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Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva

TNPEE, Neuropsicomotricista, Neurodevelopmental Disorders Therapist

Il TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETÀ EVOLUTIVA (TNPEE) è  il professionista sanitario che svolge, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con altri professionisti dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo (fascia di età 0 - 18 anni).

Il TNPEE si occupa delle situazioni di disabilità dovute a ritardi di acquisizione, disturbi o patologie che limitano la capacità del bambino o della persona assistita di realizzare quanto necessario alla sua crescita.

Opera all’interno della cornice teorica del modello biopsicosociale della disabilità proposto dall’Organizzazione Mondale della Sanità: il TNPEE pone attenzione alla globalità dello sviluppo, considerando l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze, così come l’interazione tra stadio di sviluppo e evoluzione della patologia.

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Quali norme regolano la professione

La professione di TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA può essere esercitata da chi è iscritto all'albo della professione sanitaria di terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, dopo aver conseguito la laurea triennale in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (L/SNT2)

Gli ambiti di competenza del TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA vengono definiti da:

Come le altre Professioni Sanitarie, il TNPEE è inserito all'interno del programma di formazione continua in Medicina (ECM) che definisce l’obbligo di aggiornamento professionale post-laurea.

Nei Paesi europei la libera circolazione dei TNPEE è garantita dalla normativa vigente (Direttiva 2005/36/CE, modificata dalla Direttiva 2013/55/UE). I cittadini italiani che hanno conseguito in Italia un titolo professionale dell’area sanitaria e vogliono esercitare la professione in un altro Paese comunitario devono presentare domanda di riconoscimento del titolo all'autorità competente del Paese estero.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA può lavorare in:

STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE

Servizi di Neuropsichiatria Infantile Universitari e Ospedalieri, Servizi Materno – Infantili e/o Riabilitativi Territoriali

STRUTTURE SANITARIE PRIVATE

Private, Private accreditate o convenzionate: cliniche, centri di riabilitazione, centri residenziali, centri diurni, consultori famigliari e pediatrici, servizi domiciliari

STRUTTURE EDUCATIVE O ENTILOCALI

ad esempio scuole infantili e primarie di 1° e 2° livello, centri educativi, consultori, comunità, gruppi di lavoro di prevenzione

STUDIO PRIVATO

come dipendente o libero professionista

Sia nelle strutture sanitarie pubbliche, sia in quelle private, il modello organizzativo proposto per gli interventi prevede la composizione di un’equipe multidisciplinare con la presenza di: medico, psicologo, educatori e professionisti della riabilitazione.

SERVIZI OSPEDALIERI E SERVIZI TERRITORIALI

Negli ospedali il TNPEE lavora in situazioni mediamente più complesse rispetto a quanto avviene sul territorio: dallo screening di salute alla pediatria ospedaliera, ortopedia e pneumologia infantile, sino a reparti complessi quali la terapia intensiva neonatale e la rianimazione.

Nelle strutture territoriali avviene una presa in carico della persona in continuità assistenziale con l’ospedale in modo longitudinale seguendo la crescita per periodi di tempo più o meno lunghi a seconda della tipologia e dell’evoluzione del quadro clinico.

SERVIZI PRIVATI

Nell’ambito privato si stanno strutturando sempre più forme aggregative multidisciplinari, talvolta organizzate in associazioni professionali, talvolta in cooperative.

Il privato accreditato interviene successivamente alla fase acuta, in convenzione con l’ente pubblico.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Il TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA opera in regime di dipendenza o libero professionale.

Nelle strutture sanitarie pubbliche l’attività viene svolta in regime di dipendenza (contratto di 36 ore settimanali a tempo pieno, oppure part-time) o come libero professionista, in qualità di consulente in equipe con il medico specialista.

Nelle strutture sanitarie private o all’interno di studi privati l’attività viene svolta prevalentemente in regime libero professionale, ma sono possibili contratti di dipendenza a tempo determinato o indeterminato.

Trattandosi di un lavoro di cura è fondamentale la disponibilità e la capacità del TPNEE di stabilire relazioni di vario tipo:

  • anzitutto con i pazienti: trattandosi di bambini o ragazzi, modalità e approcci devono tenere nella dovuta considerazione la sensibilità, i timori, le fantasie dei piccoli
  • in modo più o meno esteso è sempre richiesto il coinvolgimento della famiglia e della scuola (insegnanti, educatori, ecc.), in particolare in caso di malattia cronica e grave. È molto importante il lavoro con gli insegnanti di sostegno per l’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) e con i servizi assistenziali, anche per gli aspetti gestionali dell’intervento
  • altro fattore rilevante è la necessità di gestire relazioni tra sistema pubblico e privato per offrire servizi e interventi integrati ai soggetti
  • nell’ambito dell’equipe multidisciplinare, il TNPEE collabora funzionalmente con professionisti di area sanitaria e di area tecnico sanitaria

Tutto ciò richiede la disponibilità a mettersi in gioco, disponibilità e flessibilità e propensione al lavoro in team.

Inoltre, in quanto professione sanitaria e di cura, al TNPEE è richiesto disponibilità al contatto fisico con la persona assistita: la relazione va costruita sia a livello emotivo sia rispetto al corpo della persona.

Lavorare all’estero

All’estero non esiste una figura professionale direttamente corrispondente al TNPEE. In alcuni paesi è presente la figura professionale affine del “developmental therapist”. Attualmente chi vuole lavorare all’estero può far domanda di riconoscimento del titolo alle professioni riabilitative affini, in particolare fisioterapista e terapista occupazionale.

Le associazioni professionali hanno promosso presso il Miur ed il Ministero della Salute la richiesta di riconoscimento a livello europeo della professione del TNPEE.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Realizzazione del bilancio neuropsicomotorio

- Valutazione neuropsicomotoria per delineare il profilo fisiopatologico e funzionale globale del bambino nelle diverse fasce di età e periodi di sviluppo

  • Osservare il bambino e individuare eventuali segni di ritardo o alterazioni dello sviluppo
  • Scegliere e utilizzare, in base alle evidenze disponibili, le procedure di valutazione appropriate e gli strumenti standardizzati per progettare e pianificare il bilancio neuropsicomotorio
  • Valutare e codificare i disturbi neuropsicomotori secondo la codificazione dello stato di salute data dall'International Code of Function (ICF)
  • Definire il piano di intervento:
    • ulteriori valutazioni
    • intervento diretto
    • controlli periodici a distanza di tempo

Gestione di programmi abilitativi/riabilitativi e di piani terapeutici

- Intervento precoce per lo sviluppo di abilità e competenze con lo scopo di facilitare: l’apprendimento e l’applicazione delle conoscenze, la comunicazione, la mobilità, l’interazione e le relazioni interpersonali, compatibilmente all’età e al suo livello di sviluppo

- Riabilitazione neuromotoria nei disturbi e nelle patologie acute e croniche, congenite e acquisite, del sistema nervoso centrale e periferico in età pediatrica

- Riabilitazione psicomotoria e neurocognitiva nei disturbi e nelle alterazioni delle diverse aree dello sviluppo psicomotorio nelle differenti fasi di sviluppo

  • Definire gli obiettivi dell’intervento in base al segno clinico evidenziato e in relazione all’ICF
  • Scegliere i modelli di approccio ed intervento abilitativo e riabilitativo
  • Pianificare, sviluppare e realizzare programmi riabilitativi e piani terapeutici nei disturbi percettivo-motori, neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino appropriati, con obiettivi definiti, realistici raggiungibili e quando possibile misurabili, adeguati per l'età e le fasi dello sviluppo, tenendo conto delle differenze individuali, culturali, sociali
  • Valutare e preparare il setting riabilitativo adeguato all'intervento previsto o all'esercizio terapeutico specifico, atto a garantire le migliori condizioni possibili sia per il paziente, sia per il terapista
  • Proporre l’adozione di ortesi e ausili e addestrane all’uso, verificarne l’efficacia e il grado di utilizzo nell’ambito della vita quotidiana
  • Monitorare costantemente il programma riabilitativo e l'evoluzione del soggetto in trattamento, adeguando progressivamente gli obiettivi ed il programma riabilitativo in base alle necessità del bambino ed al suo sviluppo
  • Collaborare all’interno dell’équipe multiprofessionale con gli operatori scolastici per l’attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico-funzionale del piano educativo individualizzato
  • Documentare la propria attività professionale e stendere rapporti tecnico-scientifici

Gestione di interventi preventivi

- Individuazione di situazioni di rischio sia biologico che sociale e gestire percorsi che prevengano l’attualizzazione di percorsi atipici di sviluppo

  • Prevenire processi di esclusione del bambino / persona, supportandolo nella applicazione delle competenze apprese nel setting terapeutico agli abituali contesti di vita

Educazione terapeutica

  • Promuovere le azioni necessarie al superamento della difficoltà, delle barriere e delle limitazioni alla partecipazione in relazione allo stato di salute e alla normativa vigente;
  • Promuovere le azioni necessarie all’autogestione della patologia per quanto consentito dalla situazione clinica

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Discipline nell'ambito della fisiologia dello sviluppo, dell'eziologia e della patologia neurologica, neuromotoria e psicomotoria in età evolutiva
  • Pediatria generale e specialistica, neuropsichiatria infantile, neurologia, ortopedia, radiologia, pedagogia, comunicazione, neuropsicologia, psicologia dello sviluppo e psicologia clinica
  • Storia della medicina e della riabilitazione in età evolutiva
  • Metodologia riabilitativa generale e specifica negli ambiti di intervento della neuropsicomotricità; scienze neuropsicomotorie applicate (ad es. cinesiologia generale e speciale)

Conoscenze generali

  • Discipline propedeutiche: fisica, statistica, informatica, sociologia e pedagogia generale, inglese scientifico
  • Scienze biomolecolari e funzioni biologiche integrate degli organi e apparati umani (biochimica, biologia, anatomia e fisiologia generale e specifica)
  • Discipline integrative e affini nell'ambito delle scienze umane e psico- pedagogiche, delle scienze del management sanitario e dell'organizzazione sanitaria e delle scienze interdisciplinari e cliniche,
  • Emergenza e primo soccorso
  • Lingua inglese
  • Normativa e leggi dello Stato che disciplinano la professione tecnica, l'attività assistenziale, i presidi medico-chirurgici e la sanità pubblica
  • Principi del diritto pubblico ed amministrativo applicabili ai rapporti tra le amministrazioni e gli utenti coinvolti nei servizi sanitari

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare metodologie, strumenti e procedure di indagine e rilevamento dei bisogni preventivi e riabilitativi del soggetto, metodi di rilevamento e sintesi dei dati, metodologie riabilitative di intervento neuropsicomotorio, psicomotorio e neuropsicologico in età evolutiva
  • Differenziare l’intervento per singoli stadi di sviluppo, per entità e significatività dei sintomi utilizzando tecniche specifiche per fascia di età e per singoli stadi di sviluppo
  • Attuare procedure rivolte all’inserimento dei soggetti portatori di disabilità e di handicap neuropsicomotorio e cognitivo
  • Aggiornare costantemente la conoscenza e la metodologia, analizzare le evidenze che guidano la presa di decisione clinico-assistenziale e riabilitativa

Abilità generali principali

  • Applicare le conoscenze base delle scienze biomediche, di anatomia e fisiologia, di genetica e istologia
  • Applicare le raccomandazioni cliniche in situazioni concrete con adeguata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche
  • Utilizzare la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
  • Applicare le conoscenze di primo soccorso, prevenzione e protezione
  • Utilizzare le conoscenze di epidemiologia e metodologia della ricerca, saper affrontare - applicando la corretta metodologia scientifica - problemi scientifici non complessi identificando l'appropriato disegno sperimentale e attuando una revisione critica della letteratura scientifica esistente
  • Gestire le dinamiche relazionali, interagendo anche con altri professionisti (sanitari e non)
  • Fornire interventi conformi a standard professionali di qualità, considerando le implicazioni legali, etiche ed i diritti della persona assistita
  • Garantire la sicurezza del paziente e l'applicazione di interventi privi di rischi, in relazione alla normativa vigente
  • Applicare metodologie e strumenti di controllo, valutazione e revisione della qualità degli interventi realizzati
  • Effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati e relativi aggiornamenti periodici ed essere in grado di effettuare una lettura critica di articoli scientifici
  • Gestire i sistemi informativi ed informatici, nella comunicazione con gli operatori professionali, con i fornitori e con gli utenti del servizio

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Autocontrollo-Gestione dello stress

Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Manualità

possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Percorso formativo formale

La professione di TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA può essere esercitata da chi ha conseguito una laurea triennale in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, e si è iscritto all'albo della professione sanitaria di terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (DM 13 marzo 2018).

La prova finale della laurea in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva ha valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione.

L’attività formativa prevede il superamento degli esami previsti dall’Ordinamento Didattico a cui si aggiunge un tirocinio obbligatorio articolato sui 3 anni da realizzarsi presso le strutture individuate dall’Ateneo. 

L’accesso al Corso di Laurea è a numero programmato e la frequenza è obbligatoria.

Percorso formativo consigliato

Una volta conseguita la Laurea in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, è possibile proseguire gli studi in ambito universitario presso il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle professioni sanitarie (che mira a sviluppare competenze trasversali nelle aree della ricerca, formazione, management) con successiva possibilità di accedere a Corsi di Dottorato di Ricerca.

In ambito clinico, in seguito al conseguimento della laurea triennale è possibile accedere a Master di I e II livello che offrono occasioni di approfondimento disciplinare specifico (es., neonatologia, ortopedia, pneumologia, neuropsicologia e neuroscienze, ecc.).

Come si sviluppa la carriera?

La carriera del TNPEE si sviluppa con l'acquisizione dei master di specializzazione, che accrescono le competenze specifiche del professionista, ma che ad oggi non sanciscono un avanzamento di status in termini di retribuzione o definizione del ruolo.

Si può sviluppare in senso verticale nel ruolo di Coordinatore dei servizi sanitari: in questo caso la normativa del pubblico impiego prevede la necessità di acquisire il titolo di Master in Coordinamento e la partecipazione a concorso.

Ulteriore possibilità di sviluppo di carriera in senso verticale è il passaggio a ruoli di Dirigenza, che richiedono l’acquisizione della laurea magistrale.

Avendo acquisito un buon livello di esperienza è possibile realizzare attività di docenza e tutorato rivolta agli studenti dei corsi di laurea.

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Statistiche

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