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Consulente finanziario, Consulente finanziaria

Financial advisor

Il CONSULENTE FINANZIARIO studia i mercati finanziari e offre consulenza ai propri clienti sulle migliori alternative di investimento, spiegando al cliente vantaggi, costi e rischi di ogni alternativa proposta dai diversi istituti di credito, banche d’affari o società di intermediazione immobiliare.

Il CONSULENTE FINANZIARIO può essere consulente ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE, lavorando per un'unica impresa di investimento (istituto bancario, banca d’affari, società d’intermediazione mobiliare – SIM) e operando come "agente collegato" per promuovere e vendere prodotti e servizi finanziari, finalizzati alla raccolta del risparmio, proposti dalla propria azienda. È la figura di cui devono avvalersi le società abilitate ai servizi di investimento per collocare la propria offerta fuori sede presso il pubblico ed è abilitata a ricevere e trasmettere all'impresa gli ordini dei clienti.

Il CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO svolge attività di consulenza in proprio o all'interno di una società di consulenza finanziaria, valutando i prodotti sul mercato e garantendo al risparmiatore un'assistenza esperta, più indipendente e trasparente rispetto alle singole imprese di investimento. Non è abilitato ad agire direttamente per conto del cliente, il quale deve comunicare i propri ordini ai soggetti abilitati per l'esecuzione delle operazioni consigliate. 

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Quali norme regolano la professione

Esiste un Albo unico dei Consulenti Finanziari, gestito dall'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF), e articolato in tre sezioni: Consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, Società di Consulenza finanziaria, Consulenti finanziari autonomi. L'Albo unico deriva dall'accorpamento degli Albi dei Promotori finanziari e dei Consulenti finanziari operato dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016).

Per esercitare la professione di CONSULENTE FINANZIARIO ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE è necessario essere iscritti all'apposita sezione dell’Albo. Tale iscrizione è subordinata al possesso dei requisiti di onorabilità previsti dall'art. 1 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’11 novembre 1998, n. 472 e all'assenza delle situazioni di incompatibilità previste dall'art. 2 dello stesso decreto, nonché al superamento di una prova valutativa indetta dall'OCF.

Per esercitare la professione di CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO occorre essere iscritti all'apposita sezione dell’Albo unico dei consulenti. Tale iscrizione è subordinata al possesso dei requisiti di onorabilità previsti dall'art. 4 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2008, n. 206 e all'assenza delle situazioni di incompatibilità previste dall'art. 3 dello stesso decreto, nonché al superamento di una prova valutativa. È subordinata inoltre al possesso di requisiti di indipendenza dalle società di intermediazione finanziaria e mobiliare e, per il consulente che opera in proprio, al possesso di una struttura organizzativa e alla sottoscrizione di un'assicurazione a copertura della responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale (l'ammontare della copertura assicurata è molto rilevante, si veda: https://www.organismocf.it/portal/web/portale-ocf/iscrizione-dei-cf-autonomi).

Per informazioni più dettagliate si consulti il sito dell'OCF: www.organismocf.it

Livello EQF

VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il CONSULENTE FINANZIARIO ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE può operare in Istituti Bancari, Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) e Società di Gestione del Risparmio; gestisce il suo lavoro in modo autonomo e indipendente, qualunque sia la sua collocazione organizzativa; anche se opera in autonomia, tuttavia, è soggetto al coordinamento tecnico di un responsabile di area o di gruppo.

Banche

 

sono istituti di credito dotati di sportelli che offrono servizi bancari (conti correnti, fidi, mutui, servizi di cassa, ecc.). Le banche, oltre a raccogliere i risparmi dei clienti attraverso i depositi, possono offrire loro prodotti finanziari propri e del mercato.

 

Società di intermediazione mobiliare (SIM)

offrono i loro servizi d’investimento a clienti privati e istituzionali, quali banche, private banker, gestori multimanagerbroker e reti di promotori. A differenza delle Banche, non sono dotate di sportelli.

 

Società di Gestione del Risparmio

sono istituti di intermediazione finanziaria si occupano di promuovere e gestire fondi comuni di investimento, ovvero organismi di investimento collettivo dei risparmi che raccolgono capitali dai risparmiatori e li investono in attività redditizie al fine di incrementarne il valore. Sono autorizzate anche a gestire portafogli di investimento individuali.

 

Banca ordinaria, SIM, SGR

Il CONSULENTE FINANZIARIO dedica mediamente la metà del suo tempo a reperire informazioni sui mercati e sugli strumenti finanziari disponibili, sia attraverso la consultazione di media (internet, quotidiani, riviste di settore, pubblicazioni istituzionali) sia confrontandosi con i colleghi (all’interno della propria organizzazione: Banca/SIM/SGR).

Il CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO può lavorare all'interno di Società di Consulenza Finanziaria o essere un libero professionista indipendente.

Le SOCIETÀ DI CONSULENZA FINANZIARIA, istituite dal Art. 18-ter, decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza), sono legittimate a prestare il servizio della consulenza in materia di investimenti, ma non a detenere fondi o titoli appartenenti alla clientela. 

La figura professionale del CONSULENTE FINANZIARIO libero professionista fa riferimento invece da un punto di vista giuridico al contratto d'opera (art. 2222 del Codice Civile) e si inquadra nella categoria dei prestatori d'opera intellettuale così come disciplinato dagli articoli 2229 e seguenti del Codice Civile. In tale contesto il consulente finanziario indipendente si obbliga, dietro corrispettivo e senza vincolo di subordinazione, ad eseguire un servizio o un'opera per un committente con lavoro prevalentemente personale e indipendentemente dal risultato che sarà raggiunto.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Le responsabilità del CONSULENTE FINANZIARIO nei confronti del cliente risiedono nell’analizzare accuratamente la sua situazione economico-finanziaria, nel suggerirgli strumenti adeguati alle sue esigenze di risparmio, nell’informarlo in modo corretto e completo circa le caratteristiche dei prodotti, le condizioni offerte e le obbligazioni reciproche. È inoltre tenuto ad assistere il cliente nella fase successiva alla stipulazione del contratto, riadattando rapidamente il mix di strumenti finanziari nel caso in cui vi siano variazioni delle condizioni di mercato o delle necessità manifestate dal cliente stesso.

Il CONSULENTE FINANZIARIO ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE, lavorando per un istituto specifico, propone e vende esclusivamente i prodotti offerti dal proprio istituto. Nei confronti dell’istituto di credito, SIM o SGR per cui opera, la sua responsabilità risiede essenzialmente nel raggiungere i risultati commerciali stabiliti dalla direzione di anno in anno.  E’ molto spesso un lavoratore autonomo (operando come "agente collegato"), soggetto a un contratto di tipo professionale definito secondo modalità che variano da istituto a istituto. È necessaria la partita IVA e la retribuzione è commisurata al volume di affari conclusi e secondo gli accordi stipulati. Il reddito è costituito dalla compresenza di una parte fissa e di una variabile.

Il CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO al contrario, se è libero professionista, propone e vende i prodotti finanziari che ritiene più vantaggiosi sul mercato. Come nella maggior parte delle professioni autonome, controlla liberamente le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell’attività, senza un orario fisso di lavoro; è dunque necessaria la flessibilità nell'organizzare e gestire la propria attività secondo orari non predefiniti. È remunerato mediante la parcella del proprio cliente.

Attività e competenze

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Conoscere il mercato economico entro cui opera

  • Raccogliere informazioni sui fattori esogeni legati al mercato monetario e finanziario
  • Aggiornarsi sui prodotti offerti dall’istituto/società (nel caso del promotore)
  • Aggiornarsi sui prodotti offerti dai vari istituti/società presenti sul mercato (nel caso del consulente)

Creare e ampliare il portafoglio clienti

  • Individuare i canali di informazione e promozione più idonei per contattare i potenziali clienti
  • Presentarsi ai potenziali clienti secondo le Regole di comportamento fissate dalla Consob
  • Svolgere un’attenta attività di informazione e promozione dei prodotti finanziari verso i potenziali clienti
  • Pianificare e sviluppare i contatti commerciali per la creazione e l’incremento del proprio portafoglio clienti
  • Rendere stabili e duraturi i rapporti commerciali con la clientela per il mantenimento del portafoglio clienti (fidelizzazione dei clienti)

Comprendere i bisogni e le aspettative del cliente

  • Creare e aggiornare la banca dati dei propri clienti
  • Analizzare la situazione economico-finanziaria del cliente
  • Definire la domanda di prodotti e servizi Finanziari, in base alle esigenze, aspettative e preferenze del cliente

Proporre i prodotti finanziari

  • Proporre al cliente soluzioni di prodotti adeguati alla sua situazione economico-finanziaria e alla domanda espressa
  • Fornire informazioni corrette, chiare ed esaurienti sulle condizioni contrattuali del prodotto scelto dal cliente
  • Fornire informazioni sulla documentazione necessaria per la compilazione delle pratiche amministrative e finanziarie
  • Esporre le normative generali legate alla stipulazione dei contratti

Stipulare i contratti di compravendita

  • Informare il cliente in modo chiaro, corretto e completo circa le caratteristiche, le prospettive, ma anche i rischi, del prodotto finanziario proposto, le condizioni offerte e le obbligazioni reciproche
  • Redigere e perfezionare il contratto secondo la normativa e le procedure interne e gestire gli adempimenti amministrativi con l’azienda
  • Consegnare al cliente il prospetto illustrativo relativo alle forme di investimento e/o ai prodotti collocati

Assistere il cliente e monitorare il grado di soddisfazione

  • Proporre e concordare con il cliente eventuali variazioni da apportare alla composizione dell’investimento, in base alle mutate situazioni del mercato / esigenze finanziarie
  • Osservare la corretta applicazione delle disposizioni contrattuali
  • Assistere il cliente sotto il profilo tecnico-finanziario, mediante contatti programmati e secondo la necessità
  • Individuare i canali informativi più appropriati sulla soddisfazione del cliente
  • Rilevare, analizzare e valutare il grado di soddisfazione del cliente in merito al servizio fornito e ai prodotti finanziari collocati

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Tecniche di analisi di mercato dei servizi assicurativo-finanziari
  • Tecniche di analisi dei rendimenti e rischio dei valori mobiliari
  • Normativa di contrattualistica finanziaria

Conoscenze generali

  • Elementi di marketing dei prodotti finanziari
  • Regole di comportamento degli intermediari finanziari
  • Strumenti di copertura del rischio finanziario

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare tecniche di analisi dei mercati finanziari
  • Applicare tecniche di analisi dei rischi finanziari
  • Applicare tecniche di analisi dei prodotti finanziari
  • Applicare tecniche di promozione dei prodotti finanziari
  • Applicare procedure contrattuali per i servizi finanziari
  • Applicare procedure di attivazione contratti
  • Applicare tecniche di valutazione di investimenti

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di comunicazione e interazione con il cliente
  • Applicare tecniche di vendita
  • Applicare tecniche di negoziazione e fidelizzazione della clientela
  • Applicare modalità di pianificazione dei contatti commerciali
  • Applicare tecniche di analisi della redditività economica
  • Utilizzare strumenti di reporting
  • Utilizzare strumenti di estrazione e analisi dei dati

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Affidabilità

mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Logica-Pensiero analitico

comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Percorso formativo formale

Il percorso di accesso alla professione di CONSULENTE FINANZIARIOcambia a seconda che si aspiri ad operare come CONSULENTE FINANZIARIO ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE per una delle società abilitati ai servizi di investimento o come CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO in proprio o per una società di consulenza.

Nel primo caso è necessario iscriversi all'albo unico dei Consulenti finanziari nella sezione dei CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL'OFFERTA FUORI SEDE. Requisiti per l'iscrizione sono:

  • Il possesso dei requisiti di onorabilità previsti dall'art. 1 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’11 novembre 1998, n. 472 e l'assenza delle situazioni di incompatibilità previste dall'art. 2 dello stesso decreto
  • Il superamento di una prova valutativa indetta dall'OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari)

Nel secondo l'iscrizione alla sezione dei CONSULENTI FINANZIARI AUTONOMI. Requisiti per l'iscrizione sono:

  • Il possesso dei requisiti di onorabilità previsti dall'art. 4 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2008, n. 206 e l'assenza delle situazioni di incompatibilità previste dall'art. 3 dello stesso decreto
  • Il superamento di una prova valutativa
  • Condizioni di indipendenza dalle società di intermediazione finanziaria e mobiliare
  • Il possesso di una struttura organizzativa e la sottoscrizione di un'assicurazione a copertura della responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale, se si desidera lavorare in proprio.

Percorso formativo consigliato

È consigliabile una laurea triennale/magistrale ad indirizzo economico.

Un modo per avvicinare e conoscere il settore dei servizi finanziari è il contatto diretto con un istituto bancario, una banca d’affari o una società di intermediazione mobiliare (SIM). Questa modalità può consentire più facilmente di intraprendere un percorso formativo e un’esperienza sul campo tali da facilitare l’inserimento professionale.

Come si sviluppa la carriera?

I percorso di carriera del CONSULENTE FINANZIARIO cambiano a seconda del luogo in cui lavora. Se lavora come dipendente/agente per una società abilitata ai servizi di investimento e per una società di consulenza ha la possibilità di seguire un percorso di carriera interno, fino a raggiungere posizioni apicali, estremamente remunerative, all'interno di tali società.

Se opera come libero professionista può espandere progressivamente il proprio portafoglio clienti, accrescendo in tal modo i propri guadagni.

Informazioni

http://www.consob.it  - Commissione Nazionale per la società e la Borsa

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