Scheda figura professionale

Come descritto nei paragrafi precedenti, l’Atlante delle professioni, tra le altre cose, mira ad offrire la descrizione delle professioni a cui generalmente accedono i laureati, ovvero le cosiddette professioni ad elevata specializzazione o, più raramente, le professioni tecniche. In quanto strumento di orientamento dell’Università di Torino, per la selezione dei profili professionali da descrivere, l’Atlante si avvale degli elenchi dei profili professionali in uscita dichiarati dai corsi di laurea dell’ateneo. Dal 2013 infatti tutti i corsi di laurea devono elencare i profili professionali a cui preparano e indicarli usando la classificazione delle professioni ISTAT (2011). Pertanto l’Atlante si aggiorna ed amplia in concomitanza con l’aggiornamento e l’ampliamento dell’offerta formativa dell’Università di Torino.

La descrizione delle professioni è strutturata in principali attività e obiettivi da realizzare, scomposti in conoscenze, abilità e competenze e relazioni professionali mobilitate. A questo nucleo che fa riferimento più che altro ai processi di lavoro in cui la figura professionale è coinvolta si affiancano anche descrizioni dei titoli che regolano l’accesso alla professione, degli ambienti e condizioni di lavoro e delle prospettive di carriera. La scelta di descrivere le professioni in termini di attività svolte concentrandosi sulla dimensione processuale articolata per competenze, conoscenze ed abilità necessarie a svolgerle, nonché sul sistema di relazioni in cui una certa professione è inserita, è ispirata dall'approccio teorico sulle competenze di Le Boterf. Secondo l’approccio di Le Boterf, per la realizzazione di attività professionali e il raggiungimento di obiettivi, i lavoratori devono mobilitare risorse personali (conoscenze, abilità, comportamenti lavorativi) e risorse esterne. La competenza è infatti definita come “l’essere in grado di selezionare, mobilitare e strutturare dinamicamente – in modo pertinente ed efficace – un insieme di risorse di natura diversa (conoscenze, abilità, comportamenti) per svolgere un’attività ed ottenere un risultato”. In questo quadro, le conoscenze sono le informazioni possedute, le abilità indicano le capacità di applicare le conoscenze possedute, mentre le competenze fanno riferimento a quella capacità di attivare e combinare in modo opportuno le conoscenze e le abilità al fine di realizzare un’attività.

La descrizione delle figure professionali è il risultato di un lavoro di analisi di informazioni raccolte attraverso interviste in profondità a testimoni privilegiati (professionisti, docenti e presidenti dei corsi di laurea, esperti del settore) e la consultazione di informazioni e dati secondari, ovvero già raccolti da altre istituzioni per finalità simili. I dati secondari utilizzati sono provenienti dalle seguenti fonti: 

  • i principali repertori istituzionali focalizzati allo studio del mondo del lavoro e delle professionitra cui: Inapp (ex Isfol), Anpal (ex Italia Lavoro), Istat, AlmaLaurea e per le descrizioni elaborate precedentemente anche Thesaurus, Rome, Onisep, O’net),
  • i siti di orientamento (tra cui: Jobtel, Informagiovani Torino, Jobsoul) o di annunci (tra cui: LinkedIn, Indeed, Sole 24 ore-Monster),
  • documenti di riferimento integrate da fonti specifiche per aree di professioni (es. Bocconi per le figure dell’area economica, Osservatorio professioni ambientali del DSS di Unito, ecc.).

Come già indicato nella sezione “La struttura del portale”, le schede descrittive delle Figure professionali si compongono di un insieme di sezioni standard variamente combinate. Non per tutti i profili professionali inclusi nell'Atlante sono state tutte le diverse sezioni. In generale, la descrizione completa ed approfondita è stata elaborata per tutte le professioni ad elevata specializzazione in cui i laureati possono impegnarsi già nei primi anni dopo il conseguimento del titolo. Le professioni dirigenziali, imprenditoriali o le cariche elettive (per esempio parlamentare) eventualmente indicate dai corsi di laurea dell’Università di Torino e a cui però si accede, rispettivamente, attraverso percorsi di carriera professionale o in virtù di investimenti economici o con la mobilitazione di risorse peculiari, sono solitamente descritte in modi più sintetici, ovvero attraverso la redazione della carta d’identità e del percorso formativo. Lo stesso vale per le professioni tecniche che sono perlopiù impegnate in mansioni operative e per cui elevati livelli di istruzione non sono un requisito necessario dal punto di vista formale.

A seguire si riporta la descrizione approfondita di come ogni voce e sezione in cui le schede delle Figure professionali possono articolarsi

CARTA D’IDENTITÀ

La carta d’identità include le seguenti voci.

Denominazione: riporta la denominazione più comunemente usata da professionisti, imprese e lavoratori per indicare la professione. Viene declinata al maschile e al femminile al fine di non riprodurre gli stereotipi di genere.

Altre denominazioni: elenca le eventuali altre denominazioni con cui la stessa figura professionale può essere indicata.

La descrizione principale della figura (riportata nel quadrante blu) include l’obiettivo o la responsabilità primaria del lavoro della figura professionale e una prima indicazione delle macro-attività in cui la professione è coinvolta.

Quali norme regolano la professione? indica le norme che regolano l’accesso e l’esercizio della professione a livello nazionale e regionale. Per esempio, segnala l’esistenza di albi, ordini professionali, registri e codici deontologici o talvolta il CCNL di riferimento.

Figure professionali di prossimità: elenca le altre figure professionali descritte in Atlante che hanno competenze affini.

Livello EQF: utilizzando l’European Qualification Framework (EQF) indica il livello (VI o VII o VIII) della qualifica necessaria per svolgere la professione. Il livello di qualifica sintetizza quanto devono essere ampie e sviluppate le conoscenze, le abilità, le attività e le responsabilità della figura e il quadro europeo garantisce la confrontabilità delle qualifiche tra i paesi dell’Unione Europea. 

Il livello VI corrisponde a:

  • Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi
  • Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio
  • Competenze: gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili; assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi

Il livello VII corrisponde a:

  • Conoscenze altamente specializzate, parte delle quali all'avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originario e/o della ricerca; consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all'interfaccia tra ambiti diversi
  • Abilità specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell’innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi
  • Competenze: gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici; assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi

Il livello VI e VII: l’Atlante attribuisce questo livello alle figure per le quali non è ancora univocamente definita la collocazione. Ciò si può verificare, ad esempio, per le figure più innovative, che non hanno ancora un chiaro riconoscimento sociale.

Il livello VIII corrisponde a:

  • Conoscenze al livello più avanzato in un ambito lavorativo o di studio e all'interfaccia tra campi
  • Abilità che richiedono tecniche più avanzate e specializzate, tra cui la sintesi e la valutazione, necessarie per risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell'innovazione e per estendere e ridefinire le conoscenze esistenti o la pratica professionale
  • Competenze: dimostrare effettiva autorità, innovazione, autonomia e integrità tipica dello studioso e del professionista e un impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca.

CHE COSA FA

Questa sezione presenta in modo schematico il flusso di attività principali in cui la figura professionale è coinvolta. Questa sezione non è stata per le figure professionali più recenti perché riportava in forma schematica informazioni presenti anche in altre sezioni.

DOVE LAVORA

Offre informazioni sui principali luoghi/ambiti di lavoro e sulla possibile collocazione organizzativa in ciascuno di questi.

CONDIZIONI DI LAVORO

Offre informazioni sui contratti di lavoro, sulla struttura relazionale entro cui la figura è inserita, sui tempi di lavoro e su ogni indicazione ritenuta utile per accompagnare le scelte formative e occupazionali di un giovane in ingresso nel mercato del lavoro.

ATTIVITA’ e COMPETENZE

Questa sezione è articolata in diverse voci: elenca le attività principali che vengono a loro volta scomposte in termini di competenze necessarie al loro svolgimento. Adottando la definizione di Le Boterf per cui le competenze consistono nella capacità processuale di mobilitare risorse interne ed esterne, le competenze sono indicate utilizzando verbi all’infinito. Le risorse che compongono le competenze possono essere ricondotte a:

  • conoscenze, intese come saperi disciplinari acquisiti che perciò implicano padronanza di concetti, regole, teorie, ecc. Sono elencate, senza pretesa di esaustività, le conoscenze principali, a loro volta distinte in specialistiche (richieste in modo specifico dall'occupazione) e generali (richieste dall'occupazione ma che riguardano un gruppo più ampio di figure);
  • abilità, intese come capacità di applicare adeguatamente le conoscenze e messa in atto di saper fare pratici e procedure formalizzate. Possono ad esempio riguardare la capacità di utilizzare strumenti di tipo operativo come delle tecnologie, dei procedimenti, delle tecniche, dei metodi, ecc. Come per le conoscenze, anche le abilità principali sono distinte in specialistiche (richieste in modo specifico dall’occupazione) e generali (richieste dall’occupazione ma che riguardano un gruppo più ampio di figure);
  • comportamenti lavorativi: per ogni figura vengono selezionati e combinati ad hoc i comportamenti che permettono alla persona di raggiungere gli obiettivi della sua attività nel contesto lavorativo in cui opera.

L’Atlante ha classificato i seguenti comportamenti:

  • Accuratezza: operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
  • Manualità: possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti
  • Resistenza fisica: mantenere un ritmo di lavoro sostenuto, sopportare la fatica fisica, sostenere sforzi fisici prolungati
  • Flessibilità-Adattabilità: modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
  • Orientamento all’innovazione e al cambiamento: essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
  • Logica-Pensiero analitico: comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
  • Pensiero concettuale: riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
  • Creatività: ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
  • Leadership: guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare
  • Determinazione nell'agire: decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate
  • Autocontrollo-Gestione dello stress: mantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
  • Propensione all'ascolto e al dialogo: essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
  • Collaborazione-Cooperazione: lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
  • Valorizzazione degli altri: concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità
  • Orientamento al cliente/utente: anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
  • Impegno: sapersi allineare agli obiettivi di un gruppo o di una organizzazione, condividendone la missione
  • Consapevolezza organizzativa: prestare attenzione ai segnali, ai cambiamenti e agli output che giungono dal contesto organizzativo; intuire evoluzioni e sviluppi; ascoltare e riconoscere le tendenze strategiche in atto 
  • Affidabilità: mostrare integrità ed essere responsabili di sé stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Il percorso formativo e professionale che consente di formare le competenze necessarie viene distinto in formale (nel caso in cui esistano requisiti specifici per l’accesso alla professione: es. il superamento di un esame di Stato, la laurea in determinati corsi, ecc.) e consigliato (qualora non sia previsto un percorso formale). La sezione si conclude con informazioni sui possibili sviluppi della carriera professionale.

INFO

Una sezione relativa alle fonti di informazione sulla figura professionale (volumi, riviste, siti) conclude la scheda.

VIDEO

Qualora la figura professionale sia corredata da filmati, la sezione “VIDEO” è la prima ad essere visualizzata. Essa può comprendere interviste a professioniste e professionisti, e riprese di luoghi di lavoro. Le interviste a professionisti seguono uno schema standard e, grazie alle icone del player, è possibile selezionare la domanda cui si desidera avere risposte. La sequenza delle domande è la seguente:

  • Presentazione
  • Di che cosa si occupa?
  • Quali conoscenze è necessario avere?
  • Che cosa deve saper fare?
  • Quali caratteristiche personali deve possedere?
  • Quale percorso di studi è necessario avere?
  • Quali altri lavori potrebbe fare?
  • È possibile conciliare lavoro e vita privata?