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Revisore di testi

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Il REVISORE DI TESTI aiuta lo scrittore a rendere il proprio manoscritto coerente, ben costruito. Il suo lavoro consiste nel consigliare come migliorare a livello strutturale, ovvero a livello di trama, costruzione dei personaggi, dialoghi…. il manoscritto.

Questa attività necessità di una buona cultura di base, la profonda conoscenza dell’ambito letterario del manoscritto (saggistica, narrativa…) e un intenso scambio di opinioni con l’autore.

Il REVISORE DI TESTI può lavorare anche in ambiti non strettamente letterari quali per esempio la stesura di libri scolastici, testi tecnici, manuali, prontuari, riviste specializzate: in questo caso occorre conoscere bene la materia oggetto del libro e il compito del REVISORE DI TESTI consiste nell’aiutare l’autore a rendere il volume più facilmente fruibile (es. semplificare la sintassi, usare sinonimi, indicare le parti del testo che non sono chiare…).

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Quali norme regolano la professione

Non ci sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi professionali e/o titoli specifici per accedere alla professione.

Occorre avere un’ottima conoscenza della lingua italiana e una buona cultura letteraria generale. Nel caso di revisioni di testi specialistici la conoscenza della materia è fondamentale.

Livello EQF

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il REVISORE DI TESTI può lavorare in:

Agenzie editoriali

agenzie (service) che svolgono attività di servizio alle case editrici che esternalizzano una parte delle attività di pubblicazione. In genere sono realtà di piccole dimensioni e altamente specializzate in tematiche

Case editrici

aziende che pubblicano prodotti editoriali. Normalmente ogni casa editrice opera in uno specifico ambito (es. narrativa, testi scolastici, saggistica….) all’interno del quale vi possono essere più tipologie di prodotti (collane)

Esistono agenzie editoriali che svolgono specifiche attività del processo editoriale per case editrici: è il caso di grandi case editrici che esternalizzano una parte delle attività.

Sempre di più operano sul mercato agenzie editoriali, anche online, il cui lavoro si rivolge direttamente agli scrittori che ancora non hanno un contratto con una casa editrice: in questo caso il servizio di revisione è finalizzato a rendere il manoscritto più facilmente vendibile. Spesso queste agenzie offrono un servizio completo che arriva fino alla pubblicazione del libro (autoproduzione).

Nel caso delle case editrici è più facile che un REVISORE DI TESTI si specializzi in uno specifico ambito (narrativa, saggistica, testi scolastici…) o perché la casa editrice concentra la propria attività solo su un genere o perché, se la casa editrice è di grandi dimensioni, l’organizzazione del lavoro è strutturata in funzione delle diverse collane editoriali che pubblica.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Nelle case editrici il REVISORE DI TESTI è subordinato all’editore (figura che si occupa della ricerca di talenti e della decisione circa l’opportunità di pubblicazione di un libro) e del redattore editoriale (figura che coordina la realizzazione di un progetto editoriale presidiando le varie fasi di lavorazione dall’ideazione del progetto alla stampa). Le modalità di inserimento nell’organico aziendale è varia: accanto all’assunzione a tempo indeterminato sono sempre più frequenti i contratti a progetto o le consulenze come liberi professionisti o ancora le prestazioni occasionali come freelance.

Non è raro che il REVISORE DI TESTI lavori come libero professionista offrendo le proprie prestazioni ad una o più aziende. Per questo motivo, deve possedere ampia flessibilità nell’organizzazione dell’attività lavorativa e nella gestione degli orari e dei ritmi di lavoro.

L’utilizzo del computer è costante così come quello di tutta la strumentazione (telefono, posta elettronica) utile a facilitare e mantenere i rapporti con gli autori del libro e eventuali colleghi di lavoro.

Generalmente si relaziona con altri colleghi REVISORI DI TESTI incaricati di curare altri volumi della stessa collana per garantire l’uniformità dello stile.

Attività e competenze

Il REVISORE DI TESTI deve essere in grado di:

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Analizzare il testo su cui si deve intervenire

  • Interagire con l’autore/gli autori per comprendere il progetto editoriale
  • Concordare lo stile che il prodotto finale deve avere anche in funzione del target di riferimento
  • Nel caso di testi letterari:
    • Valutare la potenzialità del manoscritto di inserirsi in uno specifico ambito letterario
    • Raccogliere informazioni sul contesto in cui si svolge la narrazione (es. periodo storico, riferimenti geografici)
    • Aggiornare le proprie conoscenze nello specifico ambito del volume (es. leggere altri saggi sul tema)
  • Nel caso di testi scolastici, tecnici o specialistici:
    • Valutare la coerenza del testo rispetto ai volumi offerti dal mercato (nel caso di testi scolastici occorre valutare se e di quanto il testo proposto si scosta da quelli già pubblicati)
    • Raccogliere i principali testi pubblicati sull’argomento

Proporre modifiche e/o integrazioni al testo

  • Nel caso di testi letterari:
    • Individuare le debolezze del testo e proporre soluzioni alternative (es. semplificando la trama, modificando le caratteristiche dei personaggi…)
    • Proporre integrazioni e o modifiche del testo per renderlo più scorrevole o più accattivante
    • Segnalare errori di contenuto (es. citazioni storiche sbagliate)
  • Nel caso di testi scolastici, tecnici o specialistici:
    • Individuare le debolezze del testo (es. una dimostrazione geometrica poco comprensibile) e proporre soluzioni alternative
    • Individuare errori sia ortografici (anche se spesso è la figura del correttore di bozze che si occupa di questo) che di contenuto
    • Revisionare le bozze più volte per valutare le modifiche apportate dall’autore/autori

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Contesto editoriale di riferimento (saggistica, arte, narrativa, testi scolastici, cataloghi fotografici…)
  • Processi del lavoro editoriale (dall’ideazione, impaginazione, ricerca immagini, stampa…)
  • Canali informativi del mercato di riferimento (siti, fiere, saloni, cataloghi…)
  • Fondamenti di editoria
  • Tecniche redazionali
  • Tecniche di scrittura
  • Norme redazionali
  • Normativa sulla protezione della proprietà intellettuale

Conoscenze generali

  • Tecniche di pianificazione del lavoro
  • Tecniche di gestione dei gruppi di lavoro e leadership
  • Lingua italiana
  • Cultura generale

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Impiegare le diverse fonti informative in funzione delle informazioni da ricercare sul contesto editoriale di riferimento
  • Utilizzare software di impaginazione e grafica (es. Xpress, indesign)
  • Utilizzare software di formattazione testi (es. Pagemaker, freemaker)
  • Utilizzare cataloghi online di immagini
  • Impiegare strumenti di comunicazione

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di comunicazione interpersonale
  • Applicare tecniche di ascolto attivo
  • Utilizzare strumenti di marketing (valorizzazione dei propri servizi)
  • Applicare tecniche di valutazione dei costi per attività
  • Applicare tecniche di coordinamento del gruppo di lavoro
  • Applicare tecniche di monitoraggio delle attività

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Percorso formativo formale

Non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, non sono richiesti titoli di studio specifici, abilitazioni, iscrizioni ad albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori.

Per svolgere la professione di REVISORE DI TESTI è necessario avere:

  • un buon livello di cultura generale utile a capire l’ambito entro cui si inserisce il manoscritto/testo da correggere,  
  • in particolar modo la padronanza del linguaggio scritto, la capacità di semplificare il testo e di renderlo più scorrevole.
  • una buona conoscenza della materia in caso di correzione di testi specialistici (es. i revisori di testi nell’ambito scientifico sono spesso persone laureate in biologia, fisica, chimica, ecc.)

Percorso formativo consigliato

Per accedere alla professione di REVISORE DI TESTI è preferibile essere in possesso di una laurea in discipline umanistiche, in particolare in Lettere. In caso di correzione di testi specialistici è necessaria tuttavia una profonda conoscenza della materia.

Spesso il REVISORE DI TESTI ha una sua predisposizione naturale alla professione, ma può affinare le sue competenze attraverso una formazione specifica.

Esistono corsi post universitari per avvicinarsi alle professioni di redattore editoriale, revisore di testi, correttore di bozze.

Come si sviluppa la carriera?

Difficilmente si inizia la carriera come REVISORE DI TESTI. Spesso il primo approccio con la professione avviene svolgendo il lavoro di Revisore di bozze, il cui compito è correggere errori di natura tipografica e ortografica. Con l’esperienza e una profonda conoscenza della materia oggetto del manoscritto/testo si inizia a segnalare integrazioni e/o modifiche anche di contenuto.

Nell’ambito di contesti organizzativi strutturati, come può essere una casa editoriale, una concreta possibilità è quella di diventare un Redattore editoriale, la figura professionale che coordina le attività necessarie alla realizzazione di un prodotto editoriale, gestendo quindi l’intero processo.

Come libero professionista ovviamente la gavetta è più complessa, in quanto prevede la capacità di contattare più committenti ed ampliare quindi il proprio portafoglio. Una formazione umanistica è generalmente preferibile ad altri corsi di studio, oltre alla conoscenza di almeno una lingua straniera e degli strumenti informatici. A questo scopo può essere opportuno seguire dei corsi specifici. In seguito la formazione si segue direttamente presso le case editrici, che a volte organizzano dei corsi interni, al fine di agevolare un inserimento diretto.

Informazioni

Volumi
  • Umberto Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi, 1984.
  • Luca Serianni, Grammatica italiana: italiano comune e lingua letteraria,Torino, UTET, 1989.
  • Francesco Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua : pratica dei testi, analisi logica, storia della lingua, Torino, Loescher, 1990.
  • Ines Loi Corvetto, Il testo: meccanismi linguistici e strategie retoriche, Roma, Carocci, 2003.
  • Andrea Iacono, L'argomentazione, Torino, Einaudi, 2005.

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