Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Analizza i bisogni del territorio |
| Mappa dei bisogni territoriali definita |
Progetta servizi ed interventi |
| Progetto d’intervento definito |
Organizza |
| Contratto di affidamento del servizio. Piano di lavoro approvato ed équipe di lavoro costituita |
Realizza attività assistenziali e sociosanitarie |
| Intervento assistenziale o sociosanitario realizzato, risposta al bisogno rilevato, comunicazioni al committente sull’andamento dell’intervento |
Rendiconta |
| Documentazione relativa alla rendicontazione redatta e controllata |
Valuta l’intervento educativo |
| Intervento assistenziale o sociosanitario valutato Report di fine progetto |
Attiva reti territoriali |
| Rete territoriale attivata |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- elementi pedagogia speciale
- elementi di andragogia
- elementi di pedagogia della devianza
- elementi di budgeting e fund raising
- psicologia sociale e di comunità
- elementi di psicopatologia, neurologia, psichiatria
- metodologie di counselling psicologico e socio-sanitario
- metodologie di valutazione interventi in area socio-sanitario
- normativa per il funzionamento delle strutture socio-sanitarie
- rete territoriale dei servizi sociali
Conoscenze generali
- pedagogia generale
- pedagogia speciale
- tecniche di primo soccorso
- normativa in materia sanitaria
- metodi di ricerca educativa
- elementi di sociologia
- tecniche di comunicazione assertiva
- tecniche di gestione del conflitto
- tecniche di Project Management
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare tecniche di analisi dei bisogni dell'utenza
- Applicare tecniche di progettazione partecipata di interventi di prevenzione del disagio
- Applicare metodi per la definizione del progetto educativo personalizzato
- Applicare tecniche di counselling socio-sanitario
- Applicare tecniche di gestione di gruppi di auto aiuto
- Applicare tecniche di supporto all’inserimento lavorativo di soggetti in difficoltà
- Applicare tecniche di gestione degli interventi domiciliari
- Applicare tecniche di gestione degli interventi di mediazione nelle relazioni interpersonali (famiglia, coppia…) e di assistenza individuale
- Applicare modalità di coinvolgimento degli attori territoriali: famiglie, servizi, sponsor
- Applicare tecniche di Fund Raising
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di Project Management
- Applicare metodologie di definizione di piani di comunicazione
- Applicare tecniche di coordinamento di gruppi di lavoro e gestione delle dinamiche di gruppo
- Applicare tecniche di definizione di accordi di rete
- Applicare tecniche di valutazione degli interventi in ambito socio-sanitario
- Applicare tecniche di ricerca (dati/informazioni/notizie)
- Applicare metodi di ricerca in campo socio-sanitario
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Percorso formativo formale
La recente Legge di Bilancio 2018 introduce una distinzione tra l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO, che può operare sia all'interno di strutture sanitarie, sia in cooperative e comunità, e l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO che lavora all'interno dei servizi educativi e sociali di organizzazioni pubbliche e del Terzo Settore.
La Legge di Bilancio 2018 ha creato pertanto un doppio canale formativo per accedere alla professione di Educatore professionale, prevedendo il conseguimento della laurea triennale in Scienze dell'Educazione (classe di laurea L-19) per lavorare come Educatore socio-pedagogico e la laurea triennale in Educazione Professionale (classe di laurea L/SNT2) per lavorare come Educatore socio-sanitario.
L'Educatore professionale socio-sanitario deve essere iscritto all'albo degli Educatori professionali, istituito dal DM 13 marzo 2018 sulla base della Legge 3/2018.
Percorso formativo consigliato
Pur essendo le lauree triennali sopra citate gli unici titoli abilitanti rispettivamente alla professione e all'iscrizione all'albo, è apprezzata una precedente esperienza lavorativa o volontaria sul campo e una innata capacità di ascolto.
La richiesta di questa figura è costante, soprattutto nei servizi rivolti a tossicodipendenti, disabili e anziani.
La necessità di EDUCATORI PROFESSIONALI essendo molto elevata, permette buone possibilità di inserimento.
Come si sviluppa la carriera?
Dopo un periodo di inserimento della durata di qualche mese (variabile in funzione delle politiche del personale delle organizzazioni), solitamente l’EDUCATORE PROFESSIONALE è stabilizzato nell’impiego con l’assunzione a tempo indeterminato. Con il passare del tempo, attraverso l’acquisizione di esperienza sul campo e di competenze gestionali, l’EDUCATORE PROFESSIONALE può in alcuni contesti organizzativi (strutture residenziali, semiresidenziali, cooperative sociali…) assumere ruoli di responsabilità e coordinamento. A livello di mansioni può svolgere attività di progettazione in risposta a bandi pubblici oppure occuparsi della formazione o del tutorato dei nuovi educatori e del loro affiancamento nel team di lavoro.
Per l'Educatore professionale socio-sanitario la carriera si può sviluppare in senso verticale diventando Coordinatore dei servizi sanitari: in questo caso è necessario acquisire il titolo di Master in coordinamento e partecipare al concorso per Coordinatori.
Si può accedere ai concorsi per Dirigenti del personale sanitario del comparto, avendo conseguito la Laurea Magistrale.