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Professioni

Tecnico faunistico, Tecnica faunistica

IL TECNICO FAUNISTICO è colui che opera per una gestione sostenibile della fauna nel rispetto della biodiversità e mediante interventi nei confronti della stessa, dell’ambiente e della società.

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Quali norme regolano la professione

Non vi sono norme specifiche che regolano la professione. Non vi sono albi professionali e/o titoli specifichi per accedere alla professione.

Questa deregolamentazione nazionale ha creato scenari regionali molto differenziati.

Un primo contributo al riconoscimento ed alla definizione di questa figura professionale è stato dato in Piemonte dalla legge n.70 del 1996 che ha recepito le linee guida della legge nazionale n.157 del 1992. L’articolo 17, comma 5, infatti, stabilisce che i centri di controllo, in cui vengono effettuati i rilievi sui capi abbattuti, siano affidati a tecnici faunistici qualificati, ovvero laureati in scienze naturali, in scienze agrarie o forestali, in medicina veterinaria, diplomati in scuole a fini speciali od in possesso di diploma universitario intermedio in materia faunistica, nonché a tecnici laureati in scienze biologiche.

La normativa vigente in termini di gestione della fauna è costituita dalla Legge regionale 19 giugno 2018, n. 5 sulla tutela della fauna e gestione faunistico – venatoria.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Che cosa fa

Attività

Descrizione

 Progetta, organizza e analizza le ricognizioni della consistenza faunistica e della capacità biotica del territorio

 per raggiungere e/o mantenere un razionale equilibrio tra conservazione delle specie ed un loro corretto utilizzo nel rispetto della biodiversità

 Determina gli obiettivi gestionali

 pianificando prelievi ed immissioni nel rispetto della biodiversità

 Progetta immissioni faunistiche

 in funzione conservativa

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il TECNICO FAUNISTICO può lavorare in:

SOCIETA’ DI CONSULENZA

 

composte da professionisti che offrono i loro servizi a Enti Pubblici o privati, in ambito ambientale

 

 

AZIENDE PUBBLICHE

 

quali Enti Parchi, Assessorati competenti delle Province, Regioni, ecc…

 

 

ENTI GESTORI DELLE ATTIVITA’ VENATORIE

 

quali Comprensori alpini (C.A.), Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C), Aziende faunistiche venatorie (AFV) e Aziende Agrituristiche venatorie

 

 

SOCIETA’ DI CONSULENZA

Le società di consulenza realizzano progetti faunistici ambientali avvalendosi del lavoro di professionisti quali ingegneri, architetti, naturalisti, agronomi, forestali e tecnici faunistici.

Il TECNICO FAUNISTICO interviene nella progettazione e realizzazione delle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) analizzando nello specifico le interazioni tra fauna e opere antropiche.

AZIENDE PUBBLICHE

Il TECNICO FAUNISTICO impiegato negli Assessorati competenti delle Province e delle Regioni può occuparsi della pianificazione e gestione delle attività riguardanti la fauna di interesse venatorio o comunque “problematica” o avere funzioni di vigilanza e controllo dell’osservanza delle leggi sulla caccia e la pesca.

Negli Enti Parchi, invece, si occupa della gestione faunistica con funzione conservativa, pianificando censimenti, catture, traslocazioni, reintroduzioni, controllo della fauna.

Inoltre, si potrà anche occupare di progetti di educazione ambientale volti ad aumentare la conoscenza delle risorse naturali e della loro importanza.

ENTI GESTORI DELLE ATTIVITA’ VENATORIE

La legge italiana demanda a strutture pubbliche (A.T.C/C.A) o private (A.F.V., A.T.V.) la gestione faunistico venatoria.

Il TECNICO FAUNISTICO si occupa di progettare e pianificare la gestione faunistico venatoria (organizza i censimenti, ne valuta i risultati, cura i rapporti con gli enti pubblici, propone piani di prelievo e di miglioramento ambientale e, nei C.A e A.T.C verifica il prelievo).

Talvolta, si occupa anche del rilievo dei danni agricoli causati dalla fauna selvatica e dell’attuazione di interventi difensivi volti a prevenirlo.

Quali sono le condizioni di lavoro?

SOCIETA’ DI CONSULENZA

Il TECNICO FAUNISTICO è generalmente un lavoratore autonomo che interviene in progetti di durata prestabilita. Nel suo lavoro collabora attivamente con professionisti diversi (ad esempio, ingegneri, architetti, naturalisti, agronomi, forestali, biologi, veterinari, ecc…) nell’ottica di offrire una visione più completa delle caratteristiche abiotiche, biotiche, paesaggistiche ed infrastrutturali di un determinato territorio.

 

AZIENDE PUBBLICHE

In questo caso, il TECNICO FAUNISTICO lavora soprattutto come dipendente e talvolta come lavoratore autonomo su specifici progetti.

Nell’attività di campo si avvale della collaborazione del personale di vigilanza, collabora con la segreteria dell’ente per gli aspetti tecnico-amministrativi, svolge lavoro di ufficio per l’elaborazione dei dati raccolti.

 

ENTI GESTORI DELLE ATTIVITA’ VENATORIE

Il TECNICO FAUNISTICO è di norma un lavoratore autonomo, in rari casi un dipendente.

Accanto alle attività di campo, in cui si avvale della collaborazione del personale di vigilanza e dei cacciatori e collabora con la segreteria dell’ente per gli aspetti tecnico-amministrativi, svolge lavoro di ufficio per l’elaborazione dei dati raccolti. Se impiegato nei Centri di Controllo, previsti da A.T.C e C.A, dovrà essere disponibile a lavorare durante i weekend per tutto il periodo venatorio.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

RISULTATI

Progetta, organizza e analizza le ricognizioni della consistenza faunistica e della capacità biotica del territorio

  • analizzare le componenti ambientali
  • interpretare le stime delle popolazioni animali
  • definire la metodologia più idonea per realizzare il censimento
  • analizzare i dati raccolti
  • stimare la capacità biotica di un territorio e degli ecosistemi acquatici

Definizione quali/quantitativa delle popolazioni animali di un territorio.

Definizione della capacità biotica del territorio e degli ecosistemi acquatici.

Determina gli obiettivi gestionali

  • interpretare i dati sulle popolazioni animali
  • interpretare i dati sulla capacità biotica del territorio
  • definire piani di gestione faunistica finalizzati alla corretta gestione di tutte le comunità animali ed al rispetto della biodiversità

Piani di gestione faunistica

Progetta e realizza immissioni faunistiche

  • definire un piano di immissione faunistica
  • realizzare il piano di immissione effettuando la cattura, il trasporto ed il rilascio dei fondatori
  • effettuare il monitoraggio dei soggetti introdotti (marcatura individuale, radio trasmettitori)
  • progettare e realizzare eventuali azioni correttive

Piano di immissione faunistica

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Ecologia applicata
  • Zoologia e gestione della fauna
  • Normativa in materia di tutela della fauna e gestione dell’ambiente

Conoscenze generali

  • Biochimica
  • Botanica
  • Chimica
  • Elementi di malattie infettive
  • Fisica applicata
  • Fisiologia
  • Statistica

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare metodiche per la valutazione dello stato delle specie e popolazioni e gestione della fauna
  • Applicare tecniche di cattura/contenimento degli animali

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di pianificazione delle attività
  • Applicare tecniche di comunicazione efficace

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Determinazione nell’agire

decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Manualità

possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Percorso formativo formale

Poiché non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, non sono richiesti titoli di studio, abilitazioni, iscrizioni ad albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori.

Percorso formativo consigliato

Spesso l’accesso ai concorsi pubblici rimane subordinato al possesso di una laurea magistrale dei corsi in Scienze Naturali e Scienze Biologiche.

Come si sviluppa la carriera?

Nel corso della propria carriera il TECNICO FAUNISTICO può accedere a percorsi di carriera verticali, cioè a funzioni di direzione/gestione della struttura in cui è inserito.

Nelle strutture pubbliche l’evoluzione di carriera è possibile grazie a meccanismi di concorso pubblico.

Informazioni

Siti

E’ poi possibile scaricare gratuitamente articoli e pubblicazioni dai seguenti siti: Osservatorio Faunistico della Regione Piemonte, www.regione.piemonte.it/agri/osserv_faun

Ascolta i consigli di Gianfranco Corgiat Loia, ex Direttore del Servizio Agricoltura Regione Piemonte

Volumi
  • Mustoni et al., Ungulati delle Alpi. Biologia, riconoscimento e gestione. Nitida Immagine ed., Cles (TN).
  • Boitani et al., Fauna d’Italia. Mammalia III, Carnivora - Artiodactyla. Calderini edizioni. Bologna.
  • Regione Piemonte, La Nostra Fauna, collana dell’Osservatorio Faunistico della Regione Piemonte

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