettendole simultaneamente al microfono (con lo scarto necessario alla comprensione della frase)
  • osservando l’oratore per integrare la propria comprensione (e quindi restituzione) del discorso con gli elementi non orali)

 

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Lingua straniera
  • Lingua italiana
  • Letteratura della lingua straniera (specie per il traduttore letterario)
  • Elementi di linguistica
  • Elementi di semantica
  • Cultura, civiltà e istituzioni straniere
  • Terminologia e linguaggi settoriali
  • Teoria della traduzione
  • Cat Tools - Computer Assisted Translation (CAT) -, ovvero software di traduzione assistita
  • Procedimenti traduttivi
  • Tecniche di interpretazione 
  • Processi del lavoro editoriale
  • Normativa sulla protezione della proprietà intellettuale (diritto d’autore)

Conoscenze generali

  • Elementi di mediazione interculturale e linguistica
  • Servizi ai clienti e alle persone
  • Comunicazione e media
  • Informatica di base
  • Normativa UNI EN ISO

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare tecniche di analisi della traduzione
  • Applicare tecniche di interrogazione banche dati terminologiche
  • Applicare tecniche di revisione di una traduzione
  • Applicare tecniche di traduzione scritta
  • Utilizzare software traduzione assistita
  • Utilizzare software gestione terminologica di glossari bilingue
  • Applicare tecniche di ascolto attiva
  • Applicare tecniche di interazione
  • Applicare tecniche di comunicazione interpersonale

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di ricerca (dati/informazioni/notizie)
  • Applicare tecniche di correzione testi
  • Applicare tecniche di scrittura
  • Utilizzare software elaborazione testi (Word o analoghi)
  • Applicare tecniche di interazione e gestione della relazione col cliente
  • Applicare tecniche di comunicazione verbale e non verbale
  • Applicare metodi e tecniche di comunicazione differenziata in base al target
  • Saper lavorare con utenze differenziate

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Leadership

guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Autocontrollo-Gestione dello stress

Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste

Affidabilità

mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Percorso formativo formale

Non vi sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi specifici e/o titoli specifici per accedere alla professione, fuorché in ambiti specifici (es. tribunale).

Per lavorare come TRADUTTORE con contratti di tipo subordinato per le istituzioni dell’Unione europea è necessario superare apposito concorso. Questo consiste in un primo test di pre-selezione online, superato il quale si viene chiamati ad una serie di prove presso il centro di valutazione dell’Epso. Le prove verificano il possesso delle competenze linguistiche (perfetta padronanza di una lingua dell’Ue - la lingua d’arrivo - e ottima conoscenza di almeno altre due - le lingue di partenza). Verificano inoltre il possesso delle abilità di traduzione e il possesso delle competenze di base richieste a tutti i funzionari dell’Unione europea. È richiesto il conseguimento di una laurea almeno triennale in una disciplina qualsiasi.

Per lavorare come INTERPRETE con contratti di tipo subordinato per le istituzioni comunitarie e per le Nazioni Unite è necessario superare apposito concorso (consistente di nuovo in un test di pre-selezione, che precede le prove presso il centro di valutazione). Per collaborare con le istituzioni dell’Unione europea come interprete freelance è necessario accreditarsi. L’accreditamento avviene previo superamento, presso L’Epso, di un test di pre-selezione online e di un test di accreditamento con prove di interpretazione simultanea e consecutiva. Requisiti per l’accesso ai test sono il possesso di un diploma di laurea o di una laurea magistrale in Intepretazione di Conferenza, o un diploma di laurea in altra materia e diploma post-laurea in Interpretazione di Conferenza di almeno un anno o almeno un anno di esperienza come interprete di conferenza per le riunioni internazionali. 

L’accesso al ruolo di INTERPRETE o di TRADUTTORE in tribunale prevede obbligatoriamente l’iscrizione al Ruolo dei Periti e degli esperti della Camera di commercio e l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici - sezione interpreti e traduttori. Per iscriversi all’albo del tribunale è necessario presentare un’istanza alla Cancelleria del tribunale: le candidature sono valutate da un comitato del tribunale. Non vi sono requisiti formativi univoci, tuttavia l’iscrizione a un’associazione professionale può costituire un vantaggio. L’iscrizione all’albo comporta l’inserimento in un elenco di professionisti che possono essere chiamati dal tribunale quando necessita dei servizi di interpretariato o di traduzione.

Per i neolaureati: è importante fare molta esperienza di traduzione, per esempio collaborando con agenzie di traduzione.

 

Percorso formativo consigliato

Per fare il TRADUTTORE/INTERPRETE è fondamentale oltre all’ottima conoscenza scritta di una o più lingue straniere, anche una cultura generale di buon livello (specie per il traduttotre letterario) e ottime conoscenze informatiche (office, e-mail, internet). Per il traduttore è essenziale anche la conoscenza di uno o più software di traduzione (i cosiddetti Cat Tools). Studi in discipline linguistiche possono essere un fattore di vantaggio importante per diventare Interpreti, soprattutto se coronate da titoli post-laurea (master, corsi di alta formazione, ecc.), per esempio in Interpretario di Conferenza (che come si è visto costituiscono requisito obbligatorio per alcuni datori di lavoro istituzionali). Per arricchire le proprie conoscenze linguistiche, sono fondamentali le esperienze di studio o lavoro all’estero di periodi prolungati (anche anni) ed è importante l’attitudine a leggere molto, sia nella propria lingua che in quella straniera, e ad aggiornarsi con costanza, data la continua evoluzione delle lingue.

Per i neolaureati è importante ampliare la rete dei contatti, si consiglia di entrare a far parte di un’associazione di categoria e di iscriversi a forum di traduttori. Può essere utile anche creare un proprio sito internet/blog per offrire direttamente prove delle proprie capacità di traduzione.

In Italia la conoscenza di lingue straniere orientali (arabo, russo, cinese, ecc.) è poco diffusa, pertanto un corso di studi mirato ad acquisire tali competenze è senz’altro un titolo preferenziale data la scarsità di esperti sul mercato.

Come si sviluppa la carriera?

Sia i traduttori che gli interpreti possono sviluppare la propria carriera in orizzontale, specializzandosi in specifici settori di attività (per es. traduzioni e interpretazioni in ambito commerciale o in ambito legale-giudiziario, traduzioni tecniche o editoriali, interpretazione di conferenza o di trattativa, ecc.). Generalmente i traduttori non si limitano a un solo settore di competenza, tuttavia l’approfondimento di due/tre settori specifici può giovare molto alla qualità, rapidità e quindi al successo del traduttore nel suo lavoro. 

Per quanto riguarda la traduzione sono in aumento le richieste di traduzione sul web, per le quali non esiste un percorso formativo specifico. I TRADUTTORI per testi sul web sono definiti “LOCALIZZATORI”: oltre alla buona padronanza della lingua straniera, è necessario avere anche esperienza e interesse per il settore informatico.

Un altro settore in evoluzione è quello della traduzione enogastronomica, in seguito alla crescente diffusione di iniziative tese alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale. L’interesse turistico internazionale nei confronti dei sapori e della cucina italiana ha prodotto una richiesta crescente di traduzioni in ambito enogastronomico e di personale esperto in terminologia culinaria. Anche l’editoria è impegnata nella produzione di pubblicazioni diversificate, da quelle rivolte a un pubblico di operatori professionali fino ad arrivare a libri e guide per gli amanti della buona tavola.

Per quanto riguarda l’interpretariato sono in espansione le richieste legate ai servizi per l’immigrazione. In questo settore, tuttavia, specie per quanto riguarda lingue meno diffuse, gli interpreti professionisti subiscono la concorrenza al ribasso di persone madrelingua non dotate della medesima preparazione professionale.

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