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Esperto qualificato in radioprotezione (II grado), Esperta qualificata in radioprotezione(II grado)

L’ESPERTO QUALIFICATO IN RADIO PROTEZIONE (SECONDO GRADO) effettua misurazioni, esami, verifiche o valutazioni di carattere fisico, tecnico o radiotossicologico. Assicura il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione, fornisce indicazioni e formula provvedimenti atti a garantire la sorveglianza fisica* per la protezione dei lavoratori e della popolazione. Si occupa della sorveglianza fisica delle sorgenti costituite da apparecchi radiologici con energia degli  elettroni  acceleranti  compresa tra 400 KeV e 10 MeV, o da materie radioattive (incluse quelle naturali, come il Radon**), incluse le sorgenti di neutroni la cui produzione media nel tempo, su tutto l'angolo solido, sia non superiore a 104 neutroni al secondo. Fornisce al datore di lavoro, prima dell’inizio di qualsiasi attività con rischio di radiazioni ionizzanti, una consulenza in merito alla valutazione dei rischi che l’attività comporta e ai relativi provvedimenti di radioprotezione da adottare.

 

NOTE: 

*Sorveglianza Fisica: l'insieme dei dispositivi adottati, delle valutazioni, delle misure e degli esami effettuati, delle indicazioni fornite e dei provvedimenti formulati dall'esperto qualificato al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione.

**Il radon (simbolo chimico-fisico 222Rn) è un gas radioattivo che si forma dal decadimento del radio. È presente in natura nelle rocce (in particolare granito, porfido, tufo) e nei suoli e può provenire anche dai materiali da costruzione: chimicamente inerte, è incolore e inodore. In ambienti sotterranei o in prossimità del livello stradale, non sufficientemente aerati, il radon può raggiungere concentrazioni in aria molto maggiori di quelle ordinarie. La radioattività del radon, se questo viene respirato a lungo, giungendo a contatto dei tessuti polmonari può danneggiarli, provocando l’insorgenza di tumori.

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Quali norme regolano la professione

L'abilitazione alla professione di ESPERTO QUALIFICATO IN RADIO PROTEZIONE è definita dall'iscrizione in un apposito elenco nazionale, distinto per gradi (primo, secondo e terzo grado). L'abilitazione è subordinata al possesso di specifici requisiti (laurea in fisica, chimica, chimica industriale o ingegneria e periodo di tirocinio di 240 giorni lavorativi per il secondo grado) e al superamento di una prova di esame.

Le norme che regolano la professione e l'accesso alla stessa sono le seguenti:

  • D. Lgs 17 marzo 1995, n. 230 "Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti",

successivamente modificato e integrato da:

  • D. Lgs. 26 Maggio 2000, n. 241 “Attuazione della direttiva 96/29/Euratom in maeria di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti”
  • D. Lgs. 9 maggio 2001, n. 257 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti”

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Che cosa fa

Attività

Descrizione

 Individua e classifica le zone a rischio

 Delimita in zone gli ambienti di lavoro e regolamenta l’accesso a ciascuna di esse

 Classifica i lavoratori in base al rischio

 

 Predispone le norme interne di protezione e sicurezza

 Si assicura che tali norme siano di facile consultazione per tutti i lavoratori

 Fornisce i dispositivi di protezione individuale (DPI)

 Dota ciascun lavoratore di mezzi di sorveglianza dosimetria (speciali strumenti che misurano il livello di radiazione a cui si è stati esposti)

 Monitora i lavoratori esposti

 Effettua controlli radioprotezionistici (non medici) sui lavoratori esposti: ogni 6 mesi raccoglie le misurazioni delle dosi ricevute sul posto di lavoro e ne dà comunicazione ai medici che provvedono al controllo sanitario

 Istruisce i lavoratori in merito alla radioprotezione

 Forma sui rischi specifici cui sono esposti in base alle mansioni, sulle norme di protezione sanitaria, sulle conseguenze derivanti dalla mancata osservanza delle prescrizioni mediche, sulle modalità di esecuzione del lavoro, sulle norme interne e sulle azioni da compiere in caso di incidente

 Predispone le segnalazioni di pericolo

 Verifica che siano apposte segnalazioni che indichino il tipo di zona, la natura delle sorgenti ed i relativi tipi di rischio e siano indicate, mediante appositi contrassegni, le sorgenti di radiazioni ionizzanti

 Progetta le barriere protettive

 Fornisce specifiche indicazioni sui provvedimenti da prendere per garantire la radioprotezione (in base alle caratteristiche del locale, della macchina in funzione e delle persone che vi si avvicinano

 Esamina, verifica e monitora le attrezzature, i dispositivi, gli strumenti e le barriere di protezione

 Effettua l’esame preventivo e/o periodico per attestare una corretta sorveglianza fisica, il corretto funzionamento delle installazioni, degli strumenti e delle apparecchiature

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

L’ ESPERTO QUALIFICATO IN RADIO PROTEZIONE (PRIMO GRADO) può lavorare in:

aziende sanitarie pubbliche

 

Molti reparti ospedalieri utilizzano macchine radiogene (che emettono radiazioni) o sorgenti radioattive sui pazienti a scopo diagnostico e terapeutico (indagini di radiodiagnostica tradizionale, indagini TAC e interventistica radiologica e cardiologia ma anche indagini scintigrafiche effettuate presso la Medicina Nucleare

 

 

aziende sanitarie private

 

studi medici, cliniche

 

 

aziende private

 

Appartengono a vari comparti economici. Alcuni esempi sono le aziende siderurgiche che utilizzano apparecchiature radiogene per il controllo di qualità (es. verifiche su saldature speciali), aziende che impiegano strumentazioni ad alta precisione che utilizzano principi radiogeni per la datazione di reperti, la misurazione del suolo o le aziende farmacologiche che producono radio farmaci

 

 

Indipendentemente dall’ambito lavorativo, l’ESPERTO QUALIFICATO (SECONDO GRADO) è responsabile unicamente della protezione dei luoghi, della popolazione circostante e dei lavoratori. Non è responsabile, invece, della protezione dei pazienti sottoposti a terapie con strumenti o farmaci radiogeni, dei quali si occupa il Fisico Medico.

Per la specifica competenza e responsabilità nella misurazione della concentrazione di gas Radon, l’ESPERTO QUALIFICATO DI SECONDO GRADOè chiamato ad effettuare perizie in abitazioni private o in strutture aventi locali sotterranei.

Le indicazioni che derivano dalla consulenza dell’ESPERTO QUALIFICATO (SECONDO GRADO) sono vincolanti per i datori di lavoro, che sono tenuti a provvedere alla realizzazione delle barriere di protezione o ad attivare eventuali altre procedure di messa in sicurezza.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Lavora prevalentemente come libero professionista.

Nell’esercizio della sua professione si relaziona con altri Esperti Qualificati di grado analogo o superiore, Fisici Sanitari, Responsabili azienda e Lavoratori (medici, infermieri e altri operatori sanitari e non). 

 

Per svolgere questa attività è necessario che il professionista si rechi nei luoghi nei quali sono stati richiesti gli interventi. Sono, dunque, frequenti gli spostamenti.Non è prevista una presenza costante sul luogo dell’intervento, ma occasionali sopralluoghi con frequenza semestrale o annuale, o ogni qual volta intervengano modificazioni tecniche e/o organizzative nel processo produttivo e di servizio.

Spesso esaurisce i suoi interventi nel corso di una sola giornata.

 

In strutture sanitarie in cui la valutazione del rischio di radioattività riguarda, oltre che i lavoratori e i luoghi, anche i pazienti, l’ESPERTO QUALIFICATO può lavorare su commissione del Fisico Medico. E’ quest’ultimo, infatti, che certifica il livello di sorveglianza complessivo, e si avvale dell’ESPERTO QUALIFICATO per il monitoraggio dei lavoratori e degli ambienti.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

RISULTATI

Individua e classifica le zone a rischio

  • Rilevare le caratteristiche dei luoghi in funzione dell’esposizione al rischio radioattività
  • Valutare il tipo di esposizione e la portata della fonte
  • Classificare i luoghi in zone a rischio
  • Redigere una relazione tecnica

Relazione scritta contenente l’individuazione e la classificazione delle zone dove sussiste rischio da radiazioni

Classifica i lavoratori in base al rischio

  • Acquisire il ruolo che ciascun lavoratore ha nell’organizzazione
  • Valutare il tipo di attività che svolge nell’organizzazione e il livello di esposizione al rischio
  • Classificare i lavoratori in base al rischio;
  • Redigere una relazione affinché a ciascun lavoratore, in base alla classificazione effettuata, vengano assegnate le tutele che per legge sono previste per la radioprotezione (es. periodi di permesso, periodi di permanenza vicino a fonti radiogene, ecc.)

Relazione scritta contenente la classificazione dei lavoratori addetti

Predispone le norme interne di protezione e sicurezza

  • Individuare dei criteri chiave per la definizione di un piano di sicurezza interna
  • Redigere il piano di sicurezza
  • Comunicare al datore di lavoro i provvedimenti da prendere e i dispositivi individuali da fornire

Relazione scritta contenente tutti i provvedimenti di cui sia necessaria l’adozione al fine di assicurare la sorveglianza fisica dei lavoratori esposti (e della popolazione)

Fornisce i dispositivi di protezione individuale (DPI)

  • Assegnare i dispositivi di protezione individuali in base alla classificazione dell’esposizione al rischio
  • Verificare l’adeguatezza della fornitura

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Monitora i lavoratori esposti

  • Raccogliere e registrare i valori dei dispositivi dosimetrici assegnati ai lavoratori
  • Valutare il valore complessivo di esposizione radioattiva
  • Aggiornare le schede di monitoraggio individuale
  • Segnalare al medico casi di esposizione radioattiva fuori dallo standard

Relazione scritta (schede personali) contenente la misurazione e la valutazione delle dosi a cui ciascun lavoratore è stato esposto

Istruisce i lavoratori in merito alla radioprotezione

  • Progettare un intervento formativo rivolto ai lavoratori
  • Analizzare i contenuti dell’informazione in relazione alla tipologia di lavoratore (più o meno esposto)
  • Predisporre materiale didattico
  • Gestire le relazione in aula
  • Verificare il grado di apprendimento

Percorso formativo realizzato e verifica dell’acquisizione delle informazioni trasmesse

Predispone le segnalazioni di pericolo

  • Individuare la tipologia di segnaletica da applicare
  • Verificare che vengano affisse le segnaletiche nei luoghi opportuni

Indicazioni e segnalazioni affisse in modo ben visibile presso le strutture dalla società committente

Progetta le barriere protettive

  • Individuare quali barriere protettive siano più consone alla tipologia di luogo e al grado di esposizione al rischio
  • Fornire indicazioni precise sulle tipologie di interventi da approntare per la schermatura e la protezione

Indicazione al datore di lavoro relativa al progetto delle barriere protettive da predisporre

Esamina, verifica e monitora le attrezzature, i dispositivi, gli strumenti e le barriere di protezione

  • Verificare che le indicazioni fornite al datore di lavoro per approntare le barriere protettive vengano correttamente seguite
  • Misurare l’efficacia delle barriere protettive
  • Verificare il corretto funzionamento delle strumentazioni (rispetto degli standard di emissione dei raggi X e di altre sostanze radiogene)
  • Richiedere eventuali ulteriori interventi di messa in sicurezza
  • Redigere la relazione finale di regolarità della sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e dei luoghi

Relazione scritta sulla sicurezza dei luoghi contenente le valutazioni e le indicazioni di radioprotezione inerenti alle attività svolte dal personale addetto

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Fisica nucleare
  • Fisica atomica di base
  • Biologia di base
  • Natura e proprietà della radiazione elettromagnetica ionizzante
  • Principi epidemiologici di radioprotezione (epidemiologia, ipotesi lineare degli effetti stocastici, effetti deterministici)
  • Principi di radiazione neutronica
  • Modalità di interazione delle radiazioni e delle particelle elementari con la materia
  • Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
  • Fisiologia specifica dell'inalazione e dell'ingestione
  • Problemi speciali di decontaminazione
  • Rischi legati alla produzione ed all'uso di isotopi (ambiente e uomo)
  • Rischi specifici associati alla radioattività naturale (ambiente e uomo)
  • Tipologie e usi delle sorgenti raggi X
  • Principi di funzionamento delle apparecchiature emittenti raggi X
  • Principi di progettazione delle schermature
  • Principi di classificazione delle zone esposte a raggi X
  • Dispositivi di sicurezza per la radioattività
  • Principi sulla gestione dei rifiuti e per l'eliminazione degli stessi
  • Modalità di trasporto di materiali radioattivi
  • Rilevazione e misura dei raggi X e gamma di energia fino a 10 Mev
  • Sistemi di rilevazione e misura per i singoli radioisotopi, inclusi i radionuclidi di origine naturale (in particolare radon e toron)
  • Standard delle emissioni delle stesse
  • Dosimetria efficace per contaminazione interna interna (inclusa la dosimetria per radionuclidi specifici, molecole complesse ecc.)
  • Standard di radio-protezione (per ambienti e lavoratori)
  • Normative nazionali, comunitarie e tecniche sulla tutela contro il rischio da radiazioni ionizzanti

Conoscenze generali

  • Principi di ergonomia
  • Strumenti e tecniche di misura
  • Segnaletica convenzionale
  • Normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in tutti i settori di attività privati o pubblici
  • Normativa sulla tutela della salute e sicurezza della popolazione
  • Norme operative e pianificazione per le emergenze (inclusa la radiazione naturale, in specie il radon)
  • Procedure e manovre di emergenza
  • Normativa in materia di contratti di lavoro
  • Disposizioni europee e nazionali sul contenimento delle emissioni inquinanti

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare criteri di classificazione dei luoghi e dei lavoratori in base all’esposizione al rischio radioattività
  • Applicare tecniche di rilevazione e di controllo dei livelli di radioattività (anche dei raggi X e gamma di energia fino a 10 Mev)
  • Applicare metodi di verifica dell’esposizione al rischio radioattività (anche dei raggi X e gamma di energia fino a 10 Mev)
  • Applicare tecniche di controllo delle emissioni nell’ambientale di radiazione naturale, in specie il radon);
  • Applicare tecniche di calcolo della dose efficace per contaminazione interna, inclusa la dose da radionuclidi naturali
  • Utilizzare dispositivi di protezione individuale (DPI)
  • Applicare tecniche per la progettazione di strutture di schermatura e radioprotezione
  • Applicare tecniche di progettazione del piano di sicurezza per la radioprotezione
  • Applicare principi di salute e sicurezza per i lavoratori e la popolazione dal rischio di radioattività, inclusa la radiazione naturale, in specie il radon
  • Applicare procedure di gestione delle situazioni di emergenza

Abilità generali principali

  • Applicare procedure di redazione di relazioni tecniche su interventi effettuati
  • Applicare tecniche di progettazione formativa
  • Applicare tecniche di comunicazione efficace

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Percorso formativo formale

Per accedere alla professione di ESPERTO QUALIFICATO DI SECONDO GRADO è indispensabile la Laurea Triennale in fisica, chimica, chimica industriale o ingegneria e un periodo di tirocinio di almeno 120 giorni lavorativi presso strutture che utilizzano sorgenti per le quali è richiesta l'abilitazione di Primo Grado e un successivo periodo di tirocinio di altri 120 giorni presso strutture che utilizzano sorgenti per le quali è richiesta l'abilitazione di Secondo Grado sotto la supervisione di un Esperto Qualificato.

Per esercitare la professione è necessario sostenere un esame di abilitazione presso il Ministero del Lavoro. Gli esami di abilitazione si svolgono a Roma con frequenza annuale.

Percorso formativo consigliato

          

Come si sviluppa la carriera?

Esistono tre gradi di ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE , ciascuno di essi ha responsabilità specifiche rispetto a strumentazioni e fonti radiogene. L’abilitazione di Secondo Grado comprende anche quella di Primo Grado.

La traiettoria professionale consigliabile ad un ESPERTO DI SECONDO GRADO è quella di acquisire l’abilitazione al Terzo Grado per la quale è necessario acquisire il titolo di laurea magistrale.

Informazioni

Ascolta i consigli di Rinaldo Ocleppo, Vicepresidente dell'Unione Industriale di Torino

Siti

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