Magistrato, Magistrata
Giudice e Pubblico Ministero
Il MAGISTRATO è un funzionario pubblico investito di poteri giudiziari, al quale sono affidate funzioni di Giudice e di Pubblico Ministero. Il compito del Magistrato è di far rispettare e applicare il diritto vigente dello Stato, attraverso la conduzione di un processo in tutte le sue fasi.
Le attività che il MAGISTRATO svolge sono di due tipi:
- “ giudicanti ” – quando il Magistrato è Giudice e quindi decide sulle controversie o si pronuncia sugli affari di sua competenza,
- “ requirenti ” - quando il Magistrato è Pubblico Ministero e quindi esprime richieste, conduce indagini in vista delle decisioni degli organi giudicanti.
I Magistrati si distinguono in:
- PM o Pubblico Ministero, responsabile dell’esercizio dell’azione penale;
- GIP o Giudice per le Indagini Preliminari, con funzioni che devono garantire l’indagato nelle indagini preliminari
- GUP o Giudice dell’Udienza Preliminare, che decide sul rinvio a giudizio dell’imputato o sull’applicazione della pena
- Giudice penale che decide sull’accusa
- Giudice civile che decide in merito alle liti fra privati
- Giudice di pace, che si occupa di cause civili o penali in cui si applicano solo sanzioni lievi
- Giudice amministrativo che si occupa di controversie concernenti la tutela di situazioni giuridiche nei confronti della pubblica amministrazione
Quali norme regolano la professione
La professione è normata dalla Legge sull’ordinamento giudiziario.
La riforma dell’ordinamento è stata attuata attraverso sei decreti legislativi, emanati in base alla legge delega di riforma del 25 luglio 2005 n. 150, successivamente modificati dalla legge 30 luglio 2007 n. 111 e dal decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 (modificato dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90), istituente il tirocinio per l'accesso al concorso.
Fonti normative dell’ordinamento giudiziario di rango secondario sono costituite dai regolamenti e dalle circolari emanate dal Consiglio superiore della magistratura.
L'accesso alla professione di magistrato ordinario (non si parla dunque del giudice amministrativo, né del giudice di pace) passa attraverso il superamento di un concorso pubblico per esami. Oltre alla laurea in giurisprudenza, i requisiti di cui i candidati devono essere in possesso sono differenziati (tirocinio presso gli uffici giudiziari, tirocinio di 18 mesi presso l'Avvocatura dello Stato, diploma presso una scuola di specializzazione per le professioni legali, dottorato in materie giuridiche, docenza universitaria di materie giuridiche, abilitazione all'avvocatura, ecc.). È possibile consultare il sito del Ministero della Giustizia per informazioni più dettagliate.
Livello EQF
VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici
Che cosa fa
Attività | Descrizione |
---|---|
Esamina la documentazione inerente un reato | analizzando prove e autori |
Valuta la sufficienza delle prove | decidendo in merito all’iter futuro del reato (proseguimento delle indagini con esercizio dell’azione penale o archiviazione) |
Dispone ulteriori accertamenti | per raccogliere elementi aggiuntivi coordinando le indagini delle Polizia Giudiziaria e compiendo autonomamente degli atti (analisi del contesto del reato, richiesta di intercettazioni, richiesta di misure restrittive, interrogatori, disposizione o richiesta di sequestro di beni connessi al reato) |
Formula i capi di imputazione | coerenti e esaustivi in relazione agli elementi emersi |
Sostiene l’accusa | in aula davanti al giudice |
Il MAGISTRATO quando GIUDICE
Attività | Descrizione |
---|---|
esamina e valuta documentazione, atti, prove, atti processuali | al fine di raccogliere e valutare elementi utili per la conduzione dell’udienza |
Conduce le udienze | dirigendone l’iter (assunzione di testimoni, interrogatori delle parti) per verificare gli elementi raccolti e esaminare le posizioni delle parti in causa |
Emette le sentenze e/o predispone misure cautelari nei casi di urgenza | coerenti con le valutazioni fatte |
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
Il MAGISTRATO può lavorare in:
Tribunale:
- Ordinario: organo giurisdizionale competente in primo grado per le cause civili e penali e, in appello, per quelle su cui si è già pronunciato il giudice di pace.
- Minorenni: organo giurisdizionale competente in campo civile per la protezione della persona del minore in situazioni potenziali di pregiudizio o di abbandono; in campo amministrativo ha potere di adottare misure a carattere rieducativo nei confronti di minori che manifestano irregolarità di condotta.
- Sorveglianza: si occupa della sorveglianza sull'esecuzione della pena
Inoltre può lavorare in:
- Corte d’Assise: organo giurisdizionale competente a giudicare i reati più gravi.
- Corte d’Appello: organo giurisdizionale di merito in secondo grado, competente a decidere sulle impugnazioni contro le sentenze pronunciate in primo grado dal tribunale ordinario e dal tribunale per i minorenni.
- Corte di Cassazione: è il giudice di ultima istanza, nel senso che contro le sue decisioni non è dato ricorso ad altri giudici. Normalmente l’accesso alla corte suprema è subordinato all’espletamento di due precedenti gradi di giudizio.
Quali sono le condizioni di lavoro?
Il MAGISTRATO ha un alto livello di responsabilità, in quanto istruisce le cause ed emette sentenze.
Il MAGISTRATO quando Pubblico Ministero svolge la propria attività in ufficio e in aula; non ha particolari vicoli d’orario ma si stima un carico di lavoro medio di circa 40 ore settimanali. Collabora con la Polizia Giudiziaria, con il Giudice, con i funzionari giudiziari e spesso incontra avvocati e testimoni.
Il MAGISTRATO quando Giudice lavora in ufficio, in aula e a casa. Non ha orari stabiliti in quanto può determinare autonomamente il proprio tempo in coerenza con il carico di lavoro. Collabora prioritariamente con i Funzionari Giudiziari di cui si avvale per le attività strumentali relative all’attività giudiziaria.
Attività e competenze
ll MAGISTRATO quando PUBBLICO MINISTERO
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
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Esamina la documentazione inerente un reato |
| Documentazione di analisi del reato |
Valuta la sufficienza delle prove |
| Documentazione contenente le valutazioni e le decisioni dell’iter futuro del reato |
Dispone ulteriori accertamenti |
| Ulteriori prove e documentazioni più approfondita inerente al reato |
Formula i capi di imputazione |
| Richiesta di rinvio a giudizio |
Sostiene l’accusa |
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Il MAGISTRATO quando GIUDICE
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Esamina e valuta documentazione, atti, prove, atti processuali |
| Documentazione di analisi elementi relativi al reato |
Conduce le udienze |
| Verbali Udienze |
Emette le sentenze e predispone misure cautelari |
| Sentenza |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Diritto processuale
- Diritto costituzionale
- Diritto civile
- Diritto penale
Conoscenze generali
- Lingua inglese
- Informatica
- Tecniche di comunicazione
- Elementi di gestione delle risorse umane
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare metodi di consultazione delle leggi, atti, normative vigenti
- Applicare tecniche di analisi della problematica criminosa e di comprensione dei comportamenti criminali.
- Applicare tecniche di analisi di comprensione degli scenari dei crimini
- Applicare tecniche di scrittura testi con corretto linguaggio tecnico/giuridico
- Applicare tecniche di comunicazione efficace sia in forma scritta che orale
- Applicare tecniche di ascolto attivo
- Applicare tecniche di problem solving
Il MAGISTRATO quando GIUDICE
- Applicare metodi di consultazione delle leggi, atti, normative vigenti
- Applicare tecniche di scrittura testi con corretto linguaggio tecnico/giuridico
- Applicare tecniche di comunicazione efficace in particolare in forma scritta
- Applicare tecniche di ascolto attivo
- Applicare tecniche di problem solving
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di coordinamento di gruppi di lavoro
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Accuratezza
operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Affidabilità
mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti
Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Consapevolezza organizzativa
prestare attenzione ai segnali, ai cambiamenti e agli output che giungono dal contesto organizzativo; intuire evoluzioni e sviluppi; ascoltare e riconoscere le tendenze strategiche in atto
Leadership
guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Pensiero concettuale
riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
Propensione all’ascolto e al dialogo
essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
Percorso formativo formale
I magistrati sono nominati per concorso pubblico, che conferisce il titolo di "magistrato in tirocinio", sulla base della valutazione delle conoscenze tecniche possedute.
Per accedere al concorso in magistratura, che viene bandito dal Ministero della Giustizia con cadenza tendenzialmente biennale, il candidato oltre al conseguimento della laurea magistrale/specialistica in Giurisprudenza, deve possedere ulteriori titoli specificati dalla L.111/2007 (ad esempio: diploma rilasciato dalla scuola di specializzazione per le professioni legali, iscrizione all'albo degli avvocati, dottorato di ricerca in materie giuridiche). Il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, modificato dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, ha aggiunto tra i possibili requisiti il tirocinio presso gli uffici giudiziari o presso l'Avvocatura dello stato.
Al superamento del concorso in magistratura segue un tirocinio retribuito di 18 mesi.
Percorso formativo consigliato
Come si sviluppa la carriera?
L'Ordinamento Giudiziario, attualmente, stabilisce che la progressione di carriera e economica dei magistrati si articola automaticamente per classi crescenti di anzianità, scandite dalle valutazioni periodiche di professionalità.
Il Magistrato di prima nomina, detto Magistrato ordinario in tirocinio (già Uditore giudiziario), compie un tirocinio di 18 mesi in affiancamento ad un Magistrato, sia Giudice che PM. Se il tirocinio ha esito positivo, viene assegnato alla propria sede in qualità di magistrato presso un Tribunale ordinario, e viene affiancato per il primo anno di esercizio da un magistrato collaboratore. Dopo 11 anni può essere nominato Magistrato di Corte d’Appello e dopo altri sette anni può essere dichiarato idoneo ad essere nominato Magistrato di Cassazione. Decorsi ulteriori otto anni, può essere dichiarato idoneo per la nomina alle funzioni direttive superiori. Gli avanzamenti di carriera sono decisi dal Consiglio Superiore della Magistratura su parere del Consiglio Giudiziario competente.
Informazioni
Volumi
- Francesco Cascini, 2010, Storia di un giudice. Nel far west della ‘ndrangheta, Einaudi
- Alberto Marcheselli, 2009, Magistrati dietro le sbarre. La farsa e la tragedia nell'ingiustizia penale italiana, Melampo
- Dante Troisi, 2003, Diario di un giudice, Mephite
- Alessandro Pizzorusso, 1982, L’organizzazione della giustizia in Italia. La magistratura nel sistema politico e istituzionale, Einaudi
Riviste
Questione giustizia, Franco Angeli
Siti
- csm.it, Consiglio Superiore della Magistratura
- https://www.giustizia.it, Ministero della Giustizia
- https://www.sarannomagistrati.it/
Ricerche e altri documenti di interesse
Consiglio Superiore della Magistratura, NORMATIVA IN MATERIA DI ORDINAMENTO GIUDIZIARIO E DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL C.S.M.