Che cos'è

 

L'Atlante delle Professioni è un osservatorio permanente sulle professioni solitamente svolte dai laureati che si rivolge a una pluralità di soggetti: giovani e loro famiglie, corsi di laurea e dipartimenti universitari, servizi di job placement, imprese e istituzioni.

L’osservatorio si è costituito nel 2009, nell’ambito del programma "Formazione e Innovazione per l'occupazione" (FiXO) che fu promosso dal Ministero del Welfare e che ha avuto tra i suoi principali obiettivi quello di sviluppare i servizi universitari di Job Placement, i quali offrono servizi finalizzati ad accompagnare i laureati nell’inserimento lavorativo e a facilitare l’incontro tra domanda e offerta. In collaborazione con il Corep, e contando anche su una precedente esperienza di collaborazione con il MLPS e con Italia lavoro, l’Università di Torino nel 2009 ha avviato la sperimentazione di uno strumento di analisi e descrizione delle figure professionali. L’idea della costituzione dell’osservatorio nasce dalla constatazione che le aziende, i giovani, e i docenti hanno rappresentazioni talvolta contrastanti del mondo delle professioni: ci si è perciò posti l'obiettivo di creare uno strumento che favorisse una definizione chiara e condivisa delle figure professionali e delle relative competenze.

Attualmente il progetto Atlante delle Professioni è gestito all'interno dell'Osservatorio Università e Professioni del Dipartimento di Culture politica e Società, contando con la collaborazione della Direzione Sistemi Informativi, Portale, E-learning.

Gran parte dei risultati delle attività dell’osservatorio sono pubblicati e divulgati sotto forma di un Atlante consultabile online che raccoglie la descrizione dettagliata ed aggiornata di circa  170 figure professionali ad elevata specializzazione (e più raramente, di figure professionali tecniche) a cui i corsi di laurea dell’Università di Torino, e non solo, preparano. Talvolta le descrizioni delle figure professionali sono arricchite con video interviste a chi svolge la professione o video descrizioni dei luoghi di lavoro. Sul portale vengono inoltre pubblicate delle statistiche sugli iscritti e laureati dell'Università di Torino, sugli esiti occupazionali sia dei laureati dell’Università di Torino sia dei giovani laureati (under 35 anni) del nord-Italia.

Gli obiettivi principali dell’Atlante sono:

  • divulgare informazioni accurate sulle figure professionali e sul mercato del lavoro dei laureati;
  • offrire ai corsi di laurea informazioni da utilizzare nei processi di analisi sulle prospettive occupazionali dei  laureati e sulla domanda di competenze espressa dal mondo del lavoro;
  • contribuire ai processi di dialogo tra l’Università, le imprese, i sistemi professionali e gli attori istituzionali impegnati nello sviluppo sociale ed economico del territorio;
  • facilitare le attività di orientamento, di consulenza e di mediazione offerti dai Job Placement universitari
  • contribuire al superamento di stereotipi e condizionamenti di genere per promuovere una cultura delle pari opportunità e di valorizzazione delle differenze nella formazione universitaria e nel mondo delle professioni 

L’Atlante ha contenuti pensati per diversi tipi di utenti.

Consultando l’Atlante, gli studenti possono trovare:

  • informazioni approfondite, ma comprensibili, sulle principali figure professionali in uscita dai corsi di laurea; 
  • informazioni sugli esiti occupazionali dei giovani laureati;
  • interviste filmate a esperti e professionisti
  • presentazioni video di alcuni luoghi di lavoro presso cui la figura professionale possono operare 

Le imprese hanno la possibilità di accedere a:

  • descrizioni dei profili professionali elaborate con metodi scientifici
  • descrittori di competenze dei profili professionali che possono essere utilizzati anche per la selezione e gestione delle risorse umane
  • la descrizione aggiornata dell’offerta formativa dell’Università di Torino, con relativi obiettivi professionali dei singoli corsi di laurea

Gli operatori dei Job Placement possono trovare:

  • uno strumento autorevole da impiegare nello sviluppo dei servizi volti a far incontrare la domanda delle aziende con l’offerta di neolaureati
  • informazioni sull'andamento dei giovani laureati nel mercato del lavoro

Le istituzioni possono trovare:

  • una mappatura dell’offerta formativa dell’Università di Torino
  • una fotografia dell'offerta di neolaureati presente sul territorio
  • informazioni sull'andamento del mercato del lavoro dei laureati presenti sul territorio

L'Atlante delle professioni offre descrizioni delle figure professionali dai corsi di laurea dell'Università di Torino (e non solo) e statistiche sugli esiti occupazionali dei laureati.

​L’utente può accedere alle descrizioni delle figure professionali attraverso tre chiavi di ricerca

  • la figura professionale (elencate in ordine alfabetico)
  • l’area professionale (che raggruppa le professioni che possiedono conoscenze disciplinari e utilizzano competenze affini)
  • corsi di laurea (raggruppati per aree disciplinari)

Le aree professionali e i corsi di laurea sono raggruppati in cinque aree disciplinari, suddivise, a loro volta, in nove gruppi disciplinari:

  • Area Scientifica, suddivisa al suo interno nei gruppi disciplinari di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Scienze della vita e Scienze motorie e discipline dei servizi alla persona;
  • Area Sanitaria, che coincide con il gruppo di Scienze della salute;
  • Area Economica che coincide con il gruppo di Scienze economiche e gestionali;
  • Area Giuridica e Politica-Sociale, suddivisa al suo interno nei gruppi di Scienze giuridiche e Scienze sociali; 
  • Area Umanistica, suddivisa nei gruppi Discipline letterarie, linguistiche ed artistiche-espressive e Scienze della formazione ed Educazione 

Gli undici gruppi disciplinari ricalcano le categorie dei gruppi disciplinari usati da ISTAT. Questa scelta è motivata dall'obiettivo di permettere il dialogo e la messa a sistema di informazione provenienti da fonti informative diverse. 

Le descrizioni delle figure professionali hanno una struttura standard articolata nelle seguenti voci.

  • Carta d’identità - include sia una breve descrizione della figura sia, laddove presenti, un elenco di specializzazioni e di figure professionali affini.
  • Norme -  include una sezione dedicata alla descrizione delle norme che regolano la professione e l’indicazione del livello EQF.
  • Che cosa fa - comprende, sotto forma di elenco, le principali attività descritte in modo discorsivo nella carta d’identità e in modo analitico nelle attività e competenze. Questa sezione non è presente nelle professioni elaborate più recentemente perché offriva informazioni ridondanti.
  • Dove lavora - elenca e descrive i principali settori ed ambienti di lavoro (imprese, istituzioni, associazioni…).
  • Condizioni di lavoro - offre informazioni sulle principali condizioni contrattuali e di lavoro a cui vanno incontro coloro che svolgono la professione (per esempio la diffusione del lavoro su turni, le condizioni contrattuali più diffuse).
  • Attività e competenze - elenca le competenze richieste organizzate per principali obiettivi ed attività che quella figura professionale deve realizzare, le conoscenze ed abilità (a loro volta organizzate in specialistiche e generali), i comportamenti lavorativi, e i percorsi formativi (formali e/o consigliati) che aprono a quella professione.
  • Info – raccoglie link ad associazioni professionali o materiale informativo utile ad approfondire.

L’Atlante delle professioni ospita anche una sezione dedicata alle statistiche sull'occupazione dei laureati. Come le altre sezioni dell'Atlante delle Professioni, anche quella sulle statistiche sull'occupazione dei laureati è strutturata in cinque aree - scientifica, sanitaria, economica, giuridica e politico-sociale, umanistica -, a loro volta articolate in nove gruppi disciplinari: Scienze economiche e gestionali, Scienze giuridiche, Scienze sociali, Scienze della salute, Scienze della vita, Scienze motorie e discipline dei servizi alla persona, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Discipline linguistiche, letterarie ed artistiche-espressive, Scienze della formazione e dell'educazione. Per ogni gruppo disciplinare sono presenti le seguenti statistiche: andamento del numero di immatricolati e laureati, la stima della durata media degli studi, del tempo necessario ad ottenere un impiego, del tasso di occupazione e disoccupazione, le professioni più frequenti e le relative retribuzioni medie (laddove disponibili), i settori di impiego, le condizioni di lavoro (stima dell’incidenza delle forme contrattuali, degli orari di lavoro). Per maggiori dettagli si legga la nota metodologica.

L'Atlante delle professioni ospita al suo interno una sezione "Progetti e ricerche" per presentare iniziative che possano aiutare i giovani e le giovani a informarsi sul funzionamento del mercato del lavoro.

NOTA METODOLOGICA

Per agevolare la comprensione dei contenuti del sito dell’Atlante delle professioni invitiamo il gentile utente a prendere visione di quanto segue.

Statistiche sull'occupazione dei laureati

Come detto appena sopra, le statistiche sono elaborate per gruppi che tengono conto sia delle specificità disciplinari che delle caratteristiche dei mercati del lavoro di sbocco delle specificità mercati del lavoro di sbocco: Scienze economiche e gestionali, Scienze giuridiche, Scienze sociali, Scienze della salute, Scienze della vita, Scienze motorie e discipline dei servizi alla persona, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Discipline linguistiche, letterarie e documentali, Discipline culturali e artistiche, Educazione e insegnamento. Per l’elaborazione di queste statistiche, l’Atlante si avvale di dati provenienti da diverse fonti istituzionali: Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), ISTAT, Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. 
Sotto vengono riportate le statistiche incluse nella sezione Statistiche e le relative fonti. I dati sull'andamento delle immatricolazioni sono frutto di elaborazioni di informazioni rilasciate dall’Ufficio Statistico del MIUR che offrono indicazioni circa le preferenze degli studenti al momento di scegliere un percorso di studio. I dati sull’andamento del numero dei laureati dell’Università di Torino hanno come fonte l'indagine AlmaLaurea e rendono conto di quanti laureati si affacciano ogni anno sul mercato del lavoro. A partire dai dati delle rilevazioni Istat sulle Forze di lavoro, vengono elaborate stime sull’andamento dell’occupazione, della disoccupazione e sulle caratteristiche dell'insieme dei laureati under 35 residenti nel Nord Italia: settori di impiego, forme e tipi di contratti (dipendente o autonomo, tempo pieno o part-time, a tempo determinato o indeterminato), professioni e retribuzioni. Infine, per offrire una panoramica sugli esiti occupazionali dei laureati all’Università di Torino, vengono elaborate statistiche a partire dai dati rilasciati dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, che da più di vent’anni intervista tutti i laureati al momento della laurea (indagine profilo) e a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Area Professionale

Ogni figura professionale descritta è ricondotta a un’Area Professionale. Le Aree Professionali dell’Atlante sono state costruite aggregando per campi di applicazione delle competenze le figure professionali, siano esse ad elevata specializzazione o tecniche (con mansioni più esecutive). In altre parole, le figure professionali appartenenti alla stessa Area si muovono in ambiti professionali caratterizzati da nuclei di competenze comuni o comunque affini. Ciò significa che, in una visione dinamica del mercato del lavoro, per un individuo desideroso di intraprendere un percorso di riqualificazione professionale o di ricollocazione nel mercato del lavoro sarebbe più facile optare per la scelta di intraprendere un percorso di riqualificazione verso una figura professionale appartenente alla stessa Area professionale piuttosto che scegliere una professione di una diversa Area.

Corsi di Laurea

I Corsi di Laurea elencati nell’Atlante delle professioni sono quelli dell’Università degli Studi di Torino. Sfogliando l’Atlante diventa possibile osservare che la stessa figura professionale sia indicata come professione in uscita da corsi di laurea differenti perché una stessa figura professionale può formarsi con percorsi accademici differenti. Disseminare questa consapevolezza tra gli studenti e loro famiglie può contribuire a ridurre la comprensibile preoccupazione per la scelta del percorso universitario da intraprendere: il quadro delle opportunità non è infatti rigidamente determinato ed esistono invece margini di adattamento possibili anche nel corso degli studi. Ciò ovviamente non vale per tutte le figure professionali e le sezioni Quali norme regolano la professione? e Percorso formativo sono utili anche a chiarire questi aspetti.

Scheda figura professionale

Come descritto nei paragrafi precedenti, l’Atlante delle professioni, tra le altre cose, mira ad offrire la descrizione delle professioni a cui generalmente accedono i laureati, ovvero le cosiddette professioni ad elevata specializzazione o, più raramente, le professioni tecniche. In quanto strumento di orientamento dell’Università di Torino, per la selezione dei profili professionali da descrivere, l’Atlante si avvale degli elenchi dei profili professionali in uscita dichiarati dai corsi di laurea dell’ateneo. Dal 2013 infatti tutti i corsi di laurea devono elencare i profili professionali a cui preparano e indicarli usando la classificazione delle professioni ISTAT (2011). Pertanto l’Atlante si aggiorna ed amplia in concomitanza con l’aggiornamento e l’ampliamento dell’offerta formativa dell’Università di Torino.

La descrizione delle professioni è strutturata in principali attività e obiettivi da realizzare, scomposti in conoscenze, abilità e competenze e relazioni professionali mobilitate. A questo nucleo che fa riferimento più che altro ai processi di lavoro in cui la figura professionale è coinvolta si affiancano anche descrizioni dei titoli che regolano l’accesso alla professione, degli ambienti e condizioni di lavoro e delle prospettive di carriera. La scelta di descrivere le professioni in termini di attività svolte concentrandosi sulla dimensione processuale articolata per competenze, conoscenze ed abilità necessarie a svolgerle, nonché sul sistema di relazioni in cui una certa professione è inserita, è ispirata dall'approccio teorico sulle competenze di Le Boterf. Secondo l’approccio di Le Boterf, per la realizzazione di attività professionali e il raggiungimento di obiettivi, i lavoratori devono mobilitare risorse personali (conoscenze, abilità, comportamenti lavorativi) e risorse esterne. La competenza è infatti definita come “l’essere in grado di selezionare, mobilitare e strutturare dinamicamente – in modo pertinente ed efficace – un insieme di risorse di natura diversa (conoscenze, abilità, comportamenti) per svolgere un’attività ed ottenere un risultato”. In questo quadro, le conoscenze sono le informazioni possedute, le abilità indicano le capacità di applicare le conoscenze possedute, mentre le competenze fanno riferimento a quella capacità di attivare e combinare in modo opportuno le conoscenze e le abilità al fine di realizzare un’attività.

La descrizione delle figure professionali è il risultato di un lavoro di analisi di informazioni raccolte attraverso interviste in profondità a testimoni privilegiati (professionisti, docenti e presidenti dei corsi di laurea, esperti del settore) e la consultazione di informazioni e dati secondari, ovvero già raccolti da altre istituzioni per finalità simili. I dati secondari utilizzati sono provenienti dalle seguenti fonti: 

  • i principali repertori istituzionali focalizzati allo studio del mondo del lavoro e delle professionitra cui: Inapp (ex Isfol), Anpal (ex Italia Lavoro), Istat, AlmaLaurea e per le descrizioni elaborate precedentemente anche Thesaurus, Rome, Onisep, O’net),
  • i siti di orientamento (tra cui: Jobtel, Informagiovani Torino, Jobsoul) o di annunci (tra cui: LinkedIn, Indeed, Sole 24 ore-Monster),
  • documenti di riferimento integrate da fonti specifiche per aree di professioni (es. Bocconi per le figure dell’area economica, Osservatorio professioni ambientali del DSS di Unito, ecc.).

Come già indicato nella sezione “La struttura del portale”, le schede descrittive delle Figure professionali si compongono di un insieme di sezioni standard variamente combinate. Non per tutti i profili professionali inclusi nell'Atlante sono state tutte le diverse sezioni. In generale, la descrizione completa ed approfondita è stata elaborata per tutte le professioni ad elevata specializzazione in cui i laureati possono impegnarsi già nei primi anni dopo il conseguimento del titolo. Le professioni dirigenziali, imprenditoriali o le cariche elettive (per esempio parlamentare) eventualmente indicate dai corsi di laurea dell’Università di Torino e a cui però si accede, rispettivamente, attraverso percorsi di carriera professionale o in virtù di investimenti economici o con la mobilitazione di risorse peculiari, sono solitamente descritte in modi più sintetici, ovvero attraverso la redazione della carta d’identità e del percorso formativo. Lo stesso vale per le professioni tecniche che sono perlopiù impegnate in mansioni operative e per cui elevati livelli di istruzione non sono un requisito necessario dal punto di vista formale.

A seguire si riporta la descrizione approfondita di come ogni voce e sezione in cui le schede delle Figure professionali possono articolarsi

CARTA D’IDENTITÀ

La carta d’identità include le seguenti voci.

Denominazione: riporta la denominazione più comunemente usata da professionisti, imprese e lavoratori per indicare la professione. Viene declinata al maschile e al femminile al fine di non riprodurre gli stereotipi di genere.

Altre denominazioni: elenca le eventuali altre denominazioni con cui la stessa figura professionale può essere indicata.

La descrizione principale della figura (riportata nel quadrante blu) include l’obiettivo o la responsabilità primaria del lavoro della figura professionale e una prima indicazione delle macro-attività in cui la professione è coinvolta.

Quali norme regolano la professione? indica le norme che regolano l’accesso e l’esercizio della professione a livello nazionale e regionale. Per esempio, segnala l’esistenza di albi, ordini professionali, registri e codici deontologici o talvolta il CCNL di riferimento.

Figure professionali di prossimità: elenca le altre figure professionali descritte in Atlante che hanno competenze affini.

Livello EQF: utilizzando l’European Qualification Framework (EQF) indica il livello (VI o VII o VIII) della qualifica necessaria per svolgere la professione. Il livello di qualifica sintetizza quanto devono essere ampie e sviluppate le conoscenze, le abilità, le attività e le responsabilità della figura e il quadro europeo garantisce la confrontabilità delle qualifiche tra i paesi dell’Unione Europea. 

Il livello VI corrisponde a:

  • Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi
  • Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio
  • Competenze: gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili; assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi

Il livello VII corrisponde a:

  • Conoscenze altamente specializzate, parte delle quali all'avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originario e/o della ricerca; consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all'interfaccia tra ambiti diversi
  • Abilità specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell’innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi
  • Competenze: gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici; assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi

Il livello VI e VII: l’Atlante attribuisce questo livello alle figure per le quali non è ancora univocamente definita la collocazione. Ciò si può verificare, ad esempio, per le figure più innovative, che non hanno ancora un chiaro riconoscimento sociale.

Il livello VIII corrisponde a:

  • Conoscenze al livello più avanzato in un ambito lavorativo o di studio e all'interfaccia tra campi
  • Abilità che richiedono tecniche più avanzate e specializzate, tra cui la sintesi e la valutazione, necessarie per risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell'innovazione e per estendere e ridefinire le conoscenze esistenti o la pratica professionale
  • Competenze: dimostrare effettiva autorità, innovazione, autonomia e integrità tipica dello studioso e del professionista e un impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca.

CHE COSA FA

Questa sezione presenta in modo schematico il flusso di attività principali in cui la figura professionale è coinvolta. Questa sezione non è stata per le figure professionali più recenti perché riportava in forma schematica informazioni presenti anche in altre sezioni.

DOVE LAVORA

Offre informazioni sui principali luoghi/ambiti di lavoro e sulla possibile collocazione organizzativa in ciascuno di questi.

CONDIZIONI DI LAVORO

Offre informazioni sui contratti di lavoro, sulla struttura relazionale entro cui la figura è inserita, sui tempi di lavoro e su ogni indicazione ritenuta utile per accompagnare le scelte formative e occupazionali di un giovane in ingresso nel mercato del lavoro.

ATTIVITA’ e COMPETENZE

Questa sezione è articolata in diverse voci: elenca le attività principali che vengono a loro volta scomposte in termini di competenze necessarie al loro svolgimento. Adottando la definizione di Le Boterf per cui le competenze consistono nella capacità processuale di mobilitare risorse interne ed esterne, le competenze sono indicate utilizzando verbi all’infinito. Le risorse che compongono le competenze possono essere ricondotte a:

  • conoscenze, intese come saperi disciplinari acquisiti che perciò implicano padronanza di concetti, regole, teorie, ecc. Sono elencate, senza pretesa di esaustività, le conoscenze principali, a loro volta distinte in specialistiche (richieste in modo specifico dall'occupazione) e generali (richieste dall'occupazione ma che riguardano un gruppo più ampio di figure);
  • abilità, intese come capacità di applicare adeguatamente le conoscenze e messa in atto di saper fare pratici e procedure formalizzate. Possono ad esempio riguardare la capacità di utilizzare strumenti di tipo operativo come delle tecnologie, dei procedimenti, delle tecniche, dei metodi, ecc. Come per le conoscenze, anche le abilità principali sono distinte in specialistiche (richieste in modo specifico dall’occupazione) e generali (richieste dall’occupazione ma che riguardano un gruppo più ampio di figure);
  • comportamenti lavorativi: per ogni figura vengono selezionati e combinati ad hoc i comportamenti che permettono alla persona di raggiungere gli obiettivi della sua attività nel contesto lavorativo in cui opera.

L’Atlante ha classificato i seguenti comportamenti:

  • Accuratezza: operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
  • Manualità: possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti
  • Resistenza fisica: mantenere un ritmo di lavoro sostenuto, sopportare la fatica fisica, sostenere sforzi fisici prolungati
  • Flessibilità-Adattabilità: modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
  • Orientamento all’innovazione e al cambiamento: essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
  • Logica-Pensiero analitico: comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
  • Pensiero concettuale: riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
  • Creatività: ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
  • Leadership: guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare
  • Determinazione nell'agire: decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate
  • Autocontrollo-Gestione dello stress: mantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
  • Propensione all'ascolto e al dialogo: essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
  • Collaborazione-Cooperazione: lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
  • Valorizzazione degli altri: concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità
  • Orientamento al cliente/utente: anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
  • Impegno: sapersi allineare agli obiettivi di un gruppo o di una organizzazione, condividendone la missione
  • Consapevolezza organizzativa: prestare attenzione ai segnali, ai cambiamenti e agli output che giungono dal contesto organizzativo; intuire evoluzioni e sviluppi; ascoltare e riconoscere le tendenze strategiche in atto 
  • Affidabilità: mostrare integrità ed essere responsabili di sé stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Il percorso formativo e professionale che consente di formare le competenze necessarie viene distinto in formale (nel caso in cui esistano requisiti specifici per l’accesso alla professione: es. il superamento di un esame di Stato, la laurea in determinati corsi, ecc.) e consigliato (qualora non sia previsto un percorso formale). La sezione si conclude con informazioni sui possibili sviluppi della carriera professionale.

INFO

Una sezione relativa alle fonti di informazione sulla figura professionale (volumi, riviste, siti) conclude la scheda.

VIDEO

Qualora la figura professionale sia corredata da filmati, la sezione “VIDEO” è la prima ad essere visualizzata. Essa può comprendere interviste a professioniste e professionisti, e riprese di luoghi di lavoro. Le interviste a professionisti seguono uno schema standard e, grazie alle icone del player, è possibile selezionare la domanda cui si desidera avere risposte. La sequenza delle domande è la seguente:

  • Presentazione
  • Di che cosa si occupa?
  • Quali conoscenze è necessario avere?
  • Che cosa deve saper fare?
  • Quali caratteristiche personali deve possedere?
  • Quale percorso di studi è necessario avere?
  • Quali altri lavori potrebbe fare?
  • È possibile conciliare lavoro e vita privata?