Dove lavora? Ambienti e organizzazione

L’OPERATORE CULTURALE può lavorare in:

Enti Pubblici

 

istituzioni che si occupano di: servizi culturali, musica, teatro e spettacolo in genere

 

Enti Privati (associazioni, cooperative e fondazioni)

 

organizzazioni profit e no-profit che si occupano di servizi culturali

 

Nelle organizzazioni culturali, sia pubbliche che private, si distinguono due grandi aree:

  • spettacolo: prevede una contemporaneità dell’offerta culturale, poiché il pubblico fruisce direttamente dello spettacolo (concerti, lirica, circo, teatro di prosa)
  • beni culturali: comprendono l’allestimento e l’esposizione di beni appartenenti al patrimonio storico, artistico, monumentale, archeologico, archivistico e librario.

ENTI PUBBLICI

L’OPERATORE CULTURALE agisce prevalentemente nella fase organizzativa del lavoro, attraverso interventi che consentano di tradurre le indicazioni provenienti dalla Direzione Artistica e Scientifica nel progetto operativo.

ENTI PRIVATI

L’OPERATORE CULTURALE, in realtà di medio-piccole dimensioni, come le associazioni e le fondazioni, può assumere mansioni generalmente distribuite su ruoli differenti; può essere quindi chiamato a svolgere anche un’attività più creativa ed innovatrice, intervenendo direttamente nella fase ideativa del progetto culturale e/o in quella promozionale.

In enti di grandi dimensioni, l’OPERATORE CULTURALE è generalmente coinvolto nell’area di produzione; ovvero nella definizione di tutti gli aspetti organizzativi del progetto.