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Microbiologo, Microbiologa

Il MICROBIOLOGO studia la struttura, le attività e i ruoli in natura di: microrganismi procariotici (batteri e archea), microrganismi eucariotici (protozoi, funghi e alghe) e virus. Si occupa inoltre della loro identificazione, dei loro rapporti con altri organismi e del loro utilizzo in attività produttive. I risultati delle analisi e delle valutazioni a cui giunge il MICROBIOLOGO trovano applicazione: nella diagnostica delle patologie infettive; nei processi che coinvolgono microorganismi in ambito industriale, agricolo, ambientale e di sanità pubblica; nel controllo di qualità microbiologico di alimenti, acque, matrici ambientali e farmaci; nella valutazione del rischio biologico.

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Quali norme regolano la professione

Il microbiologo può essere un MEDICO (iscritto pertanto all'Ordine professionale dei medici), un BIOLOGO (iscritto all'Ordine dei Biologi), un BIOTECNOLOGO, un CHIMICO (iscritto all'Ordine dei Chimici) o un FARMACISTA (iscritto all'Ordine dei Farmacisti), in possesso del Diploma di Specializzazione in Microbiologia e Virologia.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il MICROBIOLOGO lavora in svariati settori (industrie biotecnologiche e farmaceutiche, agricoltura, sanità pubblica, protezione ambientale, ecc.).

Il MICROBIOLOGO può lavorare in:

Aziende pubbliche

Università, Centri di Ricerca; IRCC; Ospedali; ARPA

Laboratori pubblici

che operano nei settori:

–controllo di attività umane e/o industriali

–controllo di attività agricole e veterinarie

controllo ambientale e di sanità pubblica

Aziende private

che operano nei settori chimico, farmaceutico, alimentare, ambientale

Laboratori privati o convenzionati

che operano nel campo dell’analisi chimico-clinica e microbiologica, ambientale, alimentare, controllo di qualità e della valutazione del rischio biologico

Quali sono le condizioni di lavoro?

Il grado di autonomia professionale del MICROBIOLOGO e le possibilità di carriera variano in funzione del ruolo. Il MICROBIOLOGO può effettuare attività libero professionale e di consulenza prevalentemente in ambito privato nel controllo di qualità e nella valutazione del rischio biologico.

L’accesso al pubblico impiego avviene con il superamento di un concorso.

Nelle società private inizialmente possono essere proposti contratti di collaborazione e solo in un secondo tempo un contratto a tempo indeterminato.

AZIENDE PRIVATE

Nelle aziende private i MICROBIOLOGI operano nell’ambito dell’area della Ricerca e Sviluppo odella Produzione, dove svolgono prove pratiche e sperimentazioni sui prodotti e/o sugli impianti industriali, valutandone i possibili miglioramenti.

I MICROBIOLOGI, inoltre, possono svolgere un ruolo chiave all’interno dell’azienda, diventando responsabili del sistema di Qualità o consulenti della Sicurezza dei luoghi di lavoro e della valutazione del rischio biologico.

Nell’area della produzione il MICROBIOLOGO collabora prevalentemente con chimici e ingegneri, mentre nel controllo di qualità dei processi produttivi si confronta con altri professionisti come chimici, biologi e tecnici di laboratorio.

 

LABORATORI (pubblici o privati)

Presso Strutture Universitarie e Centri di Ricerca il MICROBIOLOGO svolge attività di ricerca in contesti spesso multidisciplinari, all’interno di gruppi di ricerca, realizzando gran parte della sua attività in laboratorio. Talvolta può essere necessario trasferirsi all’estero o viaggiare frequentemente nel caso in cui tali attività lo richiedano.

Presso Strutture Pubbliche o Laboratori sia privati che convenzionati con il SSN, il MICROBIOLOGO svolge attività diagnostica, di monitoraggio e controllo a stretto contatto con altre figure professionali, con cui collabora attivamente. La sua attività si svolge prevalentemente in laboratorio sebbene talvolta possa essere coinvolto in attività di campionamento all’esterno della propria sede lavorativa.

L’orario di lavoro è solitamente di 36-40 ore/settimana ed è spesso richiesta una certa flessibilità.

Per lo svolgimento della sua attività utilizza strumenti da laboratorio, anche tecnologicamente complessi, apparecchiature per misurazioni qualitative e quantitative di cellule microbiche o di loro componenti, sostanze chimiche e biologiche, computer con programmi di videoscrittura e elaborazione statistica.

AZIENDE PRIVATE

Nelle aziende private i MICROBIOLOGI operano nell’ambito dell’area della Ricerca e Sviluppo odellaProduzione, dove svolgono prove pratiche e sperimentazioni sui prodotti e/o sugli impianti industriali, valutandone i possibili miglioramenti.

I MICROBIOLOGI, inoltre, possono svolgere un ruolo chiave all’interno dell’azienda, diventando responsabili del sistema di Qualità o consulenti della Sicurezza dei luoghi di lavoro e della valutazione del rischio biologico.

Nell’area della produzione il microbiologo collabora prevalentemente con chimici e ingegneri, mentre nel controllo di qualità dei processi produttivi si confronta con altri professionisti come chimici, biologi e tecnici di laboratorio.

 

LABORATORI (pubblici o privati)

 

Presso Strutture Universitarie e Centri di Ricerca il MICROBIOLOGO svolge attività di ricerca in contesti spesso multidisciplinari, all’interno di gruppi di ricerca, realizzando gran parte della sua attività in laboratorio. Talvolta può essere necessario trasferirsi all’estero o viaggiare frequentemente nel caso in cui tali attività lo richiedano.

Presso Strutture Pubbliche o Laboratori sia privati che convenzionati con il SSN, il MICROBIOLOGO svolge attività diagnostica, di monitoraggio e controllo a stretto contatto con altre figure professionali, con cui collabora attivamente. La sua attività si svolge prevalentemente in laboratorio sebbene talvolta possa essere coinvolto in attività di campionamento all’esterno della propria sede lavorativa.

 

L’orario di lavoro è solitamente di 36-40 ore/settimana ed è spesso richiesta una certa flessibilità.

 

Per lo svolgimento della sua attività utilizza strumenti da laboratorio, anche tecnologicamente complessi, apparecchiature per misurazioni qualitative e quantitative di cellule microbiche o di loro componenti, sostanze chimiche e biologiche, computer con programmi di videoscrittura e elaborazione statistica.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Definizione dei progetti di ricerca – in particolare per quanto riguarda l’attività di Ricerca e Sviluppo in azienda o di Ricerca di base e applicata

  • Analizzare il problema
  • Definire l’ipotesi di ricerca
  • Studiare la documentazione scientifica esistente (articoli di riviste scientifiche, testi, manuali)
  • Individuare i/il test da effettuare (e, conseguentemente, i protocolli da seguire, gli strumenti da utilizzare, i campioni da studiare e le principali basi di dati pubbliche a cui riferirsi nella progettazione dell’esperimento)
  • Valutare tempi e metodi di realizzazione

Raccolta e analisi dei dati di contesto – in particolare nell’attività di controllo di qualità e sicurezza ambientale

  • Acquisire dati relativi all’ambiente
  • Raccogliere le informazioni tecniche relative al tipo di processo, di impianto, di materiali e alle mansioni svolte dai lavoratori
  • Interpretare i dati in funzione del processo/contesto a cui sono riferiti
  • Identificare la presenza di fattori di rischio nel processo produttivo o nell’ambiente

Analisi e sperimentazione in laboratorio e valutazione del rischio biologico - esegue ricerca di base/applicata che può richiedere specifici strumenti, metodiche e luoghi di sperimentazione e validazione

  • Leggere e interpretare protocolli sperimentali
  • Effettuare l’analisi microbiologica di campioni di varia natura 
  • Realizzare varie tipologie di test sperimentali
  • Valutare e analizzare dati analitici e sperimentali con modalità informatiche e opportuni metodi statistici
  • Elaborare statistiche
  • Interpretare i risultati dei test effettuati
  • Redigere un referto

Presentazione dei risultati dei lavori fatti e insegnamento - a seconda dell’ambito professionale in cui lavora, redige rapporti di ricerca, articoli scientifici o documentazione o produce referti. Partecipa a convegni, seminari e gruppi di lavoro esponendo i risultati dei propri lavori.

  • Redigere varie tipologie di documentazione (da referto di analisi cliniche a rapporto di ricerca, non di rado in inglese)
  • Presentare il processo della ricerca condotta con successo, dalle ipotesi iniziali alla conferma finale
  • Stabilire i parametri per la riproducibilità

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Genetica dei Microrganismi
  • Batteriologia medica e diagnostica
  • Virologia medica e diagnostica
  • Micologia medica e diagnostica
  • Parassitologia medica e diagnostica
  • Tassonomia dei microorganismi
  • Epidemiologia delle infezioni
  • Eziopatogenesi delle infezioni
  • Microbiologia ambientale
  • Microbiologia degli alimenti
  • Microbiologia Industriale
  • Elementi di terapia delle infezioni

Conoscenze generali

  • Microbiologia Generale
  • Matematica, Informatica, Statistica
  • Igiene
  • Standard di qualità
  • Normativa UNI EN ISO 
  • Lingua straniera (Livello Tecnico Scientifico)
  • Procedure di smaltimento dei rifiuti infetti

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare criteri di valutazione dei tempi di esecuzione di un’analisi di laboratorio
  • Applicare criteri di valutazione degli strumenti, delle tecniche e delle metodologie necessarie per l’esecuzione di un’analisi di laboratorio e la valutazione dei risultati
  • Applicare metodiche e tecniche di analisi di laboratorio
  • Applicare metodiche e tecniche di analisi statistica dei risultati numerici
  • Applicare tecniche di biomonitoraggio
  • Applicare tecniche di rappresentazione dei processi e metodi per ottimizzarli

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di verifica delle procedure e delle normative
  • Applicare procedure di redazione di relazioni tecniche su interventi effettuati
  • Applicare standard di qualità e sicurezza
  • Applicare tecniche di comunicazione scientifica
  • Applicare tecniche di redazione di report di ricerca
  • Utilizzare dispositivi di protezione individuale

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Logica-Pensiero analitico

comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti

Pensiero concettuale

riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse

Percorso formativo formale

Per accedere alla professione di MICROBIOLOGO è necessario conseguire il Diploma di Specializzazione in Microbiologia e Virologia.

Si tratta di un percorso di specializzazione di 4-5 anni, accessibile a Torino a chi è in possesso di una laurea magistrale in una delle seguenti classi:

 

Medicina e chirurgia (LM-41)

Biologia (LM-6)

Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (LM-9)

Farmacia e farmacia industriale (LM-13)

Scienze chimiche (LM-54)

Percorso formativo consigliato

        

Come si sviluppa la carriera?

Nell’arco della sua carriera può ampliare le proprie responsabilità rispetto alle funzioni di coordinamento.

Inoltre, se iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi, può lavorare autonomamente come consulente. Per informazioni sull'iscrizione all'Ordine dei Biologi si rimanda alla figura del Biologo.

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