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Professioni

Insegnante di lingue

Collaboratore ed esperto linguistico

L’INSEGNANTE DI LINGUE, disponendo di conoscenze e competenze sui processi di apprendimento e sulle tecniche e metodologie di insegnamento, insegna a comunicare nella lingua straniera (nello scritto e nell’orale e secondo diversi registri linguistici), a riflettere sulle strutture grammaticali e funzioni/nozioni linguistiche, ed educa alla conoscenza di civiltà e culture straniere, in scuole di lingue pubbliche o private. Nei contesti formativi, offre lezioni a gruppi più o meno ampi di studenti, organizzando corsi corrispondenti ai diversi livelli di competenza linguistica del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Nei contesti aziendali, offre lezioni individuali o di gruppo, realizzando attività di formazione e aggiornamento linguistico per i dipendenti di un’impresa. Inoltre, prepara gli studenti al superamento di esami per l’ottenimento di certificati linguistici.

L’INSEGNANTE DI LINGUE può essere anche insegnante della lingua italiana per stranieri, in scuole private, non profit, o nei centri territoriali permanenti.

Può essere inoltre collaboratore ed esperto linguistico in università, ma solo nel caso sia madrelingua, collaborando nelle attività di insegnamento, di programmazione e di valutazione degli studenti. Può infine partecipare a opportunità di mobilità all’estero, in qualità di Assistente di lingua italiana all’estero o di Lettore presso università straniere.

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Quali norme regolano la professione

L’accesso alla professione di INSEGNANTE DI LINGUE in scuole private o non profit non è sottoposto a norme vincolanti.

Per essere professore di lingue in una scuola pubblica secondaria è necessario seguire il percorso formativo obbligatorio del Professore di scuola secondaria di I e II grado

Per essere Collaboratore ed esperto linguistico in università è necessario essere madrelingua nella lingua insegnata e possedere una laurea magistrale o titolo equiparato “adeguato alle funzioni da svolgere”.

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Attività e competenze

ATTIVITA'COMPETENZE
Predispone il programma del corso:
  • rispettando il livello linguistico di partenza degli allievi e quello di riferimento per i risultati attesi
  • seguendo le indicazioni della scuola e del Ministero nel caso di docenti statali
  • conformandosi agli obiettivi del corso (per es. preparazione di esami di certificazione linguistica)
  • alternando grammatica, comprensione del testo, ascolto, scrittura e conversazione
  • selezionando il materiale didattico, anche in base alle indicazioni della scuola e del Ministero per i docenti statali (Vedi Indicazioni Nazionali per i vari curricoli)
  • individuando le metodologie di insegnamento più appropriate (per esempio, lezioni frontali, esercitazioni, attività di gruppo, seminari ecc.)
  • suddividendo il programma in unità di lezione

Prepara le unità didattiche:

  • ripercorrendo gli argomenti della lezione precedente
  • prevedendo un rapido ripasso degli elementi chiave
  • individuando gli elementi chiave della lezione da preparare, alla luce del programma e del contesto della classe
  • tenendo conto delle capacità mostrate dagli allievi
  • verificando il rispetto delle scadenze fissate dal programma
Svolge l’attività didattica:
  • tenendo la lezione in classe
  • coinvolgendo gli studenti in esercitazioni, conversazioni e altre attività per favorire un apprendimento attivo e partecipato
  • facendo ricorso a strumenti didattici audiovisivi, informatici e digitali
  • verificando l’apprendimento degli studenti attraverso test ed esercitazioni in classe
  • assegnando compiti agli studenti in previsione della lezione successiva
Verifica le competenze linguistiche degli studenti:
  • predisponendo, somministrando e correggendo test di accertamento del livello linguistico a inizio corso, al fine di collocare lo studente nel corso più adeguato se il corso è privato mentre nelle scuole statali a di declinare ad hoc l’insegnamento e il programma nella classe.
  • preparando, somministrando e correggendo test di verifica dell’apprendimento al raggiungimento di tappe intermedie e al termine del corso
  • accertando il superamento del livello linguistico e la possibilità di passare al corso di livello successivo/alla classe successiva da parte dello studente
Svolge le mansioni di collaboratore ed esperto linguistico:
  • insegnando la lingua agli studenti in corsi, seminari, moduli, ecc.
  • preparando esercitazioni per l’apprendimento della lingua
  • predisponendo e aggiornando materiali didattici, in base alle direttive dei docenti
  • partecipando alla valutazione degli studenti (per es. prendendo parte a commissioni d’esame, preparando e correggendo prove d’esame, ecc.)
  • fornendo supporto agli studenti mediante consulenze individuali, forme di tutoraggio, ricevimenti, assistenza per la preparazione della tesi di laurea, ecc.
  • prendendo parte all’organizzazione dell’attività didattica

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Grammatica della lingua straniera
  • Pronuncia/Fonologia/Dizione della lingua straniera
  • Glottodidattica
  • Tecnologie per l’educazione
  • Tecniche di comunicazione verbale e non verbale
  • Metodologie di stesura dei contenuti didattici
  • Strumenti informatici e audiovisivi per la didattica
  • Cultura dei principali paesi che parlano la lingua straniera

Conoscenze generali

  • Metodologie di analisi delle competenze
  • Tecniche pedagogiche
  • Tecniche di progettazione formativa
  • Metodologie per la formazione degli adulti
  • Sistemi di certificazione linguistica
  • Elementi di linguistica generale
  • Informatica
  • Lingua italiana (nelle scuole pubbliche)  

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Elaborare programmi didattici e selezionare metodologie adeguate
  • Applicare tecniche di gestione d’aula
  • Utilizzare applicazioni didattiche informatiche e audiovisive
  • Saper lavorare con utenze differenziate
  • Utilizzare strumenti e strategie per l’autoaggiornamento e l’autoformazione personale
  • Redigere test di verifica
  • Applicare tecniche di verifica e valutazione dell’apprendimento e della maturazione personale
  • Applicare tecniche di verifica dell’efficacia dei metodi e tecniche degli interventi

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di public speaking
  • Utilizzare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo
  • Applicare tecniche di redazione di report di valutazione di attività
  • Applicare tecniche di rendicontazione delle attività svolte
  • Applicare metodologie di pianificazione e progettazione didattica

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Orientamento all’innovazione e al cambiamento

essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Valorizzazione degli altri

concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Autocontrollo-Gestione dello stress

Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste

Percorso formativo formale

Per insegnare all’interno di scuole di lingue private non è necessario essere in possesso di titoli vincolanti: ogni scuola seleziona i docenti in base ai propri criteri. Essere madrelingua e possedere titoli che attestino competenze nell’insegnamento delle lingue o abilitazioni all’insegnamento conseguiti nei paesi di origine costituiscono titoli preferenziali.

Per il percorso di accesso alla professione di INSEGNANTE DI LINGUE all’interno di scuole medie e superiori pubbliche, di scuole paritarie, Centri Territoriali Permanenti e Centri di Formazione Professionale si veda la scheda del Professore di scuole medie e superiori. Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina Indicazioni per l'insegnamento a cura del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne

Per diventare lettori di lingua italiana all’estero è necessario essere docenti in ruolo, possedere una laurea in Lettere o Lingue Straniere (e avere requisiti quali, ad esempio, avere superato due esami di linguistica o letteratura italiana) e vincere i bandi periodici del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell’Istruzione e Ricerca Universitaria (MIUR). Un’opportunità per avere una prima e comprovata esperienza di insegnante di italiano all’estero è quella offerta dalle borse di mobilità per assistenti di lingua italiana all’estero periodicamente bandite dal MIUR. I requisiti del bando per le borse di mobilità (almeno nel 2019 includono): il possesso della cittadinanza italiana, di una laurea magistrale in discipline linguistico-letterarie e un’età inferiore ai 30 anni. La borsa di mobilità per gli assistenti di lingua italiana ha una durata inferiore all’anno.

Per diventare Collaboratore ed esperto linguistico in università è necessario essere madrelingua nella lingua insegnata e possedere una laurea magistrale o titolo equiparato “adeguato alle funzioni da svolgere”. È necessaria inoltre una buona conoscenza della lingua italiana. Ulteriori requisiti (per es. di esperienza di insegnamento e di ricerca congruenti con il ruolo) possono essere stabiliti dai singoli bandi di concorso.

Percorso formativo consigliato

Acquisire una delle seguenti lauree magistrali. 

Per insegnante di lingue:
Lingue e letterature moderne, LM 37 ( percorso diretto);
LM 38 e LM 94 (con l’acquisizione dei crediti per l’insegnamento)

Per lettori di lingua italiana all’estero:
Corso specifico Italiano L2: LM 37 e LM 38 percorso italiano L2

Resta inteso che, in qualsiasi corso di laurea, devono essere acquisiti i crediti formativi per l’insegnamento, come illustrato nella pagina Indicazioni per l'insegnamento

Come si sviluppa la carriera?

La carriera dell’insegnante di lingue assunto come lavoratore dipendente progredisce da un punto di vista remunerativo attraverso gli scatti di anzianità, ma dipende anche dal numero di ore svolte settimanalmente. Nelle scuole statali il numero minimo di ore settimanali è 18 ma si possono avere cattedre con un numero di ore superiore, fino al massimo di 24 ore settimanali. È possibile che alcuni istituti prevedano un’integrazione del compenso in relazione all’assunzione di ruoli specifici.
Per chi vuole fare una carriera nello stato, si consideri che i periodi di pre-ruolo (ovvero le supplenze nelle scuole statali) vengono conteggiati nella ricostruzione di carriera, una volta che si viene assunti a tempo indeterminato. Gli anni di lavoro in scuole private (o altri tipi di lavoro impiegatizio privato) possono essere riscattati facendo domanda all’atto dell’assunzione a tempo indeterminato nella scuola statale, ma il riscatto avrà poi un costo e quel periodo non verrà comunque conteggiato nella ricostruzione di carriera.

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

SCUOLE DI LINGUE PRIVATE
L’insegnante di lingue può insegnare presso scuole di lingue private che offrono corsi a pagamento in una o più lingue. Esistono scuole specializzate in una singola lingua, che possono offrire corsi relativi a linguaggi settoriali/specialistici (es. business English), e scuole che coprono un ventaglio più ampio di lingue. La qualità e le caratteristiche delle scuole private variano notevolmente.
Alcune scuole di lingue private sono contemporaneamente agenzie di traduzione e interpretariato, offrendo un ampio spettro di prestazioni di tipo linguistico.
Diverse scuole di lingue private offrono inoltre corsi collettivi o individuali per i dipendenti di aziende, tarati pertanto sulle esigenze linguistiche dell’impresa.

ISTITUTI DI CULTURA E ENTI NON PROFIT
Esistono enti non profit di varia natura che offrono corsi di lingue e che impiegano insegnanti di lingue. Tra questi possono esserci associazioni o scuole di lingue popolari/non profit, che offrono corsi a prezzi agevolati/popolari per coprire le proprie spese, senza obiettivi di profitto. Possono esserci inoltre associazioni professionali che raggruppano scuole, università e altri enti linguistici come l’Accademia Italiana di Lingua, istituti di cultura come il Goethe Institut, fondazioni, enti legati a università, università popolari, ecc.
Alcuni di questi enti offrono anche certificati linguistici riconosciuti a livello internazionale.

SCUOLE SECONDARIE STATALI
Un insegnante di lingua può lavorare presso scuole statali secondarie di primo o di secondo grado. Queste prevedono ormai ampiamente, oltre all’insegnamento della lingua inglese, la possibilità di scegliere opzioni comprendenti una seconda lingua straniera (generalmente francese, tedesco o spagnolo).

UNIVERSITÀ
Le università si avvalgono per l’insegnamento delle lingue straniere (previsto, almeno per quanto riguarda l’inglese, in tutti i corsi di laurea) non solo di figure inquadrate come Ricercatore o Professore Associato/Ordinario ma anche di Collaboratori ed Esperti Linguistici.

 

Quali sono le condizioni di lavoro?

L’INSEGNANTE DI LINGUE in scuole private può essere un dipendente o più spesso un collaboratore esterno. In quest’ultimo caso l’insegnante possiede generalmente una partita IVA e viene pagato per le sue prestazioni dalla scuola mediante fattura. Le condizioni contrattuali e retributive nelle scuole private sono estremamente variabili.
Il lavoro dell’insegnante di lingue non si limita alle ore di lezione frontale, ma comprende anche la preparazione della lezione e la preparazione/correzione delle prove per accertare le competenze linguistiche. Può essere tenuto inoltre a partecipare a riunioni e corsi di formazione.  
Il lavoro dell’insegnante di lingue si contraddistingue per il rapporto diretto e costante con gli studenti. L’orario delle lezioni è variabile e dipende dal programma della scuola: è frequente tuttavia che si collochi nelle ore serali, essendo i corsi privati di lingua dedicati a lavoratori e studenti, impegnati nel corso della giornata.
Per le condizioni di lavoro dell’Insegnante di Lingue in scuole statali secondarie di primo e di secondo grado si rimanda alla figura del Professore di scuole medie e superiori.

Il COLLABORATORE ED ESPERTO LINGUISTICO può essere impiegato dall’università mediante diverse forme contrattuali, dalla collaborazione coordinata e continuativa (Co-Co-Co) al contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’incarico viene generalmente conferito per un monte ore inferiore al tempo pieno.
Gli assistenti di lingua italiana all’estero trascorrono un periodo di circa otto mesi presso una o più scuole di un paese dell’Unione europea, affiancando i docenti in servizio di lingua italiana. L’impegno lavorativo, di regola, ammonta a circa 12 ore settimanali, a fronte di un compenso variabile a seconda del Paese di destinazione.
Il lettorato presso università straniere da parte dei docenti in ruolo in scuole secondarie di primo o secondo grado implica invece un periodo di mobilità di tre anni, che può essere ripetuto fino a un massimo di ulteriori due volte, e con intervalli di almeno tre anni di servizio sul territorio nazionale tra un periodo di mobilità e l’altro. L’impegno orario è di circa 36 ore settimanali. Il lettore affianca il docente titolare della cattedra di italiano presso l’università straniera.

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