Figure Professionali
Professioni

Esperto in diagnostica dei beni culturali, Esperta in diagnostica dei beni culturali

Conservation Scientist, Funzionario diagnosta

L'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI è la figura professionale che si occupa di individuare i materiali originali e i prodotti di degrado di un bene culturale. Effettua ricerche documentali, rileva, con metodi e strumenti scientifici, le caratteristiche morfologiche del bene, analizza i materiali costitutivi (caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche), determina le tecniche di esecuzione dell’opera e valuta la natura, l’estensione e le cause delle diverse forme di danno o di degrado in atto. Collabora all’elaborazione del piano di conservazione e manutenzione del bene e verifica l’attuazione e l’efficacia di questi interventi.

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Figure di prossimità

Quali norme regolano la professione

Ai fini occupazionali l'art.29 del D.Lgs. 24.1.2004 n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) identifica espressamente i ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali all'interno dei quali si colloca la qualifica di ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI risultante dall'ottenimento di laurea magistrale nella Classe LM-11 in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali.

La più recente Legge 22 luglio 2014, n. 110, all’Art. 9 -bis  – Professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali – definisce, che “gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione dei beni stessi sono affidati alla responsabilità e all’attuazione, secondo le rispettive competenze, di archeologi, archivisti, bibliotecari, demo-etno-antropologi, antropologi fisici, restauratori di beni culturali e collaboratori restauratori di beni culturali, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale”.

 

La Legge 22 luglio 2014, n. 110 prevede inoltre l’istituzione di Elenchi nazionali dei professionisti competenti (che non costituiscono però un Albo professionale) ad eseguire interventi sui beni culturali presso il Ministero dei beni e delle attività e del turismo. Gli elenchi dovevano essere individuati da decreto interministeriale da adottare entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, fatto che tuttavia non si è realizzato.

Livello EQF

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

L'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI lavora prevalentemente in:

Enti pubblici e privati preposti alla tutela dei beni culturali

strutture permanenti che operano a vario titolo nel campo dei beni culturali, acquisiscono, conservano, ordinano ed espongono beni culturali per finalità di educazione e di studio (es.: Musei, Biblioteche, Sovraintendenze …)

Laboratori di Analisi Diagnostica Privati

strutture private che erogano servizi per Centri di Ricerca, Università ed Enti specifici per la tutela dei beni culturali (quali le Sovraintendenze e le scuole di alta formazione)

Domicilio/Studio Privato come lavoratore autonomo

Laboratorio di diagnostica con strumentazione propria

ENTI PUBBLICI E PRIVATI PREPOSTI ALLA TUTELA DEI BENI CULTURALI

Può lavorare nei laboratori di diagnostica e di restauro che si collocano all’interno dell’Ente.

DOMICILIO/STUDIO PRIVATO COME LAVORATORE AUTONOMO e LABORATORI DI ANALISI DIAGNOSTICA

La principale committenza per l 'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEL BENI CULTURALI è rappresentata dallo Stato o da Enti pubblici (Comuni, Regioni, ecc.), in particolare le soprintendenze, sia direttamente che mediante le società di restauro appaltanti. Le principali richieste riguardano l’erogazione di consulenza e assistenza scientifica e tecnica relativamente alla diagnostica sui beni culturali.

Quali sono le condizioni di lavoro?

L'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI opera come lavoratore dipendente, con orario standard, sebbene possa essere richiesta una certa flessibilità organizzativa nell’orario giornaliero e settimanale.

DOMICILIO/STUDIO PRIVATO COME LAVORATORE AUTONOMO

Esercita la professione come lavoratore autonomo senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Le modalità di lavoro, il luogo e il tempo di esecuzione dell'opera o del servizio sono concordate col committente. Pur non esistendo un Albo Professionale, l'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI, dopo aver maturato un’esperienza lavorativa significativa, potrà adoperarsi per aprire la partita IVA (avvalendosi della consulenza di un commercialista per la parte amministrativa).

In tutti i contesti nel quale opera l'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI, considerato l’oggetto del suo lavoro, è spesso chiamato ad effettuare spostamenti, anche di lungo raggio, per raggiungere il sito in cui si trova il patrimonio culturale da sottoporre a diagnosi.

L'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI collabora frequentemente con un team molto eterogeneo composto da professionisti di diversa formazione (Geologi, Chimici, Fisici, Biologi, Naturalisti, Archeologi, Restauratori, Storici dell’Arte, ecc.).

Questa sinergia porta l'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI a lavorare, ad esempio:

  • con i Restauratori sui Cantieri di restauro: suo compito è fornire tutte le indicazioni (materiali, strumenti, ecc.) necessarie per intervenire efficacemente sul bene culturale su cui è stata effettuata l’indagine diagnostica
  • con gli Archeologi per la Valorizzazione e la datazione del Bene Culturale, ricorrendo alle analisi archeometriche per migliorare lo studio e la conoscenza del bene culturale tramite la scienza, analizzando le materie prime e la provenienza di queste
  • con gli Storici dell’Arte per “smascherare i falsi”: lo Storico dell’Arte riconosce “la mano” dell’artista, mentre lo Scienziato dell’Arte – ad esempio – individua le diverse mani/strati di materiale sul dipinto datando i materiali impiegati, ma anche gli inchiostri (libri), o le leghe di metalli (gioielleria).

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Esame del bene e raccolta informazioni

  • Raccogliere Studiare materiale di letteratura, di archivio, documenti, norme e leggi relative all’indagine da effettuare
  • Esaminare il patrimonio culturale e il suo ambiente
  • Definire parametri, misure, metodi, tecniche e strumenti di indagine
  • Pianificare le attività da svolgere

Realizzazione di Studi Archeometrici

- analisi sul campo e/o in laboratorio volte a identificare la costituzione dei materiali, le tecniche di produzione, le cause e i meccanismi di deterioramento dei beni culturali, in relazione ai contesti naturali in cui tali beni si sono ritrovati nel tempo

  • Effettuare test chimici, fisici e biologici (sia di natura invasiva che non-invasiva)
  • Acquisire dati e informazioni sul bene culturale e sul suo degrado

Riconoscimento dei materiali impiegati ed diagnosi dello stato di conservazione del bene

– a partire dai risultati dei test effettuati si progetta un piano di valorizzazione del bene, definendo misure, materiali, metodi, tecniche, strumenti e linee guida, al fine di valorizzarne il significato storico-artistico, migliorarne la conservazione e/o progettarne il restauro

  • Interpretare i risultati scientifici
  • Formulare nessi causali del deterioramento del patrimonio oggetto di indagine
  • Formulare giudizi sul valore storico dei materiali costituenti il bene
  • Definire criteri di prevenzione, conservazione o restauro (strumenti, tecniche, condizioni climatiche, ecc.)
  • Redigere i progetti di valorizzazione, prevenzione, conservazione o restauro

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Antropologia
  • Archeologia
  • Storia dell'arte
  • Storia e tecnica del restauro
  • Museologia, Archivistica e Biblioteconomia
  • Tecniche radiografiche per i beni culturali, tecniche di datazione, chemiometria
  • Applicazioni colorimetriche per i beni culturali
  • Botanica applicata ai beni culturali – Micologia - Lichenologia – Microbiologia – Entomologia - Antropologia
  • Chimica applicata ai beni culturali - Chimica dei materiali, Materiali pittorici, Materiali ceramici e vetro, polimeri per la conservazione
  • Fisica dei beni culturali, dei materiali
  • Fisica dell’ambiente, applicazione del magnetismo per i beni culturali
  • Geologia, Petrografia e Mineralogia applicata
  • Ecologia, Principi e tecniche di controllo ambientale
  • Economia dei beni e attività culturali
  • Legislazione dei beni culturali

Conoscenze generali

  • Informatica
  • Matematica e Matematica Applicata
  • Statistica
  • Lingua inglese

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare il magnetismo per i beni culturali
  • Applicare tecniche colorimetriche per i beni culturali
  • Applicare tecniche di datazione
  • Applicare tecniche radiografiche per i beni culturali
  • Applicare tecniche di chemiometria
  • Applicare tecniche di microscopia ottica ed elettronica
  • Utilizzare metodologie botaniche applicate ai beni culturali
  • Utilizzare strumenti di analisi chimica, fisica e biologica
  • Applicare criteri di valutazione degli strumenti e delle metodologie di campionamento e analisi

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di redazione di progetti di intervento sui beni culturali
  • Applicare standard di qualità e sicurezza
  • Applicare tecniche di ricerca documentale
  • Applicare tecniche di Analisi Statistica dei Dati

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Logica-Pensiero analitico

comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti

Pensiero concettuale

riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse

Percorso formativo formale

Occorre aver una laurea magistrale appartenente alla Classe LM-11 in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali

Percorso formativo consigliato

Molti Atenei propongono anche Master di specializzazione o perfezionamento che completano e approfondiscono la preparazione ottenuta con la Laurea; è consigliabile la frequenza di corsi di specializzazione ed esperienze lavorative nel settore.

Come si sviluppa la carriera?

L'ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI nell’arco della sua carriera può ampliare le proprie responsabilità sia rispetto alle funzioni di coordinamento, sia rispetto alla specializzazione in particolari ambiti di indagine.

Video

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