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Mediatore linguistico e culturale, Mediatrice linguistica e culturale

Esperto di comunicazione in lingue dell'Asia e dell'Africa

Dati non disponibili.
Carta d'identità
Carta di Identita

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE si occupa di favorire la comprensione e la comunicazione tra individui, gruppi, organizzazioni e servizi appartenenti alla propria cultura e quelli delle culture straniere di cui è competente (per es. cinese, giapponese, hindi, arabo). Il suo intervento consiste in attività di traduzione linguistica (scritta e/o orale), di intermediazione e di consulenza culturale.

A partire da una profonda competenza delle lingue straniere e dei relativi sistemi culturali, il MEDIATORE LINGUISTICO assume il ruolo di facilitatore della comunicazione e delle relazioni con gli interlocutori allogeni.

Dove Lavora

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può lavorare in:

Enti Pubblici Nazionali e Internazionali

 

enti locali (Comuni, Province, ecc.), nazionali (Ministeri), Ambasciate, ecc.

 

 

Scuole (pubbliche e private)

 

in particolare, strutture nelle quali sono inseriti allievi/famiglie provenienti da altri paesi

 

 

Aziende private

 

organizzazioni di differenti settori economici che intrattengono relazioni commerciali con l’estero

 

 

Società di servizi

 

strutture che offrono servizi di traduzione/interpretariato ad aziende e privati; agenzie che gestiscono siti web, e -commerce, ecc.

 

 

Servizi sociali e sanitari, carceri

 

ASL, Consultori, ospedali, servizi sociali

 

 

Associazioni e cooperative

 

soggetti che si occupano di tematiche sociali e culturali, con particolare attenzione ai fenomeni migratori

 

 

ENTI PUBBLICI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

All’interno degli Enti Pubblici, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE interviene in occasione di manifestazioni ufficiali ed eventi che prevedono il rapporto con le culture di altri paesi. Il suo intervento può essere orientato ad attività di assistenza linguistica e culturale, tra cui: 

  • traduzione scritta di documenti, rapporti e regolamenti 
  • traduzione orale consecutiva e di accompagnamento
  • consulenza culturale
  • accoglienza e accompagnamento di ospiti nel contesto locale
  • progettazione di interventi e servizi finalizzati all’incontro con l'altra cultura
  • collaborazione all’interno di progetti di internazionalizzazione o di scambio di studenti, attraverso attività di accoglienza, sostegno nelle attività burocratiche e insegnamenti linguistici
SCUOLE

All’interno delle scuole, il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE assume prevalentemente la funzione di supporto linguistico e di intermediazione culturale a favore di studenti provenienti da altri paesi e delle loro famiglie, al fine di facilitarne l’inserimento, il successo scolastico e l’integrazione con la comunità ospitante. Le attività linguistiche comprendono parallelamente l’apprendimento della lingua del paese ospitante e il recupero/mantenimento della lingua d’origine.

Il suo intervento può comprendere anche progetti più ampi di animazione sociale e di sensibilizzazione interculturale rivolti a classi in cui siano o meno presenti immigrati (per es. insegnamento di lingue straniere agli studenti italiani).

SERVIZI SOCIALI E SANITARI, CARCERI

All’interno dei servizi sociali e sanitari (ASL, Consultori, ospedali, servizi sociali), l’attività del MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE è orientata a favorire l’integrazione sociale degli immigrati, attraverso interventi di intermediazione linguistica e culturale. Fornisce informazione, orientamento e accompagnamento ai servizi, alla normativa e alle abitudini del paese ospitante e nell’attivazione di reti sociali, al fine di favorire il confronto e lo scambio interculturale, migliorare la partecipazione sociale e prevenire eventuali situazioni di disagio e di conflitto.

AZIENDE PRIVATE E SOCIETA’ DI SERVIZI

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può lavorare per aziende che hanno attività commerciali con mercati esteri, assumendo generalmente il ruolo di Responsabile di area. Le multinazionali o le aziende di grandi dimensioni, che hanno facilità ad accedere ai mercati internazionali, generalmente investono sulle funzioni di intermediazione culturale. Tuttavia è sempre più diffuso l’impiego di consulenti linguistico-culturali in Piccole e Medie Imprese, che intrattengono relazioni commerciali con i mercati esteri.

Anche il settore editoriale può avvalersi della consulenza di esperti linguistici per la traduzione di materiali didattici e formativi.

All’interno delle aziende, svolge prevalentemente una funzione di assistenza linguistica nelle comunicazioni con partners stranieri, traducendo, in forma orale o scritta, le comunicazioni commerciali e i documenti societari; svolge parallelamente un’importante funzione di decodificazione culturale, prestando attenzione alla correttezza e alla pertinenza nella trasmissione trans-culturale del messaggio.

ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE può collaborare come assistente linguistico e consulente culturale con associazioni e cooperative e impegnate in attività commerciali, sociali e interculturali che prevedono il rapporto con interlocutori di altri paesi.

Percorso Formativo
Formazione e sviluppo professionale
C'è un percorso formale?
  • Corsi di laurea triennale in Lingue e Letterature straniere, Lingue e culture orientali attivati presso un numero significativo di Atenei italiani, o in Lingue e culture europee
  • Corso di laurea triennale in Traduzione e in Interpretazione.
C'è un percorso consigliato?

Indipendentemente dalla specificità linguistica, è necessario trascorrere un periodo significativo di tempo nel paese di riferimento, al fine di acquisire una profonda conoscenza linguistica e un’esperienza diretta del sistema culturale.

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE dovrebbe impegnarsi in attività di formazione permanente autogestite o programmate, finalizzate a perfezionare le conoscenze linguistiche, nonché ad aggiornare le conoscenze specifiche nel contesto professionale in cui opera.

Come si sviluppa la carriera?

Il MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE, inserito in organizzazioni produttive o di servizi, nel corso della sua carriera può ampliare le proprie responsabilità sia rispetto alle funzioni di coordinamento, sia rispetto all’ambito di lavoro specializzandosi su specifici segmenti di mercato (convegnistica, turismo, rappresentanza istituzionale, ecc.).

Un’altra prospettiva può essere quella di orientarsi verso attività giornalistiche ed editoriali, anche legate all’uso delle ICT (es. siti web).

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